GODEGA - La variante Omicron si sta diffondendo sempre di più, con il numero di contagi che è schizzato alle stelle nelle ultime settimane. Numeri preoccupanti soprattutto dal punto di vista sanitario, ma in secondo luogo anche economico: sono molte, infatti, le aziende alle prese con un’allarmante carenza di personale disponibile a causa della nuova andata di Covid-19. Tra queste, l’azienda Bottega, uno dei principali produttori di vino e distillati italiani, che lancia un campanello d’allarme: «Il virus mette in malattia (e anche il sistema delle quarantene), a rotazione, dal 10 al 20% del personale di tutte le aziende, con gli ovvi problemi di produzione collegati. Questi non comportano solo un danno economico diretto come la mancanza delle consegne, ma in alcuni casi si presentano danni ben più gravi come il deterioramento delle materie prime fresche o la perdita della clientela. Come le mucche devono essere munte ogni giorno, anche il vino quando è pronto deve essere imbottigliato e le vigne devono essere potate. E, al tempo stesso, se la grande distribuzione si trova con gli scaffali vuoti si rivolge a un altro fornitore».
Il patron dell’omonima azienda, Sandro Bottega, ideatore dei “Prosecco Bar”, sottolinea poi un aspetto critico: «Non va dimenticato che fino al 2021 i costi di queste assenze sono stati a carico delle imprese (nel 2022 ancora non si sa); per esempio, per ciò che riguarda la nostra azienda si tratta di circa 6/7.000 ore all'anno, di cui una parte importante nell'ultimo mese dopo l’esplosione della variante Omicron.