Travolto da un'auto mentre attraversa la strada, Antonio muore sul colpo a 56 anni

Incidente mortale in via Lourdes a Conegliano
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Mercoledì 6 Gennaio 2021, 19:50 - Ultimo aggiornamento: 7 Gennaio, 11:08

CONEGLIANO - Incidente mortale  alle 18.40 di oggi, 6 gennaio, in via Lourdes a Conegliano. Un uomo è stato investito mentre attraversava la strada da un'auto condotta da una donna del posto. Sbalzato a terra l'uomo è morto subito dopo. Sul posto sono giunti la Polstrada per fare i rilievi dell'incidente e il Suem. Inutili i tentativi di rianimare la vittima che è spirata sul posto. La vittima è Antonio Antoniazzi, 56 anni, di San Pietro in Feletto.

Incidente a Conegliano

L'incontro con gli amici per due chiacchiere, un saluto, un passo per scendere dal marciapiede e il boato. «Abbiamo sentito il colpo e un istante dopo Antonio era steso a terra, sei metri più avanti, immobile. È rimasto lì più di due ore». Sono intrise di dolore le parole di Marco Silvestrin nel descrivere gli ultimi istanti di vita del suo amico Antonio Antoniazzi. Il 56enne, residente a San Pietro di Feletto, ha trovato la morte ad appena un chilometro da casa, falciato dalla Fiat 500 che lo ha investito alle 18.30 di ieri in via Immacolata di Lourdes. Alla guida una 22enne residente a pochi metri dal luogo dell'impatto, sconvolta come pure le altre persone che hanno assistito alla scena e tentato di prestare i primi soccorsi alla vittima. Inutile l'intervento dei sanitari, che nonostante le manovre rianimatorie non hanno potuto far altro che dichiarare il sopraggiunto decesso mentre la Polizia stradale di Treviso procedeva con i rilievi. Antoniazzi ieri sera aveva raggiunto la zona Lourdes per salutare alcuni amici. All'altezza dell'incrocio con via Vettorel e via Scarpis il gruppetto si era sparpagliato e il 56enne si era avvicinato a un'amica. Nel congedarsi da lei per tornare dagli altri, è sceso dal marciapiede per attraversare la carreggiata. «È stato un attimo. Un colpo fortissimo, nessun tentativo di frenata racconta Silvestrin . È piombato sull'asfalto dopo un volo di almeno sei, sette metri».

La conducente della 500, che stava rincasando, si è fermata immediatamente, in stato di profondo choc e in lacrime. Nel frattempo sono stati allertati i numeri d'emergenza e dall'ospedale di Conegliano sono giunte sul posto un'ambulanza e un'auto medica. Medici e infermieri hanno cercato di rianimare Antoniazzi, costretti però ad arrendersi poco dopo. «È rimasto lì a terra perché per un'ora non è arrivato nessuno a parte i soccorritori, una scena pietosa» hanno sbottato gli amici presenti.

La vittima

Antonio Antoniazzi viveva a San Pietro di Feletto all'inizio di via Giacomo Dina. Abitava da solo, ma nella zona aveva anche una sorella e un fratello a cui ieri sera è stata portata la tragica notizia. Da molti anni lavorava come dipendente in un'azienda di lavorazione di manici per pennelli con sede proprio in via Dina, a pochi metri da casa. In paese lo conoscevano in molti, specie al confine con il comune di Conegliano dove anche ieri sera si era recato per scambiare qualche parola in compagnia. Oggi verrà fissata la data dei funerali. La giovane investitrice, illesa ma profondamente scossa, sarà come da prassi indagata per omicidio stradale.

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