Dramma dei fidanzati, balli e drink fino alle 5 poi la tragedia

Dramma dei fidanzati, balli e drink fino alle 5 poi la tragedia
di Lucia Russo
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Domenica 3 Novembre 2019, 09:57 - Ultimo aggiornamento: 4 Novembre, 10:39

Lo spirito del guerriero non manca a Franco Antonello, ma la battaglia questa volta è immane e non gli resta che trepidare per Alberto, il figlio 19enne che sta lottando per vivere in rianimazione nell'ospedale dell'Angelo di Mestre. Alberto è ricoverato per le ferite riportate nell'incidente nel quale è morta Giulia, la fidanzata 18enne. È sotto choc Franco e non ha la forza di esprimere il proprio dolore. Lui ha scalato montagne per aiutare Andrea, il figlio maggiore autistico, fondando I bambini delle fate. Un'associazione, famosa nel mondo, che raccoglie soldi per promuovere progetti di inclusione per persone con handicap. Ma questa volta il coraggio non può bastare. «Sono stravolto. Cercate di capirmi. Non ho parole...». Franco, ieri alle 15, è uscito dall'ospedale per prendere una boccata d'aria. Gli occhi incavati. Pallido. Distrutto dal dolore. Gli amici gli fanno coraggio. E subito il pensiero va Giulia che non c'è più. Il suo cuore si è fermato a Musile quando l'auto, guidata da Alberto, si è schiantata contro un albero. E ai suoi genitori ai quali il destino crudele ha tolto anche la piccola speranza che lui ha di rivedere Alberto riaprire gli occhi. Franco è lì con Andrea, il fratello di Alberto. La loro storia ha fatto il giro del mondo. Franco, imprenditore di Castelfranco, si è dedicato anima e corpo al figlio più sfortunato. Assieme, sostenuti da Alberto e mamma Bianca, hanno affrontato mille avventure ispirando il romanzo di Fulvio Ervas Se ti abbraccio non aver paura e poi il film di Gabriele Salvatores Tutto il mio folle amore.
IL CALVARIO
Sui sogni di una famiglia modello, ora è sceso il buio. Alberto lotta per vivere. L'amata Giulia non c'è più dopo lo schianto sulla Treviso-Mare. E se Alberto, ancora in prognosi riservata, si salverà dovrà fare i conti con la tragedia che gli costerà un'accusa di omicidio stradale, con l'aggravante d'essere risultato positivo all'alcoltest. Il suo quadro clinico è serio, ma in netto miglioramento: il rene, che pareva compromesso, è salvo, il sangue nei polmoni è stato tolto, restano fratture multiple. Ieri è stato risvegliato dal coma e poi sedato nuovamente, ma i medici sono soddisfatti: la risposta neurologica è buona. Tutti sono vicini ad Alberto. Anche la redazione de Le Iene: «Siamo vicini a quelli che per noi sono diventati degli amici: Franco, Andrea, i loro familiari. E tutta la famiglia di Giulia».
LA FAMIGLIA DI GIULIA
«Non abbiamo niente da dire». Anche la famiglia Zandarin si è chiusa nel dolore. Nessuno parla, né papà Alessandro, commercialista, che vive con la compagna Janaina, nè mamma Renata Sousa che si è chiusa nella casa dei nonni di Giulia. La morte di Giulia ha scosso Castelfranco. «Era una ragazza solare. Ma sempre rispettosa - dice un amico -. Andavamo insieme a Jesolo ogni estate. Poi Giulia si è fidanzata con Alberto e si è un po' staccata».
LE ULTIME ORE
«Giulia piangeva, le avevano rubato gli occhiali. Alberto è andato in suo soccorso. Poi sono spariti», a raccontarlo gli amici che erano con loro alla festa di Halloween al King's di Jesolo. Gli altri erano arrivati con la navetta, mentre Giulia e Alberto avevano affrontato il viaggio da soli, in auto. Durante il tragitto avevano fatto salire 4 ragazzi. Troppi quando la Polizia li controlla. Poi spunta anche mezzo grammo di hashish e ad Alberto viene ritirata la patente. Ottiene però un documento sostitutivo - dicono gli amici che si trovano nell'auto dietro alla loro - perché torni a casa. Prima di rientrare a Castelfranco, Giulia e Alberto decidono di andare al King's Sono quasi le 3. Balli e selfie: sono le ultime tracce di Giulia su Instagram. I due fidanzatini avrebbero lasciato la discoteca intorno alle 5. Poi c'è un buco di quasi 3 ore. Forse per una pausa panino in un locale ancora aperto. Infine il viaggio di ritorno e lo schianto sull'albero a Musile, dove la vita di Giulia si è spezzata, mentre quella di Alberto è rimasta appesa a un filo. Intanto, come confermato dai test, è emerso che il 19enne aveva bevuto (0.76 grammi litro di alcol nel sangue). Un'aggravante che peserà in sede processuale, qualora dovesse salvarsi.

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