Cugine morte in A28, i genitori della ventenne testimoni della tragedia: sedati e ricoverati sotto choc

Quello che resta della Panda
di Alberto Comisso
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Lunedì 31 Gennaio 2022, 07:44 - Ultimo aggiornamento: 12:55

TREVISO - Cellulari che squillano nella notte, notizie che si rincorrono: due ragazze nel fiore degli anni morte in autostrada a pochi chilometri da casa per colpa di un folle, insano tentativo di sorpasso da parte di uno straniero risultato poi ubriaco. Due bimbe in condizioni gravi. Erano sedute sui seggiolini posteriori. In qualche modo respirano ancora, nonostante dell'auto siano rimaste solo lamiere   accartocciate. Jessica Fragasso era di Mareno di Piave. Il sindaco Giampietro Cattai è stato quasi buttato giù dal letto: «Sì, la notizia è arrivata anche a me. Si tratta di un destino terribile e crudele». Anche il suo collega di Conegliano, Fabio Chies, dove invece viveva Sara Rizzotto, è stato avvisato da pochi minuti: «È una notizia terribile, una tragedia immane. Di fronte a queste situazioni non ci sono parole che tengano».


SCIAGURA INACCETTABILE
Di sicuro, al risveglio, Mareno e Conegliano saranno due comunità in lutto.

Sulle quali si è abbattuto il maglio di una sciagura inaccettabile, anche per come è maturata. Come su due famiglie, devastate. Il padre di Jessica, fuori di sè, è stato sedato in ospedale. Le due ragazze stavano tornando a casa per la loro strada su una A28 che normalmente è più tranquilla di altre autostrade: poco traffico, pochi mezzi pesanti. Incidenti sì, ma non il rosario di mortali che punteggia la consorella A4, in particolare nel tratto maledetto fra San Donà e Portogruaro. Una bella giornata, in famiglia. La domenica perfetta. Ma qualcuno ieri sera ha deciso di superare tutti i limiti pigiando sull'acceleratore e dopo un primo tamponamento, con l'auto fuori controllo ha investito in pieno la Panda delle due cugine, squarciandola. La morte è sopraggiunta istantanea.

I genitori di Jessica, la cugina più giovane, i primi a essere stati tamponati, e testimoni della tragedia, sono rimasti feriti, ma lievemente. Hanno assistito all'intera scena. Per calmarli è stato necessario l'intervento degli agenti della Polizia stradale, del personale del 118 e di un motociclista che, per primo, ha allertato i soccorsi.

È stato necessario sedare il padre della giovane, che è stato poi trasferito all'ospedale di San Vito al Tagliamento. Il dramma aveva però solo iniziato a prendere forma. Quando i soccorritori sono riusciti a estrarre i corpi delle due giovani, solo allora, si è capito che non c'era nulla da fare. Ma il destino ha risparmiato le sorelline: i seggiolini posteriori hanno attutito il colpo tremendo, in qualche modo sono riuscite a schermare le lamiere affilate che si sono chiuse attorno ai corpi delle due donne. Le bimbe alla fine sono state portate all'ospedale di Pordenone e da qui trasferite al Santa Maria della Misericordia di Udine, una nel reparto di neurochirurgia per precauzione, l'altra in neonatologia.

 

SARA, MAMMA DI DUE BIMBE

Sara Rizzotto è la mamma delle due bimbe piccole a bordo della Panda ed era  un'assistente sanitaria  rende noto il direttore generale dell'azienda Ulss 2 della Marca Trevigiana, Francesco Benazzi. «Abbiamo appreso con immenso dolore e incredulità - dichiara in una nota - la notizia della sua improvvisa tragica morte, giovane assistente sanitaria, e mamma di due bimbe piccole, la cui vita è stata distrutta ieri sera da un pirata della strada. Tutta la comunità dell'Ulss 2 è vicina alla sua famiglia in questo drammatico momento».

La Rizzotto era stata assunta dall'Azienda Sanitaria nel febbraio 2019 e assegnata al Sisp di Conegliano (Treviso).  


STOP AL TRAFFICO
L'autostrada è stata chiusa nel tratto compreso fra Azzano Decimo e Villotta di Chions: l'intera carreggiata era bloccata dalle vetture incidentate, che occupavano corsia di marcia, di sorpasso e di emergenza, i detriti erano sparsi sull'asfalto. Lunghe code e rallentamenti si sono formati in A28 soprattutto verso Pordenone.

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