PAESE - Caricano sui social una serie di foto relative a furti o tentati furti nelle case. Ma non denunciano l’accaduto né alla polizia locale né, almeno fino a ieri, alle forze dell’ordine. «Invece è fondamentale segnalare e denunciare -avverte il sindaco Katia Uberti - anche i tentati furti o i movimenti sospetti. A volte lo si dice su Facebook e basta. Ma così non funziona».
L’ultimo caso in ordine di tempo ha riguardato la zona della frazione di Castagnole. Nei giorni scorsi un residente ha condiviso su Facebook addirittura le immagini registrate da una telecamera di videosorveglianza. Nelle quali si vedevano due persone con il cappuccio calato in testa mentre si aggiravano poco dopo le 18 nel giardino di un’abitazione. «Diverse case sono state visitate dai ladri -si leggeva nel post- le uniche informazioni che abbiamo è che si tratta di tre individui incappucciati, che sono stati sentiti parlare in una lingua straniera. Molto probabilmente fanno parte di una banda più grande che ha agito su altre case».
NESSUNA CHIAMATA
A quell’ora sono in servizio anche gli agenti della polizia locale. Neppure loro, però, hanno ricevuto una segnalazione. E ci potrebbero essere molti altri esempi riguardanti fatti più o meno eclatanti. «Le cose non si risolvono all’istante -sottolinea il sindaco Uberti- ma un controllo del territorio sempre più puntuale non può che passare per le segnalazioni». «Oggi mi capita di chiedere se ci sono stati furti o tentati furti, e dove, perché vediamo post e commenti sui social -aggiunge il primo cittadino- non è pensabile che uno debba monitorare pure i social.
(mf)