SUSEGANA - Rappresentanti dei lavoratori e azienda hanno trovato l'accordo sul calendario delle chiusure natalizie, ma non sul destino dei contratti a termine: 80 i lavoratori che a fine anno resterebbero senza lavoro se i contratti non verranno trasformati a tempo indeterminato. Le Rsu Fim Fiom e Uilm dello stabilimento Electrolux di Susegana sono quindi soltanto parzialmente soddisfatte dell'incontro di ieri mattina con i vertici aziendali.
IL LAVORO
«È stata predisposta una bozza di calendario riferisce Augustin Breda, delegato Rsu Fiom Cgil La fabbrica chiuderà dal 24 dicembre al 3 gennaio compresi, con la possibilità di altri due giorni se ci saranno difficoltà nell'approvvigionamento dei materiali». Il rifornimento di componenti e materie prime resta una criticità per il colosso svedese, così come per altre grandi aziende europee. «Si fatica a reperirli spiega Breda Non è una questione di mercato, anzi, l'azienda ha necessità di produrre viste le richieste». Gli ordini non mancano, materie prime e microchip per le schede elettriche dei frigoriferi sì, tanto che da tempo sono stati sospesi i sabati lavorativi straordinari. Sul calendario natalizio, dunque, l'accordo c'è anche se non è ancora stato formalizzato.
IL NODO
Resta aperto invece il confronto sui contratti a termine. Le Rsu chiedono che vengano prolungati quelli di tutti i 110 lavoratori in scadenza a fine anno; 80 di loro sarebbero al quarto rinnovo che non è previsto dalla normativa.
RISCHIO DA GIALLO AD ARANCIONE
Electrolux Italia ha comunicato oggi, 24 novembre, ai lavoratori di Susegana il passaggio dalla fase di rischio 3 (giallo) alla 2 (arancione) a causa del «peggioramento dell'indicatore di rischio di Covid 19 nella regione Veneto». Le misure da osservare sono il costante mantenimento sul volto di mascherine tipo Ffp2, lo svolgimento delle riunioni preferibilmente in modalità on line e l'applicazione del lavoro da remoto negli uffici nella misura minima del 70%.