Case popolari. Milioni in banca ​o immobili propri: gli affitti scandalo. La classifica degli inquilini più ricchi

Case popolari. Milioni in banca o immobili propri: gli affitti scandalo
di Alda Vanzan
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Giovedì 8 Agosto 2019, 09:28 - Ultimo aggiornamento: 9 Agosto, 09:00
VENEZIA Si può avere un milione di euro in banca - ad essere precisini un milione e 42mila 993 euro - e vivere in una casa popolare di Verona di 100 metri quadri pagando appena 248 euro di affitto al mese? Si può.
Si può anche stare a Belluno in un appartamento di medie dimensioni, 75 metri quadri, e siccome il reddito è basso, pagare la miseria 10 euro di affitto al mese, salvo poi scoprire che il povero inquilino in questione detiene ha un patrimonio immobiliare di 167.250 euro, motivo per cui, a lui come a tutti gli altri, è stata mandata una letterina: lei non è propriamente un povero e chi avrà il suo alloggio adesso dovrà pagare 265 euro.

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Che in rapporto è una mazzata rispetto al canone dell'alloggio del veronese milionario: fino a ieri erano 248 euro,  domani saranno 521. E poi c'è il veneziano che vive in una casa popolare da 80 euro di canone al mese ma ha un patrimonio di 862.453 euro. Al netto di verifiche e risposte degli inquilini, stanno emergendo non pochi fortunati - o furbacchioni - in queste prime verifiche delle case popolari del Veneto.
I NUOVI CRITERISi dirà: perché adesso e non prima? Non potevano le Ater fare i controlli ed evitare di dare le case dei poveri ai ricconi? Il fatto è che sono cambiati i criteri di assegnazione degli alloggi popolari: con la legge regionale 39 del 2017, applicata per la prima volta lo scorso 1° luglio, la Regione Veneto - oltre a rivedere i canoni, l'importo minimo adesso è 40 euro - ha introdotto l'Isee, cioè l'Indicatore della situazione economica equivalente. E ha fissato una soglia: per avere la casa pubblica l'Isee non deve superare i 20mila euro. L'applicazione ha scatenato proteste perché nei calcoli sono stati inseriti i magari magri Tfr di chi ha lavorato una vita, facendo superare la soglia dei 20mila euro, senza contare che le fasce più deboli fanno fatica a sostenere i nuovi, più cari canoni. Le opposizioni in consiglio regionale del Veneto hanno protestato, in giro per la regione ci sono state assemblee di protesta, i sindacati si sono mobilitati e il risultato è che a Palazzo Balbi hanno deciso di apportare dei correttivi per non penalizzare anziani, disabili, genitori soli con figli.
Resta però il fatto che con i nuovi criteri è anche emerso che su 41mila assegnatari di alloggi pubblici in Veneto c'è chi non ne ha assolutamente diritto. Perché ha un sacco di soldi tra depositi, azioni, obbligazioni. E dunque la casa potrebbe prendersela sul libero mercato.
GRUZZOLI IN BANCAAl di là dei casi singoli, fa impressione il totale. In Veneto ci sono 33.910 nuclei familiari che hanno un Isee inferiore ai 20mila euro e che quindi hanno diritto all'alloggio popolare. Dai dati acquisiti dalle Ater è emerso che queste 33.910 famiglie hanno complessivamente un patrimonio mobiliare - cioè soldi in banca - che supera i 302mila euro. Gli altri 5.823 nuclei familiari con Isee superiore ai 20mila euro - che quindi non avrebbero diritto all'alloggio pubblico - hanno patrimoni mobiliari per 415mila euro. Mettendo assieme tutte le famiglie che vivono nelle case pubbliche, il patrimonio mobiliare ammonta dunque a 718 mila euro. E se si calcolano anche i beni immobiliari per poco non si arriva a un miliardo. Un sesto di quanto stanziato a livello italiano per il reddito di cittadinanza. I veneti hanno sicuramente una forte propensione al risparmio, ma nel caso di specie è legittimo chiedersi perché i finti poveri debbano occupare alloggi che spetterebbero a chi è davvero in difficoltà.
Nella tabella pubblicata qui sotto si possono trovare i casi più eclatanti finora emersi dalle documentazioni prodotte alle rispettive Ater. Sono poco meno di settanta posizioni. E di queste ce ne sono 8 che brillano per avere pagato finora un canone di 10 euro. Come quell'inquilino trevigiano che vive in un appartamento di 105 metri quadri ma in banca ha più di 333mila euro. O come quel veneziano che per 78 metri quadri paga 114 euro di affitto al mese pur avendo immobili di proprietà per quasi 90mila euro più un patrimonio mobiliare che sfiora il miliardo.
Alda Vanzan
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