L'addio ad Andrea morto sul lavoro a 25 anni. Il cartellone dei figlioletti: «Papà ti amiamo»

Il funerale di Andrea Soligo
di Benedetta Basso
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Domenica 16 Gennaio 2022, 05:00

CAERANO - Giorgia Nicole guarda il feretro del marito con occhi gonfi e pieni di dolore. I figli, di 4 e 2 anni, chiedono sempre del padre, mentre il bimbo più grande e il nonno, papà di Andrea Soligo, tengono in mano un cartellone: una scritta, “papà ti amiamo”, circondata da foto che ritraggono il 25enne, vittima di un incidente sul lavoro, assieme ai figli e alla moglie Giorgia nei momenti spensierati. Sono iniziati così i funerali dell’elettricista, con attimi strazianti, come il pianto della figlia minore, quando la bara entrava in chiesa.
LA DEDICA
«Ai bambini manchi tremendamente e ognuno di loro ha qualcosa di te. Colmano il grande vuoto salutandoti ogni giorno guardando il cielo e abbracciando il maglione che profuma di te. Ti prometto che parlerò sempre di te e dell’amore che hai saputo dare loro. Giuro anche che non gli farò mancare nulla, insieme ai tuoi genitori e a tuo fratello Alessandro». Una lunga lettera di amore e di addio quella della moglie di Soligo, morto dopo una caduta da una scala mentre faceva lavori di manutenzione in una ditta esterna a Tezze sul Brenta. «Ripercorro tutti gli 8 anni meravigliosi che la vita ci ha concesso, troppo pochi. Mai avrei pensato che la vita mi potesse regalare un uomo così perfetto. Mi hai salvata e sollevata ogni giorno. Mi mancherà sentirti brontolare perché al mattino non trovi i calzini, perché volevi mangiare la pizza ogni due giorni o perché non volevo che bevessi così tanta Coca Cola. Eri semplice, genuino, meraviglioso. Vivevi per la tua famiglia e noi per te». Erano centinaia le persone presenti alla cerimonia nella chiesa di Caerano, paese dove Andrea era cresciuto e si era sposato. Tra questi anche il sindaco Gianni Precoma assieme a Cristina Andretta, sindaco di Vedelago, comune in cui il 25enne si era trasferito da alcuni anni. Non sono mancati neanche i genitori di Mattia Battistetti, altra giovane vittima sul lavoro, che si sono detti a disposizione della famiglia.
L’OMELIA
A celebrare i funerali don Roberto Stradiotto, parroco di Caerano, assieme a don Antonio Martignago, di Vedelago, che ha espresso la sua vicinanza alla famiglia di Andrea: «Rimarrà dentro le vostre vite e vi accompagnerà sempre come un angelo custode speciale» ha detto. Don Roberto, invece, ha ricordato il giovane nell’omelia, sottolineando il suo carattere solare, il suo amore per la famiglia, per la vita, per il lavoro e gli amici. «La vita di Andrea si è spezzata dieci giorni fa sul posto di lavoro mentre procurava a se e alla sua famiglia serenità e sicurezza per il futuro. Il cuore è pieno di dolore e rabbia perché la vita a 25 anni non può finire- ha affermato -Andrea ha giocato a calcio col Caerano e con la squadra di Altivole fino ai 18 anni, era tifoso del Milan, grande fan di Valentino Rossi che, informato della tragedia, ha inviato un video di vicinanza e partecipazione». Anche nella sua lettera Giorgia si riferisce a questo momento, l’unico che le ha strappato un sorriso. «Eri innamorato del mio sorriso e ti chiedo scusa se ora è venuto meno. Ho sorriso solo quando sono riuscita a farti arrivare a Vale.

Ho smosso il mondo per vederti felice e sono certa che tu lo sia». «Continua a farmi da spalla e accompagnami nel difficile cammino senza di te. Sei e sarai per sempre l’amore della mia vita». Ad accompagnare il feretro in cimitero sono stati gli amici del giovane che hanno voluto portarlo sulle loro spalle in una processione in via eccezionale.

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