Banca delle Terre Venete, il credito cooperativo che sfiora i 7 milioni di utile netto

Banca delle Terre Venete, il credito cooperativo che sfiora i 7 milioni di utile netto
di Mattia Zanardo
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Domenica 28 Marzo 2021, 11:49 - Ultimo aggiornamento: 15:41

TREVISO - Primo bilancio consolidato per Banca delle Terre Venete, credito cooperativo nato ufficialmente il 26 ottobre scorso dalla fusione tra Cassa rurale e artigiana di Brendola, in provincia di Vicenza, e Credito Trevigiano, di Vedelago. Nonostante l'esplodere della pandemia, l'istituto, appartenente al Gruppo Iccrea, chiude l'esercizio 2020 con numerosi segni positivi. A partire dall'utile netto a 6,86 milioni di euro, mentre il patrimonio netto ammonta a 263,47 milioni. Proprio per dare supporto al territorio colpito dall'emergenza Covid, nel corso dell'anno la bcc ha erogato finanziamenti per 420 milioni di euro: 107 milioni di euro destinati a persone fisiche e famiglie e 313 milioni alle aziende. A seguito delle difficoltà economiche provocare dal virus, sono state concesse sospensive sulle rate in scadenza per 4.510 mutui, per un totale complessivo equivalente a 52,7 milioni di euro.


GLI INDICATORI

Tornando ai dati di bilancio, il Total capital ratio, uno dei principali indicatori di solidità patrimoniale, è al 18,21%. I crediti vivi verso la clientela ammontano a 1,67 miliardi di euro, in crescita rispetto all'esercizio precedente del 6,48% (più 102 milioni). La raccolta diretta con clientela raggiunge i 2,56 miliardi. anche i questo caso in aumento dell'11,37% (più 262 milioni), quella indiretta sale a 1,25 miliardi di euro, di cui il risparmio gestito è pari ad oltre un miliardo di euro. Il crediti deteriorati si riducono del 22,6% (in termini assoluti: 43,9 milioni in meno), portando il rapporto rispetto al totale dei finanziamenti all'8,28% (era all'11,12% l'anno precedente).

La copertura complessiva dei cosiddetti Npl si attesta al 71,03%, quasi sette punti in più del 2019. Oltre all'aumento della copertura del rischio di credito, la banca ha effettuato accantonamenti prudenziali a fronte di rischi e oneri futuri per 2,7 milioni di euro. 


IL COMMENTO

«Siamo molto soddisfatti dei risultati dell'esercizio 2020, che mostrano un Istituto solido e attento ai bisogni dei propri soci e clienti: ci confermiamo in una posizione di rilievo nel mondo delle Bcc, sia a livello Triveneto che nazionale - sottolinea il presidente Gianfranco Sasso - Salutiamo un anno complesso, sotto più punti di vista, ma possiamo guardare al domani con rinnovata fiducia». Per il 2021, Terre Venete - circa 14 mila soci, 60 sportelli distribuiti in 49 comuni nelle province di Vicenza, Treviso, Padova e Verona, 120 mila clienti e più di 450 dipendenti - ha destinato ad attività benefiche nel comprensorio 400mila di utile. Il bilancio 2020 dovrà ora essere approvato dall'assemblea generale dei soci il mese prossimo. Anche Pietro Pignata, vicepresidente vicario della bcc, commenta con orgoglio i risultati: «Non solo per il positivo riscontro ottenuto sotto il profilo economico- finanziario, ma anche per l'impegno profuso in solidarietà e beneficenza a supporto di associazioni, enti del terzo settore ed onlus dei nostri territori di competenza. Tutto ciò trova base in valori e principi, quali la centralità della persona e la mutualità, che ci caratterizzano da sempre. Il percorso di Banca delle Terre Venete è promettente. Ed è solo all'inizio».

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