Tre assalti in quattro giorni, Terraglio sotto assedio: è caccia a una banda di professionisti dell'Est

I blocchi stradali dei carabinieri
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Venerdì 19 Novembre 2021, 08:58 - Ultimo aggiornamento: 22:32

MOGLIANO - I vip continuano a tremare: un altro nome illustre è finito nel mirino della “banda delle ville”. E’ quello del principe Sebastien Egon Fürstenberg. 71 anni, esponente di una nobile famiglia veneziana di origine tedesca imparentata con gli Agnelli e fondatore- proprietario di Banca Ifis. Il terzo dopo il petroliere Giancarlo Miotto, rapinato in villa da un commando armato domenica sera, e Nicola Giol, imprenditore della famiglia a lungo azionista del colosso della grande distribuzione Pam Panorama.

Tre assalti in villa in quattro giorni. L’ultimo nella notte tra mercoledì e giovedì, in una Mogliano messa in ginocchio dai furti. E in cui neppure i pattugliamenti rafforzati sono bastati a scongiurare l’ennesima azione criminale. Le indagini ora si concentrano sulla pista della stessa banda di “professionisti”, forse dell’Est Europa: una banda di uomini senza scrupoli, armati, disposti a tutto pur di arrivare all'obiettivo.

Che pare anche non temere i numerosi controlli messi in campo dalle forze dell'ordine. Nel loro mirino è finita una villetta di proprietà di Fürstenberg, nella frazione di Zerman. A meno di 300 metri dalla villa di Giol in cui martedì sera il custode-eroe ha sventato l’intrusione. 

L’INTRUSIONE
L’altra notte i malviventi hanno preso di mira la villetta di Zerman, in cui abitano due stranieri che fanno parte della cerchia del principe, che a Mogliano ha anche una sontuosa villa sul Terraglio e altre proprietà.  In casa l’altra notte non c’era nessuno e la banda ha potuto agire indisturbata, rovistando nelle stanze alla ricerca di un ricco bottino. Cassetti e armadi forzati e buttati all’aria, oggetti sparpagliati sul pavimento. Da un primo sopralluogo fatto dai carabinieri sembra però che non manchi nulla. Ad accorgersi della visita sono stati alcuni residenti che passeggiando nei paraggi hanno notato una finestra rotta. E’ da quel pertugio che i ladri si sarebbero intrufolati, incuranti delle telecamere che circondano l’abitazione. 

SOTTO ASSEDIO
Ma non solo le ville sono prese di mira: in questi giorni si è verificata una raffica di furti in case a appartamenti. Una settimana fa, tra Zerman e il quartiere centro nord si erano registrati diversi episodi riconducibili a una “banda del buco”: malviventi che praticano un foro sugli infissi per poi aprirsi porte e finestre e da lì entrare in casa. Negli ultimi giorni invece i malviventi hanno colpito nel quartiere San Marco e nella frazione di Campocroce. Entrano in azione di sera, ma anche di pomeriggio, sfruttando le ore di buio. E non si lasciano scoraggiare dalla presenza di inquilini. 

I RESIDENTI 
«Episodi che generano profonda inquietudine e preoccupazione, sintomo di una situazione pesante, che rende evidente la necessità da un lato di un maggior controllo del territorio, dall’altro di una presa d’atto e di coscienza da parte di chi abita nella zona: è necessario mettere in atto delle contromisure». Esprime così il proprio stato d’animo Vittorio Bonacini, presidente dell’associazione albergatori di Venezia, che abita poco distante dal luogo in cui si sono verificati gli assalti in villa.
«Una cosa è certa, non è possibile delegare solo alle forze dell’ordine il presidio della legalità - prosegue Bonacini - bisogna anche mettere in atto delle contromisure efficaci, e rendersi conto che bisogna diventare coprotagonisti della tutela della zona in cui si vive. Altrimenti lamentarsi diventa inutile e stucchevole». Difficile nascondere il disagio per aggressioni che rischiano di ferire non solo fisicamente anche nell’intimità della propria vita. «La situazione rischia di diventare insostenibile - continua l’imprenditore veneziano - non è neanche la prima volta, risale a qualche mese fa l’assalto a Villa Marcello del Mayno. C’è il timore che la piacevolezza di vivere in campagna e di mantenere un certo stile di vita sia controbilanciata da questa situazione di pericolo. Stiamo girando attorno a un problema che ha radici più profonde: questo tipo di criminalità, probabilmente straniera, è espressione di una tensione sociale ed economica acuita dalla pandemia. I tempi sono cambiati ed è necessario adattare le proprie abitazioni e i propri comportamenti a questi rischi. E il Viminale è sempre meno generoso in termini di uomini verso la nostra zona. Del resto cosa possono fare poche pattuglie in un territorio così vasto?». Bonacini si dice sconcertato soprattutto dall’orario degli assalti. «Nell’immaginario uno si aspetta la spaccata in piena notte, verso le 4, quando si è a letto. Ma se capita all’ora del rientro dal lavoro, nel tardo pomeriggio, le difese sono allentate, uno non se l’aspetta proprio».
CITTA’ NEL MIRINO
Una preoccupazione condivisa più che mai dal sindaco di Mogliano Davide Bortolato: «Siamo nel mirino di più bande ma adesso a Mogliano si sono moltiplicate anche le pattuglie». Dopo la rapina a villa Miotto e all’indomani dell’assalto sventato a villa Da Riva, il primo cittadino si era detto pronto a chiedere al Prefetto di Treviso più controlli. Giusto ieri il sindaco ha accolto in municipio il comandante della compagnia carabinieri di Treviso Ermanno Luigi Magistris per fare il punto sull’emergenza criminalità. «In realtà il trend di furti e tentati furti è più o meno in linea con gli anni scorsi - spiega - ma il grave episodio della rapina in villa Miotto ha alzato l’asticella. I militari dell’Arma stanno lavorando alacremente, mettendo a disposizione più uomini e mezzi. Ai miei concittadini raccomando di denunciare sempre e di segnalare qualsiasi movimento sospetto e di aderire ai gruppi di controllo del vicinato, che è uno strumento molto utile». 
CONTROLLI RAFFORZATI
I pattugliamenti straordinari, concentrati soprattutto nel tardo pomeriggio e durante la notte, dureranno almeno fino a domenica e l’attenzione rimane alta fino a quando scemerà questa ondata di furti e assalti alle abitazioni. Non soltanto le dimore dei vip ma anche case e appartamenti. Lungo il Terraglio e nel Moglianese a dare manforte ai carabinieri trevigiani si sono anche i colleghi del 4° Battaglione Carabinieri di Venezia-Mestre. «Sono fiducioso - conclude il sindaco -. Riusciremo ad arginare questa ondata». 
 

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