Blitz di no green pass alle Poste: attività bloccata, il direttore chiama i carabinieri

L'Ufficio postale di Adria
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Domenica 6 Febbraio 2022, 05:55 - Ultimo aggiornamento: 17:05

ADRIA - Blitz dei manifestanti contro il green pass ieri mattina alle Poste Centrali di Adria di piazza Cavour. Erano quasi le 9 quando, secondo le prime ricostruzioni, quattro-cinque manifestanti, sono entrati nell’ufficio postale ed hanno cercato di rallentare e bloccare l’attività di tutti gli sportelli per protesta contro le norme anti Covid. I no green pass avrebbero richiesto agli operatori postali, tra le altre cose, l’estinzione dei propri libretti di risparmio ed altre operazioni complesse. Altri attivisti, in tutto sette, sono rimasti fuori, nei pressi dell’ufficio, a distribuire ai passanti volantini contro il divieto di accesso ad uffici postali, istituti di credito ed esercizi commerciali per chi non ha il certificato sanitario verde.


LA PROTESTA

Il volantino del fronte dei no green pass elencava una serie di reati di cui si macchierebbero le Poste, le banche ed gli esercizi commerciali privati chiedendo quello che gli autori del blitz definiscono un salva condotto. Si andrebbe, secondo la loro opinione, dal rifiuto di atti d’ufficio all’interruzione di pubblico servizio, passando per la discriminazione. “Se viene negato l’accesso - si legge nel volantino distribuito - bisogna pretendere il servizio ed esigere che il funzionario del pubblico servizio sbrighi la pratica all’esterno.

Nel caso contrario si chiamino i Carabinieri e si faccia verbalizzare la negazione del servizio e si sporga denuncia”. Tra le precauzioni quella di videoregistrare tutto quello che accade con il cellulare. Il fronte del no green pass invita inoltre invitano le persone a denunciare il direttore della banca o delle Poste e chi impedisce loro di accedere all’ ufficio. Chi invece rifiuta la prestazione di un servizio ai non green pass sarebbe per loro passibile anche di una pena pecuniaria da 516 a 3098 euro.


I CARABINIERI

Quando il personale dell’ufficio ha chiesto loro di esibire il certificato verde, invitandoli in caso contrario ad uscire, si sono rifiutati. Visto che la protesta, seppur pacifica continuava, e bloccava il normale lavoro agli sportelli, il direttore si è visto costretto a chiamare i Carabinieri. La situazione si è normalizzata solo dopo un’ora circa. «In quattro o cinque erano dentro - racconta un testimone, un dipendente pubblico che per ragioni di privacy non vuole rilevare la sua identità - e bloccavano le attività allo sportello. Forse hanno anche filmato il loro blitz. Solo uno dei presenti mi sembrava originario di Adria, Gli altri onestamente non li conoscevo. Fuori invece, erano sei sette persone, dall’altra parte della strada distribuivano dei volantini. La situazione è stata comunque molto pacifica. Diciamo che l’unica scocciatura è stata che io e gli altri tre clienti presenti in quel momento all’interno dei locali, abbiamo perso più tempo del previsto in Posta».
Sono stai lanciati slogan? «Onestamente non ho sentito. Ho solo visto la distribuzione di questi volantini» Successivamente che cosa è accaduto? «Siamo stati invitati tutti a fornire ai militari dell’Arma le nostre generalità. Immagino che prossimamente chi era dentro sarà sentiti come testimone dei fatti».


I CONTROLLI

I controlli sul possesso o meno del Green Pass avvengono all’entrata dell’ufficio postale? «No. Avvengono all’interno dei locale. Una volta dentro si deve scansionare il proprio QR Code del Green Pass sul totem. Ottenuto il via libera, si può scegliere sulla tastiere il servizio da richiedere e viene fornito il tradizionale numerino per fare la fila. Evidentemente loro non lo hanno fatto. Ho sentito solo che erano presenti davanti all’ufficio di primo mattino per essere tra i primi ad entrare. L’ufficio apre alle 8.20.

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