Coniugi scomparsi a Bolzano, ipotesi avvelenamento. Quel buco di 40 minuti nel cellulare del figlio e la giacca ritrovata

Coniugi scomparsi a Bolzano, ipotesi avvelenamento: Benno in "silenzio stampa". La sorella: «Voglio la verità»
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Venerdì 22 Gennaio 2021, 14:58 - Ultimo aggiornamento: 23 Gennaio, 20:50

Si complica ancora il giallo di Peter Neumair e Laura Perselli, insegnanti in pensione di 63 e 68 anni, i due coniugi scomparsi in Alto Adige lo scorso 4 gennaio. A ormai 17 giorni dalla loro sparizione, l'unico indagato (per duplice omicidio e occultamento di cadavere) è il figlio trentenne Benno Neumair, appassionato di culturismo e insegnante di matematica, che però nega ogni addebito.

Ci sono alcuni risvolti su cui gli inquirenti stanno lavorando per cercare di capire cosa possa essere successo ai due coniugi: innanzitutto il sangue trovato sulla Volvo che il figlio aveva usato quella sera e che aveva poi tentato di portare all’autolavaggio. Poi il buco di 40 minuti nel cellulare di Benno, che seppur indagato resta comunque a piede libero. L’ipotesi che si sta facendo, scrive il Corriere della Sera, è quella che Peter e Laura siano stati avvelenati.

Gli inquirenti, spiega La Voce del Trentino, stanno cercando di ricostruire i movimenti di Benno tra le 21.20 e le 21.57 di quel 4 gennaio: sono circa 40 minuti, un ‘buco temporale’ nel quale i cellulari dei coniugi si spengono ed è irraggiungibile anche quello del figlio. Benno sostiene di aver passato quella abbondante mezz’ora al laghetto dell’associazione pescatori Oltrisarco, prima di andare a casa della fidanzata argentina. Secondo gli inquirenti invece potrebbe aver fatto una deviazione presso la discarica Ischia Frizzi, dove avrebbe buttato dal ponte i cadaveri dei genitori. Inoltre sarebbe stata trovata una giacca, simile a quella che Peter indossava il giorno della scomparsa: un altro tassello che contribuisce a complicare il quadro generale.

 

Coniugi scomparsi

«Voglio assolutamente sapere la verità su come sono andate le cose quella sera, qualunque sia la verità», ha detto Madé, la sorella di Benno, l’altra figlia dei coniugi scomparsi. «Sono addolorata all’idea di aver perso la mia mamma e il mio papà, a 26 anni, in un momento in cui condividevo con loro la mia vita ogni giorno», le sue parole al quotidiano Alto Adige. «I miei genitori erano una coppia felice, siamo cresciuti come una famiglia unita.

Una famiglia che ora non c’è più».

Figlio accusato di omicidio

«Abbiamo deciso il totale silenzio stampa, come fecero gli azzurri del calcio nei mondiali del 2006 e poi vinsero». Così all'Adnkronos Flavio Moccia, avvocato difensore del figlio 30enne della coppia. «Quando la vicenda sarà chiarita e conosceremo tutti gli atti allora indiremo una conferenza stampa», ha concluso Moccia. L'appartamento di famiglia è sotto sequestro e i carabinieri del Ris di Parma stanno eseguendo accertamenti all'interno della casa. Benno sarebbe stato l'ultimo ad averli visti vivi. 

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