Giorgia Kus, dopo 4 mesi la mamma può prenderla in braccio e guardarla negli occhi Foto

Giorgia Kus, dopo 4 mesi la mamma può riprenderla in braccio e guardarla negli occhi
di Beatrice Mani
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Venerdì 17 Gennaio 2020, 10:34 - Ultimo aggiornamento: 12:47

Giorgia Kus, la bambina con la malattia ancora sconosciuta ricoverata all'ospedale Civile di Padova, nel reparto di Terapia intensiva pediatrica. Ecco gli ultimi aggiornamenti sulle sue condizioni, qualcosa è successo, qualcosa di davvero emozionante per i suoi genitori.

Era dal 13 settembre che non succedeva, da quando Giorgia, la piccola paziente di 4 anni trasferita da Trieste a Padova, è entrata in sedazione profonda: distesa su un letto, immobile, non cosciente, attaccata a macchinari che le ossigenavano il sangue da una parte e ad altri che la facevano respirare. Ma un piccolo miracolo, ieri, 17 gennaio 2020, è avvenuto nella stanza del Civile dove è ancora ricoverata: dopo quattro mesi di attesa, senza contatti che non fossero una carezza o tenerle la mano, la sua mamma l'ha potuta prendere in braccio, stringerla a sé, guardarla negli occhi.

La tracheotomia e l'abbassamento della sedazione
Tutto ha avuto inizio il 14 gennaio, quando la bambina è stata sottoposta a una tracheotomia: Giorgia non poteva più restare intubata, ma aveva ancora bisogno di aiuto per respirare, quindi i medici hanno deciso di intervenire per cambiare il tipo di sostegno: con la tracheotomia - che incide la trachea e crea una via di respirazione alternativa a quella naturale - i dottori hanno anche evitato il rischio di lederle in maniera grave le corde vocali. E, contestualmente, i medici hanno cominciato ad abbassare la sedazione che tiene Giorgia addormentata nel letto di ospedale.

Quindi la bambina ha iniziato ad aprire gli occhi, «il suo sguardo è ancora perso nel vuoto - racconta la mamma Francesca Doretto - ma quando la sedazione si abbassa vedo che è più cosciente. E ieri, poi, questo momento così emozionante: erano quattro mesi che non la prendevo in braccio, abbiamo fatto tutto delicatamente, con attenzione». La voce della mamma di Giorgia esprima una commozione e una gioia difficili da trattenere. Un abbraccio, è bastato un abbraccio per ridarle tutta la carica e la forza necessarie per continuare la lotta che, insieme al papà William Kus, porta avanti da quando la figlia si è ammalata. Una caccia a un mostro senza nome, difficile da combattere perché non si sa come sia fatto veramente e dove si nasconda.


 

La storia di Giorgia Kus, la bambina con una malattia sconosciuta

Anche per questo sulla pagina La forza di Giorgia Kus, mamma Francesca e papà William pubblicano ogni passo e tutti i referti sulle condizioni di salute della bambina, nella speranza che i medici e gli esperti, avendo accesso alla documentazione, riescano a trovare una soluzione e una terapia per restituire Giorgia alla vita. 

Ma cosa è successo a Giorgia Kus? La piccola ha cominciato a stare male quando ancora non aveva compiuto due anni. Una febbre alta e improvvisa le ha bloccato collo e braccio destro. I genitori sono corsi in ospedale a Trieste, i medici hanno curato la bambina ma l'odissea era appena al suo inizio. Dopo qualche giorno un nuovo sintomo: Giorgia ha iniziato a camminare male. Da qui altri ricoveri e accertamenti. Meningite non era, convulsioni febbrili neppure, mielite neppure. Ogni esame cancellava dalla lista una delle malattie conosciute. Ma il midollo di Giorgia era infiammato e la bambina aveva un edema. Altri sintomi, curati con il cortisone, con la plasmaferesi, ma ancora nessuna diagnosi. Il crollo è stato quando Giorgia ha avuto un problema respiratorio ceh le ha causato scompensi cardiaci: a quel punto la piccola paziente è stata trasferita d'urgenza a Padova. E qui, dal 13 settembre, è stata in sedazione profonda, intubata e attaccata ad un polmone artificiale, almeno fino a qualche giorno fa, quando è stata sottoposta a tracheotomia. Ora resta da capire quali saranno le conseguenze dell'intervento e della diminuizione della sedazione. #forzaGiorgia

 

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