Giacomo morto a 5 anni dopo aver girato 3 ospedali, la Regione e Speranza mandano gli ispettori

Giacomo Lionello
di Redazione web
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Martedì 24 Agosto 2021, 13:13 - Ultimo aggiornamento: 25 Agosto, 10:15

VENEZIA - La Regione Veneto manderà gli ispettori nei tre ospedali che hanno avuto in cura il piccolo Giacomo Lionello, 5 anni, di Porto Viro (Rovigo), morto dopo una serie di visite per problemi respiratori. Lo ha annunciato l'assessore regionale alla Sanità, Manuela Lanzarin, quest'oggi, martedì 24 agosto. L'ispezione riguarderà gli ospedali di Adria, Chioggia e Padova, dove il bimbo è deceduto. Le risultanze finali saranno consegnate all'autorità giudiziaria. Anchre il ministro della salute Roberto Speranza. stasera, ha annunciato l'invio di un'ispezione nei tre ospedali. 

Giacomo era stato dimesso dall'ospedale di Adria con una diagnosi di gastrointerite, poi i genitori visto il persistere del malessere lo hanno portato da Porto Viro a Chioggia. Qui il piccolo ha avuto un paio di arresti cardiocircolatori e i medici chioggiotti hanno deciso il ricovero nell'ospedale di Padova, dove è morto ieri mattina alle 7 in Terapia intensiva pediatrica.

Ispezione super partes

«Davanti a una tragedia come questa, - ha riferito oggi il presidente della Regione Luca Zaia - non potevamo fare altrimenti. L'assessore Lanzarin ha avviato gli accertamenti per fotografare subito la situazione. Immagino che altre autorità apriranno un fascicolo». Il governatore ha riferito che si tratterà di una «ispezione super partes. Vogliamo ricostruire il percorso, sentire gli operatori di tutti gli ospedali e valutare passaggi e cartelle cliniche». Il bimbo era stato visitato domenica mattina all'ospedale di Adria e dimesso con la diagnosi di gastroenterite. Come riferito da Ulss 3, era stato poi ricoverato in Pediatria a Chioggia per il persistere dei sintomi e salvato in tarda serata «da un improvviso arresto cardiaco». A quel punto i medici avevano deciso per il trasferimento alla Terapia intensiva pediatrica di Padova, «ma nel frattempo si sono manifestati altri due episodi di arresto cardiaco, ripresi con le manovre rianimatorie». Stabilizzato, il paziente era stato portato all'ospedale patavino alle 3 di notte, prima di morire alle 7 per un ulteriore peggioramento delle sue condizioni».

Cosa è successo

Giacomo, che aveva occhi blu, grandi e intensi, e capelli biondi come l'oro, viveva a Porto Viro, nel cuore del Delta del Po, in Polesine, insieme al papà Pierluigi Lionello ed alla mamma Chiara Pezzolato, era figlio unico ed era seguito con attenzione ed affetto. E fino a domenica mattina stava bene, tanto che sarebbe andato sul mare insieme ai genitori. Poi, però, mal di pancia e vomito hanno spaventato mamma e papà che hanno deciso di portarlo al pronto soccorso dell'ospedale di Adria. La visita avrebbe evidenziato un quadro compatibile con una gastroenterite e, per questo, il piccolo è stato subito dimesso.
Nel pomeriggio, però, la situazione non era migliorata ed i genitori hanno deciso di portarlo nuovamente al pronto soccorso, questa volta all'ospedale di Chioggia. Anche in questo caso la diagnosi iniziale è stata di un disturbo gastrointestinale, ma visto anche il precedente accesso all'ospedale adriese ed una sintomatologia persistente, è stato deciso il ricovero in Pediatria. Già dopo poche ore, però, il quadro è peggiorato drasticamente, con una serie di arresti cardiaci che hanno portato alla decisione di un suo trasferimento all'ospedale hub di riferimento per la Terapia intensiva pediatrica, quello di Padova appunto.
Il piccolo Giacomo è stato trasferito nel cuore della notte, una volta che le sue condizioni sono state stabilizzate. Alle 7, però, un ulteriore peggioramento e l'impossibilità di tornare a far battere il suo piccolo cuore. La tragedia ha lasciato attonita la comunità di Porto Viro e per questa sera alle 21, nella chiesa San Pio X di Taglio di Donada è stata organizzata una veglia di preghiera per raccogliersi intorno alla famiglia in questo momento di profondo dolore.

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