Il virus vola nelle scuole: 172 le classi con almeno un contagiato

La vaccinazione non basta, i contagi nelle scuole diffondono il virus
di Mauro Giacon
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Sabato 15 Gennaio 2022, 06:00

PADOVA - Il virus si insinua nelle fasce più fragili della popolazione, bambini e anziani. L’Ulss 6 Euganea ha confermato che ci sono già 172 classi coinvolte. In particolare sono 52 quelle delle materne e degli asili, compresa qualche elementare, che sono già tornate in quarantena. Come si sa al nido e nella scuola dell’infanzia non c’è copertura vaccinale e basta un solo caso per mandare a casa tutti per dieci giorni. Ma ci sono anche 81 classi delle elementari in sorveglianza. Ovvero con le nuove regole se c’è un caso di positività si applica la sorveglianza con test antigenico rapido o molecolare da fare al momento della conoscenza del caso di positività e da ripetere dopo cinque giorni. Se poi ci sono due positivi nella classe, si applica la didattica digitale integrata per dieci giorni.
Infine le superiori dove ci sono 39 classi in autosorveglianza. Cioè esiste un positivo e tutta la classe deve portare le Ffp2. Se ci sono due positivi, per chi ha fatto 2 dosi di vaccino o è guarito da più di 120 giorni e non ha avuto la dose di richiamo si applica la Dad per 10 giorni, mentre gli altri proseguono in classe in auto-sorveglianza. Con tre positivi però, si va tutti in dad per 10 giorni. In totale sono coinvolti circa tremila alunni.
GLI ANZIANI
I numeri sono stati forniti dal direttore sanitario, Aldo Mariotto e dalla direttrice amministrativa Michela Barbiero. «Stanno aumentando i casi di contagio anche nelle case di riposo: sono 135 gli ospiti con il virus e 142 gli operatori. Abbiamo in particolare 24 ospiti e 14 operatori alla don Orione di Trabaseleghe. Poi 34 più 10 alla S.Tecla di Este e 28 più 10 alla residenza al Parco di Galzignano. Sono tutti anziani che hanno ricevuto la terza dose, quasi tutti sono asintomatici o hanno sintomi lievi. Omicron ha un grande capacità perforante».
PILLOLA ANTICOVID
L’Ulss 6 ha inoltre informato di aver cominciato la somministrazione del farmaco Molnupiravir a cinque pazienti. «È un farmaco già approvato dall’Aifa, quindi non sperimentale. Sono 4 pastiglie al giorno per 5 cinque giorni e lo si può prendere anche a casa. È dedicato a persone che hanno altri fattori di rischio concomitanti come insufficienza renale, malattie cardiovascolari, cure oncologiche. Va somministrato entro 5 giorni dai sintomi. Finora non abbiamo notato controindicazioni».
VACCINO SPECIALE
Dopo un avvio scoppiettante le vaccinazioni dei bambini sono diminuite ad appena 170 l’altro giorno. L’Ulss 6 propone oggi e domani 16 accesso libero per i bambini dai 5 agli 11 anni al padiglione 6 della fiera della Fiera, a Este e Cittadella. Orari 8.30-13 e 14-18. Per chi non può resta sempre l’opzione della prenotazione online. Ci saranno anche i pediatri di base. Per chi volesse fare la prima dose a qualsiasi età l’accesso è sempre libero. Per quanto riguarda i richiami fra i 12 e 19 anni, siamo al 14% ovvero il 47 per cento di coloro che sono “eleggibili” cioè rientrano nei tempi giusti per farla.
LA CAMPAGNA
Mentre l’Ulss annuncia 158 positivi fra il personale (su 7mila) i numeri dei vaccini dimostrano una buona partecipazione. «Ma ci sono ancora 139mila abitanti senza alcuna dose. A loro diciamo che per qualsiasi chiarimento siamo disponibili». Ad oggi 574 mila residenti sono in grado di fare la terza dose perchè o hanno fatto le due dosi da più di 4 mesi o hanno avuto il covid da più di 120 giorni. Di questi l’hanno già fatto il 74 per cento. Altri 102mila (18%) si sono già prenotati entro gennaio. Negli ospedali dell’Ulss su 20 in terapia intensiva 15 nn sono vaccinati «Ma il rischio di finirci è 18 volte superiore a quello di un vaccinato».

 

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