Torna l'incubo Covid nel calcio: giocatori positivi, partite rinviate

Partite di calcio rinviate
di Daniele Collavino
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Domenica 7 Novembre 2021, 05:06 - Ultimo aggiornamento: 12:01

BELLUNO - Torna l'incubo Covid nel calcio di provincia. Ieri, 6 novembre, sono saltate le prime due partite di stagione a causa della pandemia. Quanto è bastato per riportare il calendario indietro di dodici mesi, alla ripresa post lockdown e ai timori connessi al ritorno alla socialità.

COSA È SUCCESSO
Nel torneo degli Juniores Nazionali non hanno giocato i ragazzi di mister Ivan Da Riz, che ospitavano i trevigiani del Montebelluna. Un giocatore della Dolomiti Bellunesi ha appreso verso mezzogiorno della propria positività. Un lasso di tempo troppo ridotto per consentire di eseguire i tamponi a tutto il gruppo. Il ragazzo, infatti, aveva eseguito il tampone a causa di un contagio a scuola, all'interno della propria classe, e ora la stessa sorte scatterà anche per tutto il gruppo squadra, compreso lo staff tecnico, con cui negli ultimi giorni si era allenato. Non c'è stato, chiaramente, il tempo materiale per chiedere il rinvio della partita e avvisare la formazione avversaria, che ha raggiunto comunque lo stadio Zugni Tauro di Feltre, salvo poi apprendere la notizia. Stessa musica anche per gli Allievi provinciali del Castion, che ieri avevano in programma l'anticipo della partita, tutta in famiglia, tra la squadra A e la squadra B. L'accertamento di un caso positivo ha obbligato la società ad annullare la gara e ora tutti i giocatori e gli allenatori dovranno sottoporsi alla trafila medica, visto che le due formazioni si allenano assieme durante la settimana. Se non è un allarme poco ci manca, visto che la pandemia sembra tornata protagonista in tutta la Penisola, non solo tra i giovani. La situazione è ancora sotto controllo, ma un anno fa fu proprio questo il momento in cui si fermarono i campionati senza più riprendere. Oggi le cose stanno diversamente, i numeri sono dieci volte più bassi di quelli dell'anno scorso e anche la pressione sulle strutture ospedaliere è sotto controllo. Insomma, siamo ampiamente all'interno del perimetro di sicurezza. Ma le prime due partite, di ieri pomeriggio, senza fischio d'inizio sono già un segnale concreto di quanto in fretta possa complicarsi una stagione partita sotto i migliori auspici.

I TIMORI DEL CALCIO
I vaccini e le misure di prevenzione hanno certamente ridotto il fenomeno, ma guai a cantare vittoria, come conferma il presidente della Figc provinciale, Orazio Zanin: «Ormai si naviga a vista, si tratta dei primi casi riscontrati da inizio stagione e speriamo rimangano fatti isolati.

Non sono preoccupato, certo è che attraversiamo un periodo delicato e bisogna restare molto attenti, perché la partita contro il virus non è ancora finita. Le positività a livello scolastico è chiaro che poi si riflettano anche sull'attività sportiva. I tamponi rapidi forse eviterebbero di far passare troppo tempo e costringere il rinvio delle gare, ma prima di tutto viene la salute e il rispetto delle procedure corrette».

LE MISURE PREVISTE
L'obiettivo, in questa fase, è quindi quello di scongiurare la diffusione del contagio ma anche tutelare l'incolumità di tutti gli addetti ai lavori: dai giocatori ai familiari, passando per i tecnici e i dirigenti. Il Covid, del resto, ha dimostrato più volte che non è permesso abbassare la guardia. «In settimana - riprende Zanin - mi informerò sull'andamento del fenomeno, contattando le altre delegazioni regionali per capire com'è la situazione anche nelle altre province. Rimaniamo comunque fiduciosi che l'attività possa proseguire regolarmente. I match che vengono rinviati c'è tutto il tempo per recuperarli, quindi andiamo avanti per la nostra strada, sempre rispettando le regole». Insomma, palla al centro, Covid permettendo. Nel frattempo rimane grande attenzione al rispetto delle misure di contenimento del contagio.
 

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