CORTINA - A Cortina manca soltanto la pista da bob, gli altri impianti per i Giochi olimpici e paralimpici invernali ci sono già. Situazione più critica, invece, sul fronte della viabilità: alcune opere, come la variante di Cortina e quella di Longarone, si sa già che non saranno pronte per il 2026. La città sarà sede delle gare di sci alpino femminile, para sci alpino e para snowboard, bob, skeleton, slittino, curling e wheelchair curling. Gli impianti sportivi necessari sono tre: le piste di sci alpino della Tofana, lo stadio del ghiaccio, la pista da bob. Per le gare di sci si utilizzerà la pista Olympia delle Tofane, ammodernata per i campionati del mondo del febbraio 2021: accoglierà le discipline veloci, discesa libera e supergigante, oltre allo slalom gigante. Per lo speciale, si potrà usare il tratto finale dell'Olympia, fino al traguardo di Rumerlo; qualora ci fossero esigenze diverse, c'è sempre la pista Druscié A, usata per lo slalom ai Mondiali dello scorso anno. E gli allenamenti? Sulla pista agonistica Lino Lacedelli alle Cinque Torri, disegnata per la rassegna iridata del 2021.
Il torneo a cinque cerchi di curling, sia per le Olimpiadi che per le Paralimpiadi, si giocherà all'interno dello stadio Olimpico, simbolo dei Giochi 1956.
LE STRADE
La viabilità di accesso a Cortina è sempre stata un problema e non sarà risolta completamente neppure con i soldi stanziati per i Giochi: Anas aveva previsto alcune opere per i Mondiali 2021 soprattutto lungo la statale 51 di Alemagna, ma gli interventi principali - le quattro varianti agli abitati di Tai, Valle, San Vito di Cadore e l'ingresso a Cortina d'Ampezzo - non sono ancora conclusi. L'assegnazione delle Olimpiadi 2026 all'Italia ha indotto Anas a investire altri 300 milioni di euro, per una variante complessiva all'abitato di Cortina, una galleria di quattro chilometri sul versante destro della valle, oltre a una variante all'abitato di Longarone, per snellire lo scorrimento lungo la statale, ma è ormai certo che neppure queste opere saranno pronte.