«'A voce d'e criature», per i minori a rischio
l'assistenza continua in remoto

«'A voce d'e criature», per i minori a rischio l'assistenza continua in remoto
di Susy Malafronte
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Sabato 6 Marzo 2021, 18:33 - Ultimo aggiornamento: 7 Marzo, 15:26

A Pompei e Napoli la camorra in tempo di pandemia si «combatte» in remoto. I bambini non vanno lasciai soli e non bisogna creare delle falle nel sistema educativo dando spazio alla camorra di infiltrarsi. Per i 240 minori dei quartieri a rischio criminalità di Pompei e Napoli assistiti dalla fondazione di don Luigi Merola, «A' voce d'è creature» il sacerdote anticamorra, non potendo educare i «suoi» bambini in presenza - per le restrizioni da pandemia e da lunedì ancor di più perché la Campania sarà zona rossa - li educa in remoto. La fede religiosa e il rispetto per la legge sono alla base delle sua assistenza a domicilio attraverso PC e tablet. Don Luigi ai bambini, le cui famiglie non hanno la possibilità economica di acquistare un tablet, ha regalato gli strumenti infornatici per poter interagire con i minori a rischio. «Ci prepariamo a vivere nuovamente in zona rossa. M dispiace per i nostri bambini che non potranno tornare in fondazione. Continueremo a seguirli a distanza, non li lasceremo soli. In fondazione, così, continuiamo a lavorare a distanza, per ripartire in sicurezza abbiamo bisogno del sostegno di tutti. Con il 5 x mille e con una donazione sul nostro conto corrente ci aiuterete ad aiutare». Più aiuti meno baby camorristi. Tutte le info su www.avocedecreature.it.

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