Roma, una lapide per ricordare Ciro Esposito dove fu colpito. La famiglia: «Grazie»

Roma, una lapide per ricordare Ciro Esposito dove fu colpito. La famiglia: «Grazie»
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Venerdì 27 Maggio 2016, 12:33 - Ultimo aggiornamento: 19:51

“Non sappiamo quando e chi l’abbia fatto ma ringraziamo di cuore chiunque abbia compiuto questo nobile gesto”. Scrive così sulla sua pagina Facebook l'Associazione Ciro Vive che ha pubblicato un post per ringraziare coloro che a Roma, nella zona di Tor di Quinto - quella in cui fu colpito l'ultrà napoletano Ciro Esposito prima della finale di Coppa Italia 2014 - hanno apposto una lapide di cartone per ricordare il ragazzo. 

«Ormai è arrivato il momento della grande finale - si legge nel testo della lapide -. Ah, che gioia nel mio cuore, dopo una settimana faticosa, un momento tutto mio con la mia squadra del cuore, un saluto al mio amore, un abbraccio a mammà e vado a Roma; non è lontana, con il mio zainetto vado, parcheggio e avviandomi verso lo stadio, un boato davanti a me. Bambini che urlano, gente che scappa, io mi fiondo per aiutare ma d’improvviso mi accascio al suolo, sono confuso, non ricordo. Ora in ospedale, capisco che qualcosa mi è capitato, a me hanno sparato, io che sono un bravo ragazzo, lavoro, tutto per la famiglia, fidanzata, la mia passione per il Napoli. Vedo mammà che mi stringe la mano, 50 giorni di calvario, ma qui è già qualcuno è venuto per portarmi in uno stadio dove la violenza non c’è, tutto è azzurro come il mio Napoli. Ora vi saluto, qui riposo in pace. Ciro non va dimenticato perché per il Napoli si è sacrificato. Mo’ lasciatemi andare, mi aspettano allo stadio, dove razzismo, odio e delinquenza non possono entrare».





 

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