Rider picchiato e rapinato a Napoli: maxi colletta, raccolti 11mila euro

Rider picchiato e rapinato a Napoli: maxi colletta, raccolti 11mila euro
di Giuseppe Crimaldi
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Mercoledì 24 Febbraio 2021, 08:30

Ha già incassato l'assegno: circa undicimila euro, il segno della solidarietà e della vicinanza di quanti hanno voluto dimostrare a Gianni Lanciato qualcosa di più concreto delle pacche sulle spalle e delle belle parole. Alla fine, il rider che fu vittima di una brutale rapina messa in atto da un gruppo di giovanissimi teppisti a calata Capodichino ha accettato la somma raccolta da un gruppo di imprenditori dell'hinterland settentrionale di Napoli. E donerà buona parte della somma alla «Fondazione Ferrara Cannavaro».

Sull'onda emozionale scatenata da alcune immagini riprese da un residente della zona con il cellulare dal suo balcone di casa, e dopo che quelle immagini erano state diffuse dal consigliere regionale di Europa Verde, Francesco Emilio Borrelli, era scattata una gara di solidarietà per aiutare e sostenere economicamente il «pony express» picchiato e poi rapinato dello scooter con il quale lavorava per fare consegne a domicilio.

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Ma proprio quella circostanza - la raccolta di fondi portata a termine in tempi rapidi - aveva in qualche modo insospettito i magistrati della Procura della Repubblica partenopea.

E così l'ufficio inquirente guidato da Giovanni Melillo aveva avviato un'indagine. Una decisione avvalorata probabilmente anche dopo la diffusione di un altro video: quello che riprendeva le dichiarazioni di alcuni promotori della raccolta stessa. In quella fase era stato lo stesso cinquantenne rider a fare un passo indietro. Lanciato, pur dicendosi commosso e ringraziando i generosi benefattori che si sarebbero autotassati per racimolare una più che dignitosa somma di denaro, aveva però deciso di rinunciare ai soldi raccolti, perché ormai lo scooter gli è stato restituito e perché sarebbe stato prossimo ad avere una occupazione stabile. E non è tutto: Gofundme «congelò» gli 11mila euro della colletta: la piattaforma di crowdfunding statunitense prescelta aveva intenzione di svolgere approfondimenti sull'obiettivo dell'iniziativa. Lanciato in effetti ha poi trovato un posto stabile: è stato assunto a Casoria da una catena di supermercati, dove ora lavora nel reparto macelleria. Per lui la dura vita del rider ormai è soltanto un ricordo.

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Ma chi sono i protagonisti del beau geste? Chi sono gli artefici della colletta di circa 11mila euro destinati a Lanciato?

A dar vita alla raccolta di fondi sono stati l'imprenditore di Casalnuovo Vincenzo Perrella, titolare di una agenzia di viaggi, Vincenzo Galasso, organizzatore di eventi (conosciuto come Enzo bambolina) e il manager dei cantanti neomelodici Giorgio Mascitelli, che promuove - tra gli altri - anche Tony Colombo. Accanto a loro, a quanto pare, si sarebbero poi mobilitati anche altri piccoli e medi imprenditori.

«La mia iniziativa - dichiara Perrella - è stata finalizzata a offrire solidarietà concreta ad un uomo che a 50 anni era costretto a fare il rider per sopravvivere. Non era finalizzata all'acquisto di un nuovo ciclomotore ma, piuttosto, a fornire un piccolo fondo di solidarietà. Oggi sono felice che grazie a Gofound, che ha accolto il nostro progetto, Mario ha finalmente ricevuto il denaro raccolto. Il mio legale, l'avvocato Carla Maruzzelli, mi ha confermato che Lanciato ha ricevuto la somma e che intende destinare buona parte della donazione alla Fondazione Ferrara Cannavaro». 

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