Premio Siani 2021: «Giancarlo vive nell'impegno di chi lotta contro l'illegalità»

Premio Siani 2021: «Giancarlo vive nell'impegno di chi lotta contro l'illegalità»
di Valerio Esca
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Lunedì 20 Settembre 2021, 07:00 - Ultimo aggiornamento: 18:10

«Dopo 36 anni il vero miracolo è che Giancarlo continui a parlare». Paolo Siani ricorda così suo fratello Giancarlo, durante la cerimonia della diciottesima edizione del premio Giancarlo Siani, che si è tenuta ieri all'esterno della libreria Io ci sto. Il premio, istituito nel 2004, nasce come riconoscimento al giovane giornalista de Il Mattino ucciso barbaramente dalla camorra il 23 settembre del 1985. Attualmente, il Premio è promosso dalla Fondazione Giancarlo Siani, dalla Fondazione Pol.i.s., dall'Ordine dei giornalisti della Campania, dal Sindacato Unitario giornalisti campani, dall'Università degli Studi Suor Orsola Benincasa e dal quotidiano «Il Mattino». E si avvale, annualmente, della collaborazione della Regione Campania, del Comune di Napoli, di Libera, del Coordinamento campano dei familiari delle vittime innocenti di criminalità e dell'Associazione Centro di Documentazione e Ricerca. «Ogni anno sono sempre più commosso dall'affetto che sento per Giancarlo ha detto ancora Siani -. Sono trascorsi 36 anni, molti non lo hanno mai visto e mai conosciuto e questo è il miracolo di Giancarlo. Io, che sono suo fratello, ho avuto un mezzo importante per rendere indelebile la memoria di Giancarlo, la parola, ed è con quella che possiamo vendicarci delle mafie, della loro violenza e della cattiveria mafiosa con la quale ce lo hanno portato via». 

Come ogni anno, mattatore dell'incontro è stato Geppino Fiorenza, che ha presentato i diversi ospiti e i vincitori della diciottesima edizione del premio, elencando i vari appuntamenti dei prossimi giorni: «Le giornate con Giancarlo Siani». Lo scopo è quello di ricordare il suo impegno giornalistico nella lotta alla camorra e alla corruzione, e il suo impegno civile contro tutte le ingiustizie sociali e a difesa della libertà di informazione. Altro momento emozionante è stata l'intitolazione della sala interna della libreria Io ci sto a Giancarlo. «È San Gennaro ha ricordato Fiorenza -, ma sarebbe stato anche il compleanno di Giancarlo Siani. Le due G si incontrano». Tra le curiosità è che alla memoria del giornalista ucciso dalla camorra è stato intitolato anche un club Napoli a Bologna. Tra gli appuntamenti dei prossimi giorni, quello di oggi, alle 16,30, per l'iniziativa Buon compleanno Giancà davanti alla sede Mattino, a Torre Francesco, al Centro Direzionale di Napoli, a cura di associazione contro la camorra e Radio Siani e quello di giovedì nell'Alula dei Gruppi, alla Camera dei Deputati, dove è previsto l'incontro con il presidente della Camera, Roberto Fico, per presentargli il libro con gli articoli di Giancarlo sul lavoro e le lotte sindacali negli anni 1980-85. 

 

Sono stati premiati ieri Lirio Abbate, per il libro Faccia da mostro; Pif, ovvero Pierfrancesco Diliberto, che con Marco Lillo ha scritto il libro Io posso. Due donne sole contro la mafia; Antonio Mattone, a lui la targa è stata consegnata dal direttore Monga, per il libro La vendetta del boss. L'omicidio di Giuseppe Salvia. Presente tra il pubblico il figlio di Salvia, Claudio. L'autore raccoglie, durante un'intervista per il Mattino, l'ammissione, da parte dello storico capo della Nuova camorra organizzata, di aver ordinato il barbaro omicidio. Il libro restituisce, attraverso una scrupolosa documentazione e tante testimonianze dirette, l'immagine personale e familiare di un infaticabile coraggioso servitore dello Stato, per troppo tempo dimenticato, di grande umanità e competenza. Tra i premi anche quello a Saya Hetfield, giovane autrice i cui racconti sono ospitati sul sito della Fondazione Siani; Cesare Moreno, infaticabile e creativo presidente dell'associazione Maestri di strada. Una targa alla memoria di Libero De Rienzo è stata invece ritirata dalla moglie Marcella Mosca. Questa la motivazione: «Affascinante, poliedrico e valente attore, meraviglioso ed indimenticabile interprete, calatosi d'incanto nei panni di Giancarlo Siani per il film Fortapàsc di Marco Risi». Infine la targa consegnata da Don Tonino Palmese al prefetto di Napoli, Marco Valentini ed attraverso di lui anche a tutte le forze dell'ordine. 

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