Covid alla Sonrisa di Sant'Antonio Abate, manca l'elenco dei neomelodici. Il video della festa: tutti senza mascherina

Covid alla Sonrisa di Sant'Antonio Abate, manca l'elenco dei neomelodici. Il video della festa: tutti senza mascherina
di Dario Sautto
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Venerdì 14 Agosto 2020, 23:30 - Ultimo aggiornamento: 15 Agosto, 10:22

L’esposto inviato dall’Unità di Crisi della Regione Campania ha spinto la Procura di Torre Annunziata ad aprire un’inchiesta sulla vicenda Sonrisa. Un’indagine conoscitiva, che il procuratore Nunzio Fragliasso ha affidato ai carabinieri della compagnia di Castellammare di Stabia per capire se possano esserci reati contestabili ai gestori del «Castello delle Cerimonie» di Sant’Antonio Abate. Tutto ruota attorno ad una richiesta da parte dell’Asl Napoli 3 Sud «accontentata» soltanto nel pomeriggio di ieri, dopo che il governatore Vincenzo De Luca ha ufficialmente richiesto «l’impegno diretto e immediato delle forze dell’ordine affinché vengano forniti gli elenchi di quanti hanno partecipato agli eventi per poter procedere all’individuazione tempestiva di eventuali altri contagi e perché vengano perseguiti comportamenti irresponsabili che vanno oltre il tollerabile». La task-force regionale ha chiesto già l’11 agosto «gli elenchi e indicazioni precise sui partecipanti ai vari eventi, feste e iniziative di qualsiasi tipo, che si sono svolte nelle ultime settimane. È urgente e necessario. Finora è stato possibile ricostruire i contatti per sole poche decine di partecipanti. Della mancata esibizione degli elenchi è stata già informata l’autorità giudiziaria».

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Dopo i 27 contagi e l’istituzione della minizona rossa nella strada in cui risiede quasi tutta la famiglia Polese, i titolari del locale divenuto noto in tutta Italia grazie ad una trasmissione tv in onda su Real Time, l’Asl aveva richiesto gli elenchi dei partecipanti alle feste che erano state celebrate nel «castello» dal 28 luglio al 10 agosto, giorno della chiusura dopo il primo contagio da Covid-19. Dopo tre giorni di silenzi, dunque, l’Unità di Crisi regionale ha deciso di chiedere «con la forza» quegli elenchi che devono essere forniti obbligatoriamente, come da ordinanza della Regione, che dal 31 luglio prevede anche il documento d’identità di almeno uno dei partecipanti per ogni tavolo. Poco prima dell’intervento dei carabinieri, dalla Sonrisa sono stati inoltrati all’Asl gli elenchi di una decina di cerimonie che sono state svolte in questo lasso di tempo, tra compleanni e battesimi. Elenchi, però, che risulterebbero «incompleti e parziali», per la mancanza – in alcuni casi – di numeri telefonici, documenti o lista completa dei presenti. 
 


Al momento, inoltre, mancherebbe anche l’elenco completo di tutti gli «artisti» che si sono esibiti ai vari banchetti che, come da tradizione di chi festeggia alla Sonrisa, spesso è a doppia cifra. In un solo compleanno avvenuto ad inizio agosto, con la festeggiata che è una nota promoter ed organizzatrice di eventi del Napoletano, figura una lista di almeno una dozzina di neomelodici, tra gli invitati e chi si è esibito. Il video racconta di baci, abbracci e selfie, e invitati tutti senza mascherina. Da quanto emerge finora, nessuno dei cantanti si è dichiarato al Comune di residenza né all’Asl di riferimento, nonostante debbano essere potenzialmente sottoposti ad auto-isolamento e tampone. Se in questo caso il video di «presentazione» della festa è ancora presente sul profilo Instagram della promoter, dai social stanno scomparendo poco alla volta le foto e i video di decine di persone che nelle ultime settimane hanno fatto tappa al «Castello» reso celebre dal defunto boss delle cerimonie, Antonio Tobia Polese. Festeggiati, invitati e anche cantanti hanno rimosso video e foto «compromettenti», per evitare l’isolamento di Ferragosto in attesa dei test medici. «Alcuni sono partiti per le ferie, sono lontani da Napoli» racconta chi, invece, ha deciso di dichiararsi. Risiede ad Agerola, invece, uno dei pochi cantanti che ha deciso di segnalare la sua presenza alla Sonrisa durante il lasso di tempo di possibile incubazione. Ieri, in un video social, ha rassicurato i suoi fan: «Sto bene, non ho nessun sintomo, ma ho deciso di sottopormi al tampone. Sono a casa ad attendere il risultato». 

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Tra l’altro, Agerola è uno dei pochi Comuni della Campania fermo a zero contagi dall’inizio dell’emergenza e che, nel corso dei mesi, con il sindaco Luca Mascolo ha adottato misure molto restrittive in vista dell’inizio della stagione dei concerti e degli spettacoli, visto anche il ruolo importante della cittadina dei Lattari che rappresenta la «porta» per Amalfi per i tanti turisti. Sotto la lente degli investigatori, negli ultimi giorni sono finite soprattutto alcune feste che sono state celebrate nei giorni ritenuti «clou» dagli esperti per quanto riguarda i contagi. Una di queste è un compleanno di un 18enne di Torre Annunziata, al quale avrebbero partecipato un centinaio di persone. Al Comune oplontino si sono rivolti meno di dieci invitati chiedendo informazioni generiche, ma su questo compleanno saranno effettuati ulteriori accertamenti grazie agli elenchi arrivati solo nel pomeriggio di ieri all’Asl.
 

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