Napoli, intervento record al Santobono: ricostruita la mandibola a una bimba di 10 anni con tumore raro

L'intervento eseguito da un'equipe multidisciplinare Napoli-Bari

L'ospedale Santobono di Napoli
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Lunedì 20 Febbraio 2023, 12:18 - Ultimo aggiornamento: 18:53

Ricostruita una porzione della mandibola di una bambina di 10 anni asportata perché aggredita da un raro tumore maligno, il sarcoma di Ewing. 

La diagnosi era stata effettuata 4 mesi fa al Santobono-Pausilipon. La piccola è stata trattata con chemioterapia presso l'Oncologia-Pediatrica del Pausilipon con ottima riduzione della massa, cosa che ha reso possibile l'intervento di resezione della porzione di mandibola malata, ricostruzione della mandibola con porzione di perone vascolarizzato e ricostruzione del pavimento della bocca. L'intervento è stato effettuato da un'equipe multidisciplinare Santobono-Pausilipon-Policlinico di Bari. La bimba ora è tornata in Oncologia Pediatrica per proseguire le cure chemioterapiche previste per questo tipo di tumore raro.

Per ricostruire la mandibola è stato prelevato dalla bambina un segmento di osso del perone, poi modellato e impiantato.

Raramente questo tipo di tumore aggredisce la mandibola e proprio grazie all'uso della chemio, che ha appunto ridotto la massa, è stato possibile intervenire chirurgicamente. 

«L'asportazione tradizionale avrebbe comportato la rimozione di una porzione di mandibola. Gli esiti di questa procedura - si legge in una nota - in assenza di una ricostruzione, portano a problematiche estremamente invalidanti e permanenti: deformità del volto, difficoltà nell'alimentazione e nell'articolazione delle parole». 

«L'intervento di ricostruzione effettuato - spiega la professoressa Chiara Copelli - ha previsto il prelievo di un segmento di osso dal perone, il suo modellamento a ricreare la forma della porzione di mandibola asportata e il successivo trapianto nella zona da ricostruire. Quest'ultima fase viene effettuata al microscopio e prevede l'esecuzione di connessioni tra vasi arteriosi e venosi del diametro di pochi millimetri».

Il complesso intervento di chirurgia oncologica ricostruttiva è stato possibile grazie alla collaborazione delle direzioni generale e sanitarie delle strutture coinvolte per riunire il team multidisciplinare.

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Oltre alla professoressa Chiara Copelli, hanno operato il dottor Marcello Zamparelli, direttore unità operativa di chirurgia plastica e delle ustioni dell'Ospedale Santobono di Napoli e dal dottor Franco Ionna, direttore dell'unità operativa di chirurgia testa-collo dell'Istituto Irccs Pascale di Napoli.

Il decorso posto-operatorio si è svolto regolarmente e senza complicanze.

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