Napoli, anziana imbavagliata e uccisa dai rapinatori: over 65 sempre più preda

Napoli, anziana imbavagliata e uccisa dai rapinatori: over 65 sempre più preda
di Giuseppe Crimaldi
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Martedì 26 Marzo 2019, 12:43 - Ultimo aggiornamento: 20:26

Anziani, spesso soli e, dunque, indifesi. Mettere a segno un colpo contro una persona anziana - truffa, scippo, furto o rapina che sia - è un po' come rubare le caramelle ad un bambino. Si rischia poco o nulla, mentre il bottino è quasi sempre garantito, ma soprattutto consistente.

La tragedia che si è consumata nell'appartamentino al terzo piano di via Santa Lucia ai Filippini, a Gianturco, fa tornare altissimo un allarme mai sottovalutato eppure reale, concreto, ma soprattutto inquietante.
 


A illustrare il quadro della situazione sono le statistiche di alcuni studi di settore che ogni anno esplorano e aggiornano i dati sulla microcriminalità. Una recente ricerca pubblicata dal «Sole 24 Ore» dalla quale emerge - a sorpresa - che su questo versante Napoli è più sicura di Milano. Nel capoluogo campano si corre, insomma, meno rischio di essere vittima di uno scippo che nella città meneghina. E così anche per i furti in abitazione: 137 episodi, a fronte di 545. Numeri e cifre confermate solo qualche mese fa anche dalla relazione depositata in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario qui a Napoli. E tuttavia quello dei delitti commessi ai danni degli anziani è un trend in ascesa sempre più preoccupante.
 
La verità è che le aggressioni agli «over 65» preoccupano per la loro diffusione, nel capoluogo partenopeo come in provincia. E - come raccontano le cronache - si tratta di veri e propri assalti con modalità anche violente, quando addirittura non spietate come nel caso della povera Stefanina Fragliasso. I criminali senza scrupolo che entrano in azione prendendo di mira le persone di una certa età sono spietati, perché vigliaccamente sanno, in fondo, di avere gioco facile sui deboli.

Spietati oltre ogni limite furono gli autori che nella notte tra il 14 e il 15 aprile di dieci anni fa si introdussero nella villa del 77enne imprenditore Franco Ambrosio, a Posillipo. I banditi - tutti giovanissimi e di nazionalità romena (uno di loro addirittura aveva lavorato come giardiniere nella villa a due passi dalla Gaiola) - attesero che calasse la notte: poi, introdottisi in casa, massacrarono a colpi di bastone lui e la moglie 72enne Giovanna Sacco. Dopo quel bagno di sangue, proprio come i «Drughi» nel film «Arancia Meccanica», mentre la povera signora agonizzava ai piedi di un divanetto, i carnefici si abbandonarono a bagordi stappando bottiglie di champagne razziato nella cantina per brindare al bottino. Pochi giorni dopo vennero tutti arrestati, e tutti condannati.

Resta invece ancora avvolto dal mistero il caso di un'altra anziana trovata morta nella sua abitazione nel quartiere della Duchesca, a due passi dalla centralissima piazza Garibaldi. Rosa Trapani, 67 anni, venne ritrovata senza vita da alcuni familiari il 15 gennaio scorso. All'interno della piccola casa di via San Giuseppe Calasanzio il corpo senza vita dell'anziana giace sul letto, in posizione prona. A rendere sospetto quel decesso sono alcune ferite d'arma da taglio all'interno della coscia destra della vittima. Anche in questo caso nessun segno di effrazione a finestre o porta d'ingresso, proprio come ieri a Gianturco. E, almeno stando a quanto riferito da fratelli e sorelle di Rosa, sarebbero spariti alcuni anelli e piccoli oggetti di valore da un portagioie. Circostanza che farebbe ipotizzare un'aggressione e, dunque, un omicidio (la signora viveva da sola). A giorni dovrebbero finalmente essere depositate le conclusioni dell'autopsia.

Undici luglio 2018. Giornata afosa, non si respira a Napoli. Il signor Gennaro, 84enne pensionato delle Ferrovie dello Stato, cerca un po' d'aria all'esterno del balconcino della cucina, nella sua casa a Fuorigrotta. Suona il citofono: «Apra, sono la postina». Lui si fida e dopo una manciata di secondi si ritrova scaraventato al suolo: la donna che ha di fronte non è un'impiegata delle Poste, ma una rapinatrice: colpisce con inaudita violenza l'ottuagenario - ipovedente - e pretende di sapere dove tiene il denaro. Epilogo: la malvivente fugge con 5mila euro e lascia la vittima in terra (la caduta gli procurerà fratture e ferite alla testa). Per la cronaca, la falsa postina è stata arrestata dalla polizia qualche mese fa. Analoghi episodi - e non sono pochi - si sono registrati anche in molti comuni della provincia: soprattutto tra l'area stabiese e vesuviana.

Non si contano, poi, i casi di truffe e frodi che vengono messe in atto ai danni degli anziani.
Raggiri di ogni tipo: dai falsi operai dell'Enel ai truffatori che telefonano chiedendo denaro «per il nipote che ha avuto un grave incidente stradale». Casi, questi, che dimostrano come il fenomeno che vede sempre più vittime gli anziani abbia ormai rotto ogni argine.

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