Ischia, morto Sandro Petti: addio all’architetto che «costruì» la Dolce vita sull'isola

Ischia, morto Sandro Petti: addio all’architetto che «costruì» la Dolce vita sull'isola
di Massimo Zivelli
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Giovedì 30 Giugno 2022, 23:49 - Ultimo aggiornamento: 2 Luglio, 11:42

Dalla estemporanea e brillante invenzione degli “spaghetti alla puttanesca”, alla progettazione e realizzazione di importanti ville e locali notturni famosi in tutt’Italia, l’architetto Sandro Petti era conosciuto nel mondo per la notevole potenza del suo genio creativo. E adesso l’isola d’Ischia, dove l’architetto nato a Roma era arrivato giovanetto in visita pressi i suoi zii, gli artisti e pittori Colucci, e non se ne era praticamente più andato, è in lutto per la scomparsa, a 95 anni di età, di questo personaggio che ha frequentato De Chirico, D’Orazio, Guttuso, Monachesi, Rotella, ed ha realizzato e anche gestito per qualche tempo importanti locali notturni fra Roma, Napoli, Ischia, oltre a caratteruzzarsi per i suoi progetti di arredo urbano, anche a livello internazionale. Ad Ischia lo piangono professionisti come l’avvocato Bruno Lorenzo Molinaro (“Maestro immortale d’arte e di bellezza, il suo mito non finirà mai”) ed esponenti della cultura locale e del turismo. «Piango un amico di sempre – dice Tonino Baiocco, inventore della movida notturna ad Ischia – che ha dato la sua originale impronta di architetto a tante ville di prestigio e soprattutto a locali notturni che, ai tempi della Dolce Vita, erano il fiore all’occhiello della Ischia proiettata a livello internazionale».

Coco Chanel, Luchino Visconti, il Principe D’Assia, Angelo Rizzoli, Pasolini, Guttuso, fra le sue frequentazioni ischitane. Con Fred Bongusto, poi, un’amicizia quasi cinquantennale, iniziata a Roma e proseguita sull’isola verde, che proprio Petti ha fatto conoscere al celebre cantante: fu lui a curare le ristrutturazioni delle sue case, quella nella capitale e quella che Fred comprò a Sant’Angelo, ricavata dai locali che ospitavano da fine ‘800 la scuola elementare per i bambini del piccolo borgo marinaro. Ma la passione di Petti erano i locali notturni: portano la sua firma il “Jackie ‘O” a Roma, “La Mela” a Napoli, il “Castillo de Aragona” e “’O Rangio Fellone” a Ischia. Quest’ultimo è stato per lunghi anni uno dei più importanti simboli della Dolce Vita, una balera sul mare dove nella stagione estiva si esibivano proprio tutti i big della canzone italiana.

Dall’allora giovane ed esordiente Peppino Di Capri, ad Adriano Celentano, Mina, Ornella Vanoni, Domenico Modugno, Tony Renis e lo stesso Fred Bongusto, allietavano le serate trascorse a Ischia da personaggi del calibro di Liz Taylor e Richard Burton, Aristotile Onassis e Jacqueline Kennedy, Christan Barnard, solo per citarne alcuni. 

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Al Rangio Fellone sono nate storie d’amore famose e sono state inventate anche mode gastronomiche: qui molte canzoni di successo sono state scritte e lanciate insieme alle specialità ischitane. E non solo. «I miei spaghetti alla Puttanesca - amava raccontare Petti - sono di fatto nati ad Ischia. Olive nere e capperi a dare un retrogusto amaro al pomodori che mi creò un problema con l’allora vescovo di Ischia, Ernesto De Laurentiis che conosceva bene i miei zii. La parola “puttanesca” segnata nel menu del ristorante Rangio Fellone appariva come una offesa alla decenza, quindi era scandalosa: fui convocato dal vescovo, con cui chiarii le nostre buone intenzioni lasciandogli la...ricetta». 

Dopo aver vissuto e lavorato a lungo a Roma, Petti aveva decisamente spostato il suo asse esistenziale sull’isola verde, dove spesso ha avuto modo di eseguire studi architettonici, destinati a migliorarne l’estetica e la viabilità. Progetti che il famoso architetto ha sempre messo disinteressatamente a disposizione delle comunità locali proprio perché sinceramente affezionato a Ischia e alle tante amicizie che si era creato col passare del tempo.

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