Indice Rt sotto 1, la Campania resta gialla ma preoccupa la risalita delle infezioni

Indice Rt sotto 1, la Campania resta gialla ma preoccupa la risalita delle infezioni
di Ettore Mautone
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Giovedì 7 Gennaio 2021, 23:00 - Ultimo aggiornamento: 8 Gennaio, 08:33

Si riunisce oggi la cabina di regia nazionale che affianca il ministero della Salute per analizzare e aggiornare i dati epidemiologici delle regioni. La Campania, nonostante una leggera risalita dei contagi, anche da metà mese dovrebbe avere ancora le carte in regola per restare in zona gialla. Infatti per ora, tutte le aree del paese, osservano restrizioni corrispondenti a una zona gialla rinforzata col freno tirato alla mobilità tra regioni e l’altra e il coprifuoco che scatta ogni sera tra le 22 e le 5. Unica eccezione nel prossimo fine settimana: domani e domenica si transita infatti per due giorni in zona arancione. Dal 15 gli indici e le restrizioni saranno rivalutati riparametrando l’indice di infettività Rt che se collocato sotto a 1 garantirà la permanenza in zona gialla, da 1 a 1,25 segnerà il passaggio in area arancione e sopra questo tetto farà scattare la zona rossa e il lockdown. 

La Campania, almeno fino al 15 gennaio, resterà dunque in zona gialla. Il presidente della Regione Vincenzo De Luca intenderebbe rinunciare a ordinanze più restrittive e seguire pedissequamente le disposizioni che saranno stabilite a livello governativo. Dovrebbe dunque essere consentito, in questi giorni, muoversi tra una provincia e l’altra della Campania e così raggiungere le seconde case se ubicate all’interno della stessa area regionale. Se De Luca avesse voluto aggiungere qualcosa al Decreto ponte lo avrebbe già fatto. La Campania, da un punto di vista dei dati epidemiologici, alla luce dell’ultimo monitoraggio nazionale di fine dicembre, continua ad avere un indice Rt inferiore a 1, attestato a 0.78 il 29 dicembre (era 0.65 il 22 dello scorso mese e 0,59 a metà dicembre).

L’ultima classe di rischio attribuita alla Campania continua ad essere dunque bassa sebbene il trend epidemico misurato con la percentuale di positività al tampone, stabilmente ancorato all’8 per cento registrato dallo scorso Natale, dal primo gennaio ha iniziato a salire per raggiungere l’11 per cento il 4 gennaio e poi ridiscendere nuovamente. A questo andamento altalenante è corrisposto un certo aumento anche dell’indice Rt salito prima a 0,8, poi a 0,9 arrivando, negli ultimi giorni, a sfiorare quota 1. 

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Nell’ultima settimana la Campania ha contato 898 casi di Covid-19 in media ogni giorno: erano 795 la settimana precedente e 943 a metà dicembre. Insomma prima una netta discesa e ora una lieve risalita da valutare alla luce della maggiore socialità del periodo delle feste. Anche la letalità del virus segue lo stesso profilo: in questa settimana Sars-Cov-2 ha mietuto in media 32 vittime al giorno, erano la metà una settimana fa e 37 a metà dicembre. Stabili anche le ospedalizzazioni con il dato di 96 pazienti ricoverati nelle terapie intensive segnato ieri a fronte di 95 del periodo di Natale e di 119 a metà dicembre, molto più giù di 155 di oltre un mese fa. Una lenta crescita che pone la Campania ancora in zona gialla e che solo alla luce dell’andamento dei prossimi giorni fino al 15 gennaio potrà consentire di valutare se c’è un consolidamento ovvero un rischio di innesco di una nuova crescita a fronte della quale si passerebbe in arancione. Anche ieri i dati dicono che l’andamento è stagnante. Con meno tamponi fatti sono stati trovati 1.052 casi contro i 1.366 dell’Epifania con l’8,8% di positivi contro il 7,9% del giorno precedente. Aumentano da 19 a 39 i decessi e pochi i guariti, per cui 16 sono gli attualmente positivi in meno, 23 ricoveri in più ma un saldo di meno 3 in rianimazione. L’indice Rt resta attorno a 1 e si è vaccinato lo 0,65% della popolazione, meglio della media nazionale.
 

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