Acerrano ucciso in Bangladesh
tutta la città piange l'imprenditore

Acerrano ucciso in Bangladesh tutta la città piange l'imprenditore
2 Minuti di Lettura
Domenica 3 Luglio 2016, 13:17 - Ultimo aggiornamento: 14:44

Tutta Acerra (Napoli), piange la morte di Vincenzo D'Allestro, uno dei nove italiani uccisi dall'Isis in un bar di Dacca, in Bangladesh, sebbene in pochi abbiano conosciuto l'imprenditore 46enne, e pochissimi ricordano di averlo incrociato in città. Originario di Piedimonte Matese ( Caserta), l'imprenditore tessile si era trasferito con la moglie nella città di Pulcinella ad ottobre scorso e tornava saltuariamente tra un viaggio e l'altro. «Ci ammazzano come bestie - afferma Luigi, uno dei tanti fermi davanti al Duomo in attesa della Messa - come si può uccidere una persona solo perché crede in un altro Dio? Non si può. Ci sentiamo vicini a Maria per la perdita di Vincenzo, anche se non lo abbiamo conosciuto. E siamo vicini a tutte le famiglie italiane e straniere che hanno perso un loro caro». D'Allestro, come detto, non era conosciuto in città, soprattutto per i suoi impegni di lavoro, che lo portavano in giro per il mondo. Il dolore per la sua morte, però, si fa largo e corre anche sulle bacheche dei social network, dove si moltiplicano le bandiere italiane listate a lutto sui profili degli acerrani: uno dei primi a cambiare la propria foto su Facebook è stato il sindaco Raffaele Lettieri che ha voluto rendere pubblico in questo modo il dolore per la strage, mettendo la stessa bandiera a lutto anche sul sito del Comune. Lettieri ha ribadito che per il 46enne sarà proclamato il lutto cittadino in occasione dei funerali.

© RIPRODUZIONE RISERVATA