Lotterie, sconti e consegne a domicilio: ​così i librai di Napoli hanno «sconfitto» il Covid

Lotterie, sconti e consegne a domicilio: così i librai di Napoli hanno «sconfitto» il Covid
di Maria Pirro
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Mercoledì 10 Marzo 2021, 00:00 - Ultimo aggiornamento: 12:29

Lotterie, sconti, consegne a domicilio, concorsi, vendite online full-time. I librai raccontano l’incredibile impresa ai tempi del Coronavirus: grazie all’apertura autorizzata in zona rossa e a iniziative creative, soprattutto i punti vendita più piccoli, riferimento nei quartieri, sono riusciti a resistere alla crisi: a chiudere il bilancio in positivo, incassando le stesse cifre, se non di più nel 2020 rispetto all’anno precedente, ma lavorando quaranta giorni in meno, a causa del lockdown. 

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“La Scugnizzeria” a Scampia, specializzata nel provocatorio spaccio di volumi, segnala un più 30 per cento di incassi e si prepara ad aprire un Museo delle arti tipografiche entro l’autunno nello stesso edificio. “IoCiSto” al Vomero continua le presentazioni online, ieri “Non è un destino.

La violenza maschile contro le donne, oltre gli stereotipi”, di Lella Palladino. A dialogare con l’autrice fino a sera Marianna Giordano, Annamaria Scapicchio e Viviana Calabria. Perché «ci sono tanti modi per starvi vicino. Anche in questo momento così difficile...». 

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È la riscossa della cultura di prossimità. Che non trascura i canali social e la promozione tramite il web. «Puoi prenotare il tuo orario per visitare con più calma le nostre proposte», è il rassicurante messaggio firmato da «Daniele», di Fuori Orario a Bagnoli, ricordando gli ulteriori servizi per i clienti tramite la newsletter partita in coincidenza con le nuove restrizioni. 

Da “Ubik” il Premio Streghe prevede invece l’estrazione di buoni, spendibili nella stessa libreria di via Benedetto Croce. E un’attenzione speciale per gli anziani è riservata da Lieto a Fuorigrotta; mentre “The Spark Creative Hub” attira i giovani, cedendo per due euro al giorno postazioni di studio e coworking. «Anche il mio bilancio, come editore, è positivo», interviene Diego Guida, vicepresidente dell’associazione italiana che rappresenta la categoria, ma avvisa: «È fondamentale fare di più, prevedendo ad esempio nuovi acquisti, tramite voucher, nelle biblioteche, in modo da dare sostegno all’intera filiera». 

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