Concerti a Roma: dal metal dei Sunn O))) a Mecna, da Luca Ciarla alla NCCP

Concerti a Roma: dal metal dei Sunn O))) a Mecna, da Luca Ciarla alla NCCP
di Fabrizio Zampa
26 Minuti di Lettura
Lunedì 20 Gennaio 2020, 12:11 - Ultimo aggiornamento: 15:50

LUNEDI’ 20 GENNAIO
 
Jazz/Lino Patruno, Monday Night all’Alexanderplatz
 
Il banjoista, chitarrista e bassista Lino Patruno torna con il suo "Monday Night Jazz Show" e con una formazione che vede al suo fianco Gianluca Galvani alla cornetta, Silvia Manco al pianoforte e voce, Guido Giacomini al contrabbasso e Riccardo Colasante alla batteria, più l’americano Michael Supnick (trombone, tromba e voce) e il vocalist inglese Clive Riche. Jazz d’annata fatto secondo le migliori regole.
Alexanderplatz, via Ostia 9, ore 21
 
 
MARTEDI’ 21 GENNAIO

 
Cantautori/Luigi Grechi in concerto all’Asino che Vola

 
Era un po’ che il cantautore Luigi Grechi (per chi non lo conosce è il fratello di Francesco De Gregori e per lui ha scritto alcuni brani, come “Il bandito e il campione”, premio Tenco 1993) non si faceva vivo, anche se sul suo sito aveva recentemente messo online un brano al mese, ma stasera lo trovate in concerto al locale romano. Grechi scrive e canta storie che si tagliano col coltello, semplici e malinconiche, intense e piene di sogni, che parlano di homeless e di gente comune ma anche di saggezza spicciola, lunghe attese, spazi infiniti. E’ attento e ironico, frequenta da sempre la poesia, specie quella della beat generation, e un po’ come Francesco ha il raro dono della discrezione, Si è fatto le ossa all’indimenticabile Folkstudio di via Garibaldi, a Trastevere, e negli ultimi mesi si è dedicato alle registrazioni di un nuovo album ancora senza titolo che vedrà la luce a fine inverno: avrete quindi l’occasione di ascoltare oltre ai suoi vecchi successi qualcuno dei nuovi brani di Luigi, accompagnato dagli amici musicisti con i quali collabora da anni.
L'Asino che Vola, via Antonio Coppi 12D, ore 21.30
 
 
World Music/Alma Nua in concerto all'Alexanderplatz
 
Una band che suona brani originali tra etno, fusion e jazz, il tutto con  l'improvvisazione come protagonista: tornano dopo quasi un anno gli Alma Nua, formazione nata dall'incontro tra il vocalist libico Esharef Ali Mhagag e il chitarrista Andrea Esposito, che si sono trovati subito d'accordo sul fatto che le contaminazioni di stili, suoni, ritmi, etnie e percorsi diversi siano una vera ricchezza dalla quale sviluppare un genere che prende spunto da tutto ciò che è musica. Lo spirito e l'obiettivo della band sono semplici: fare musica per parlare al mondo del mondo. E con Esposito ci sono il contrabbassista Pino Pecorelli e il batterista Alex Barberis.
Alexanderplatz, via Ostia 9, ore 21
 
 
Jazz/Il trio Candela-Florio-Nunzi in concerto all’Elegance Cafè
 
Il pianista Andrea Candela, il contrabbassista Vincenzo Florio e il batterista Andrea Nunzi collaborano da molti anni, e stasera propongono una serie di partiture orchestrali arrangiate e ridotte accuratamente per il sound del piano trio, oltre a standards e brani originali di autori contemporanei come Mulgrew Miller e Cedar Walton.
Elegance Cafè, via Francesco Carletti 5, ore 21.30
 
 
Musica/Per "Music Visions" Caraballo e Zamora a Na Cosetta
 
La terza puntata di "Music Visions", il format ideato da Stefano Scarfone e Gabriele Buonasorte che ha  lo scopo di raccontare in musica quello che emozionalmente può scaturire da due musicisti che ne intervistano un terzo, avrà come ospiti due cubani, il musicista e polistrumentista José Ramon Caraballo Armas e il violinista e armonicista  Juan Carlos Albelo Zamora. La serata, della quale sarà sempre padrona la musica, offre non propriamente un concerto, ma un racconto intervallato da brani scelti e interpretati dagli artisti ospiti.
Na Cosetta, via Ettore Giovenale 54, ore 22
 
 
Blues/Andy Corner, Andrea Angelini al Charity Cafè
 
Il vocalist, chitarrista e armonicista Andrea Angelini, in arte Andy’s Corner, replica tutti i martedì il suo progetto solista acustico: una sintesi di varii generi e influenze, un viaggio nella migliore musica anglo-americana degli anni ’60 e ’70, dal blues al rock, al folk al soul.
Charity Cafè, via Panisperna 68, ore 22

 
MERCOLEDÌ 22 GENNAIO

Jazz/Corde brasiliane live all’Alexanderplatz
 
Due musicisti, Gianluca Persichetti con la sua chitarra e Massimo Aureli con una chitarra a sette corde, oltre essere vecchi amici sono anche, e da sempre, due appassionati frequentatori e esecutori di musica popolare brasiliana. Presentano il progetto "Corde brasiliane", che ripercorre i diversi stili della MPB in modo molto personale.
Alexanderplatz, via Ostia 9, ore 22
 
 
Cantautori/Jesse the Faccio, anteprima a Na Cosetta del suo nuovo cd
 
Jesse De Faccio, in arte Jesse the Faccio, è un cantautore padovano che fa un pop lo-fi, a bassa fedeltà, s’ispira a Beach Fossils, Mac DeMarco, Alex G ma anche Elliott Smith, però la spinta a scrivere e a cantare in italiano gli è venuta dal cantautorato più classico, tra Lucio Battisti e Fabrizio De André, nonché dal punk dei CCCP e degli Skiantos. L’anno  scorso è uscito il suo album “Non ho fatto i soldi per New York”, figlio di un fallito tentativo di crowfunding per trovare i fondi necessari per realizzare il suo sogno americano. Dopo una lunga tournée estiva Jesse ha aperto il suo home banking e si è reso conto di non aver fatto neanche un soldo, così ha ricominciato a fare concerti da solo e stasera è a Na Cosetta per un live “sussurrato e urlato, pulito e distorto”. In repertorio anche “Caviglie”, il suo ultimo singolo uscito a novembre, e in anteprima alcuni pezzi del suo secondo album “Verde”, del quale si prevede l’uscita a marzo.
Na Cosetta, via Ettore Giovenale 54, ore 22
 
 
Blues/Jam session al Charity Cafè con la band di Breezy Rodio
 
Jam session all’insegna del blues, stasera, per gli appuntamenti di Blues Jam & Friends: apre la band del vocalist e chitarrista Breezy Rodio, con Luca Pisanu al basso e Luciano Micheli alla batteria. Come sempre gli appassionati di blues sono invitati a salire sul palco e partecipare.
Charity Cafè, via Panisperna 68, ore 22
 
 
GIOVEDI’ 23 GENNAIO 

Musica/Al Parco la solOrkestra del violinista Luca Ciarla
 
Il violinista Luca Ciarla, molisano di Termoli, è uno straordinario musicista che ha già stupito mezzo mondo suonando in festival e rassegne di jazz, world music e classica in più di 50 paesi, passando dal Montreal Jazz Festival all’Hong Kong Performing Arts Centre, dalle Celtic Connections in Scozia al Villa-Lobos Festival di Rio de Janeiro e al Melbourne Jazz Festival in Australia. Luca è un alchimista del violino, crea le sue musiche con un pedale loop, la sua voce e diversi strumenti giocattolo. Esegue da solo, rigorosamente dal vivo, tutta la partitura della sua orchestra, suonando il violino anche come una chitarra, un violoncello o uno strumento a percussione. In questo fantasioso mondo musicale canta, fischia, suona tanti altri strumenti e aggiunge nuove improvvisazioni: la musica si evolve continuamente trasformandosi in un’affascinante solOrkestra. In scaletta composizioni originali intrise di atmosfere mediterranee, dal sapore minimalista, e insoliti arrangiamenti della musica popolare italiana. Da non perdere.
Parco della Musica, Teatro Studio Borgna, ore 21
 
 
Jazz/”Happy Birthday Django”, con il Gipsy Trio all’Alexanderplatz
 
Oggi sarebbe stato il compleanno numero 110 di Django Reinhardt, il leggendario chitarrista gitano scomparso nel 1953, e il Gipsy Jazz Trio gli rende omaggio. I chitarristi manouche Moreno Viglione, Augusto Creni e Gianfranco Malorgio, con Renato Gattone al contrabbasso, sotto il titolo “Happy Birthday Django” suonano un repertorio tratto dalla tradizione jazz degli anni 30’ e 40’ nello stile del grande chitarrista gitano, che con il suo Hot Club de France ha delineato il suono del jazz francese ed europeo: uno spettacolo che trasporta il pubblico nelle atmosfere vintage della Parigi dell’epoca e permette di festeggiare la data insieme a tanti ospiti.
Alexanderplatz, via Ostia 9, ore 22
 
 
Jazz/La chitarra di Alex Fraternali in quartetto al Cotton Club
 
Il gruppo “B” nasce nel 1982 dall’idea di Virgilio Fraternali, storico trombonista dell’area jazzistica romana e fratello del chitarrista Alessandro. Lo scopo del progetto era la fusione tra la musica popolare dei paesi dell’est europeo e il jazz, ma la band in quel periodo non ebbe modo di proporre dal vivo il suo repertorio e la sua potenzialità, e tutto rimase nel cassetto fino a oggi. A un anno dalla morte di Virgilio,  Alex ha riportato alla luce il tutto e con l’aiuto degli altri musicisti ha riarrangiato quei brani originali tanto cari al fratello, che avranno finalmente il giusto riconoscimento.
«Questo progetto - spiega Alex - non è propriamente un disco o un cd, ma lo è diventato grazie alle tecniche di oggi. E’ una registrazione fatta con mezzi analogici ormai caduti in disuso, e il nostro obiettivo è quello di recuperare quel mix tra musica popolare, jazz e temi di stampo classico. Vent’anni fa speravo che questo lavoro fosse riconosciuto, e a tutt’oggi spero che dopo tanto tempo sia apprezzato come hanno fatto i musicisti che hanno collaborato con me. Accanto a Alessandro Fraternali suonano Alessandro Tomei (sassofoni e clarinetto), Francesco Lo Giudice (organo Hammond) e Lucrezio De Seta (batteria).
Cotton Club, via Bellinzona 2, ore 22
 
 
Jazz/All’Elegance un ultimo omaggio a Chet Baker da Giambattista Gioia
 
Giambattista Gioia al flicorno, Vincenzo Lucarelli all’organo Hammond e Andrea Bonioli alla batteria sono l’Hammond Chetrio e riviisitano molti dei classici che il celebre trombettista Chet Baker amava suonare, da quelli dei primi anni a quelli con la band di Gerry Mulligan, fino a pezzi più recenti, cercando di non tradire la proverbiale morbidezza del suono e il dinamismo ritmico e melodico di chi accompagnava Chet di volta in volta.
Elegance Cafè, via Francesco Carletti 5, ore 22
 
 
Musica/Zac Soul Funk Quartet in concerto al Big Mama
 
Ritorna al Big Mama il Zac Soul Funk Quartet, nuova formazione guidata dal batterista Ezio Zaccagnini che punta su un repertorio di grande e ampio respiro, dai classici della musica soul a sonorità più robuste di estrazione funk, fino ad atmosfere di chiara matrice jazzy. In scaletta, quindi, brani di Marvin Gaye, Joni Mitchell, Tina Turner, Jill Scott, Stevie Wonder, Dee Dee Bridgewater, Nina Simone, George Benson. Il musicista napoletano ha investito parecchio tempo nello studio della dinamica e del suono, dell’articolazione e degli aspetti timbrici di molti strumenti a percussione. Ha suonato e inciso con una lunga serie di artisti italiani e stranieri, oltre ad aver preso parte a decine di festival, tour, produzioni televisive e persino l’opera lirica, e con lui stasera ci sono la vocalist Mimma Pisto, il chitarrista Alfredo Bochicchio e il contrabbassista Luca Pirozzi.
Big Mama, vicolo S. Francesco a Ripa 18, ore 22
 
 
Jazz/Al Charity tutti a New Orleans con gli Sweet Georgia Brown
 
Torna la band dei Sweet Georgia Brown, che ha il nome di uno dei brani più popolari e famosi dell’epoca dello swing, composto nel 1925 da Ben Bernie e Maceo Pinkard. Si sono messi insieme grazie alla passione e all’amore per il jazz di New Orleans e sono la vocalist Andrea Bruno, il chitarrista Luca Costantini e il contrabbassista Daniele Basirico. Per loro (ma non solo per loro) la tradizione dixieland è stata nel ventesimo secolo il genere più brillante per tante band, quelle che diedero luce a musicisti come Louis Armstrong, Jelly Roll Morton, Fats Waller, Benny Goodman, Bix Beiderbecke, Cole Porter, maestri ai quali la band si ispira.
Charity Cafè, via Panisperna 68, ore 22
 
 
VENERDI’ 24 GENNAIO
 
Rock/Arriva da Seattle la band dei Sunn O))), sacerdoti del drone metal
 
I Sunn O))) si sono formati a Seattle nel 1998, il nome della band viene dalla famosa azienda che fabbrica amplificatori, fanno un rock drone doom metal tosto e senza compromessi, e infatti sono famosi come “i sacerdoti del drone”, dove drone vuol dire vibrazione, ronzìo, o anche l’effetto di un accordo ripetuto, come ai tempi degli inglesi Black Sabbath, padrini del genere. La band formata dal chitarrista, bassista e vocalist Stephen O'Malley e dal tastierista, chitarrista e programmatore Greg Anderson (ma in genere nei live suonano come trio e con loro c’è sempre qualche collaboratore) produce da sempre un mix di drone doom metal, black metal, ambient music e post-rock, tiene il volume a palla, ha alle spalle undici album (il penultimo, “Life Metal”, è del 2019) ed è in tour per presentare quel disco insieme al dodicesimo cd “Pyroclasts”, 2019, prodotto come il precedente da Steve Albini, californiano figlio di immigrati torinesi. Praticamente è il seguito di “Life Metal” (con chitarre e riff che impazzano) ma in una versione più astratta, più spirituale.
Che dire della band? Anzitutto che va sentita perché ha un sound molto particolare, granitico e potente: sul palco non si risparmia anche se ha un atteggiamento spesso ieratico (non per niente Stephen e Greg, da bravi  monaci del suono, vestono lunghe tuniche scure), la voce di O’Malley urla ed è distorta (ma per lui, 45 anni, è semplicemente “la voce dei giovani di oggi”) e i quattro brani del nuovo cd, che durano esattamente dodici minuti ciascuno, già sono un’antologia delle loro tendenze. Senza contare che nella scaletta non mancheranno i loro precedenti hit. Preparatevi a un metal duro ma anche (e perdonate l’apparente bisticcio di parole) riflessivo e minimale.
Orion Live Club, viale J. F. Kennedy 52, ore 21
 
 
Musica/Nino D’Angelo e Gigi D’Alessio, Figli di un re minore al Palasport
 
Nel settembre scorso all’Arena Flegrea di Napoli due icone della musica partenopea come Nino D’Angelo e Gigi D’Alessio sono saliti sul palco per la prima volta insieme e per tre serate sold out, a dicembre hanno fatto altri due bis al Palapartenope e adesso sono in tour. Nino e Gigi sono due artisti legati da una lunga amicizia quasi trentennale, ma da sempre considerati nemici per via del loro pubblico formato da vere e proprie tifoserie antagoniste. La coppia si ritrova fianco a fianco per proporre i rispettivi successi, e la previsione è che quattro generazioni si uniranno per cantare i loro tanti hit e per divertirsi scoprendo una coppia di performer inedita. Nella vasta scaletta non mancheranno i nuovi brani di “Noi due”, l’ultimo album di D’Alessio.
«I re minori – dice Nino – sono quelli che non saranno mai re, e nella mia canzone “Jamm ja” parlo proprio di questo argomento. Il nostro progetto doveva andare in scena a giugno, poi dopo un nostro litigio l’avevamo rimandato. Ma da bravi amici abbiamo fatto subito pace, e tutto è andato avanti. Sì, la musica è un mondo particolare e molti hanno provato a metterci contro, però l’amicizia vince sempre». Sul palco ci sarà una super band formata da tutti i loro musicisti, con Alfredo Golino alla batteria, Giorgio Savarese e Lorenzo Maffia alle tastiere, Roberto D’Aquino al basso, Maurizio Fiordiliso e Pippo Seno alle chitarre, Agostino Mennella alla batteria, Massimo Gargiulo alle tastiere e pianoforte, Guido Russo al basso, Mimmo Langella e Franco Ponzo alle chitarre e la vocalist Milly Ascolese.
Palasport, piazzale Pier Luigi Nervi, ore 21
 
 
Musica/Joe Bastianich presenta al Largo le sue New York Stories
 
«Iniziata, con radici quasi Dickensiane, lavorando nel ristorante italiano dei suoi genitori Lidia e Felice nel Queens lavando piatti, pulendo il marciapiedi e facendosi largo nella giungla del mercato della carne del Bronx, la sua vita è un’avventura fatta di note culinarie che ha portato questo ragazzo italiano a diventare uno dei più importanti ristoratori d’America, nonché un autore di libri pluripremiati dal New York Times e personalità televisiva di successo»: sul suo sito lo chef Joe Bastianich comincia a raccontarsi così, ma adesso, oltre che creatore di nuovissimi hamburger, è diventato anche una sorta di rockstar. Stasera infatti sale sul palco del Largo per presentare le “New York Stories”, due show di musica e parole che accompagnano l’uscita del suo primo album “Aka Joe”.
Saranno degli show speciali dove verrà approfondita non solo l’anima di Joe Bastianich musicista, ma anche la sua parte più intima: il racconto della sua storia personale attraverso la nuova avventura discografica, cioè l’album. Registrato a Los Angeles, esplora diversi generi: alternative rock, alternative country, american music, muovendosi fra rock, blues e  funky. Scrivere canzoni è una terapia per Bastianich, che ha dichiarato la presenza dei suoi ricordi nei brani: «La musica per me rappresenta l’espressione più pura, l’emozione più vicina al cuore. In questo disco ho raccolto l’essenza più vera della mia vita, quella più intima, tra passioni, paure, ambizioni, amore. Racconta molto di me, di ciò che sono, che ho fatto e che farò. È la mia rivelazione più personale e inedita».
Largo Venue, via Biordo Michelotti 2, ore 21
 
 
Jazz/All’Elegance The Quartet in concerto
 
The Quartet è una band elettrica composta da quattro musicisti che nel 2016 hanno dato vita a un progetto ncentrato su un costante lavoro sul suono, che contamina il jazz con il funk e l’ethno. L’anno scorso è uscito il loro album “Funkadelic”, con brani originali, una cover e un medley, rendendo omaggio a grandi protagonisti internazionali. Sono Marco Campea (piano, tastiere e vocoder), Andrea Romani (basso), Daniele Giusto (chitarra e chitarra synth) e Giulio Caneponi (batteria).
Elegance Cafè, via Francesco Carletti 5, ore 22
 
 
Jazz/All’Alex il Power Jazz Trio, ospite il sax di Maurizio Giammarco
 
Anni fa parteciparono alla rassegna "Jazz Italiano a New York", e da allora il chitarrista Andrea Braido e il contrabbassista Pippo Matino hanno spesso suonato insieme, finché hanno deciso di formare un trio con il batterista Amedeo Ariano e di dedicarsi a un repertorio di brani originali e standard in versione jazz-rock. Braido è un musicista che si divide fra rock, pop e jazz, ha suonato con Vasco Rossi, Eros Ramazzotti, Zucchero e Mina. Matino è fra i bassisti più stimati del jazz europeo e ha collaborato con Billy Cobham, El Negro Hernandez, Mike Stern, Stefano Di Battista, Robin Eubanks, Bireli Lagrene. Ariano è uno dei batteristi più versatili del panorama jazz e pop italiano, già con Sergio Cammariere e i Deidda Brothers. E stasera con i tre c’è come special guest Maurizio Giammarco al sax soprano e tenore, per un quartetto di gran classe.
Alexanderplatz, via Ostia 9, ore 22
 
 
Jazz/Alla casa SEMI, il nuovo progetto di Francesco Diodati
 
Si chiama S.E.M.I., cioè Singole Entità Minime Iniziali, il nuovo lavoro in solo del chitarrista, compositore e improvvisatore Francesco Diodati: è un progetto che si articola in libere improvvisazioni elaborate su spunti sonori che costituiscono il suo ampio universo musicale, da un oggetto di uso quotidiano applicato alla chitarra, intervalli sonori, una tessitura poliritmica, un gesto fisico sullo strumento, una partita per violino di J. S. Bach o una melodia di Thelonious Monk o di Bill Evans. Altre volte sono i field recordings o le atmosfere sonore elaborate con l’elettronica a stabilire un punto di partenza, un’apertura e un limite dell’immaginazione. Questi i semi, e alla libera improvvisazione è affidato il tentativo di farli germogliare.
Casa del Jazz, viale di Porta Ardeatina 55, ore 21
 
 
Hip hop/Mecna presenta al Monk il suo nuovo album  
 
Il rapper Mecna, 32 anni, all’anagrafe Corrado Grilli, pugliese di San Giovanni Rotondo e ormai milanese d’adozione, diventato popolare tre anni fa con “Lungomare Paranoia” (disco inciso e realizzato fra Milano e l’Islanda) e poi con "Blue Karaoke" del 2018, sbarca al live club romano per presentare il suo ultimo cd “Neverland”, dopo il successo delle tre date del "Neverland Tour" fatte insieme a Sick Luke, coprotagonista del disco. E’ stato un incontro tra due diversi mondi, generazioni e approcci alla musica urban, che ha generato una nuova e imprevedibile dimensione artistica. L’immaginario alla base del disco inizia a prendere forma dalla creazione della title track, il brano più rappresentativo del concept dell’album: “Neverland” è l’allusione a un luogo non reale, non esistente, da esplorare, ma al tempo stesso in cui rifugiarsi.
Monk Club, via Giuseppe Mirri 35, ore 22
 
 
Cantautori/Andrea Giraudo, con Tony Esposito a Na Cosetta
 
Un blues in sol minore con un groove ostinato, imperterrito, inarrestabile, per un testo che può apparire bizzarro ma che nasconde una denuncia degli schemi sociali e delle nuove frontiere dell'istruzione: ecco “Virgole in pasto”, nuovo singolo di Andrea Giraudo, cantautore, pianista e bluesman piemontese, classe 1971. E’ un brano che fa parte del suo album “Stare bene” e proposto in anteprima in una versione del tutto inedita con la partecipazione del percussionista Tony Esposito, per il quale il brano è «canzone d'autore doc, alla Paolo Conte, dove il tema sociale viene trattato con ironia e la musica non è solo supporto, ma ricopre un ruolo di grande importanza». Il tutto è arricchito dalla voce di Andrea, potente e graffiante, rock a tutti gli effetti. La musica di Giraudo ha un’impronta soul, ma i suoi brani si inseriscono perfettamente nella grande tradizione cantautorale italiana.
Na Cosetta, via Ettore Giovenale 54, ore 22
 
 
Soul/La Lucy Soul Band in concerto al Big Mama
 
"A Soul Experience" è il nuovo album nonché un percorso nella soul music dalle origini a oggi, da Aretha Franklin, Stevie Wonder e Otis Redding a Lenny Kravitz, Randy Crawford, Chaka Khan, il tutto condito da blues, gospel, spiritual e funk: lo propone live la Soul Band guidata dalla vocalist Lucy Campeti nella sua formazione originale, con Gianni Aquilino alle tastiere, Alfredo Bochicchio alla chitarra, Mimmo Catanzariti al basso e Stefano Marazzi alla batteria.
Big Mama, vicolo S. Francesco a Ripa 18, ore 22
 
 
Jazz/Al Cotton doppio live swing con la big band di Emanuele Urso
 
Al Cotton Club il venerdì è di scena lo swing del clarinettista e batterista Emanuele Urso alla testa della sua band, in un viaggio ai tempi della Harlem degli anni 30 con arrangiamenti originali della Fletcher Henderson Orchestra. Urso ama il jazz della Swing Era, tra il 1935 e il 1945, del quale è uno dei maggiori cultori. La formazione vede al suo fianco il trombettista Lorenzo Soriano, il sassofonista Stefano Di Grigoli, Adriano Urso al pianoforte, Fabrizio Guarino alla chitarra, Stefano Napoli al contrabbasso, Giovanni Cicchirillo alla batteria e la vocalist Clara Simonoviez.
Cotton Club, via Bellinzona 22, ore 21.30 e ore 0.30
 
 
Jazz/Al Charity il quartetto della sassofonista Nicoletta Manzini
 
La sassofonita Nicoletta Manzini, modenese che attualmente risiede a New York, ritorna al Charity dopo molti anni di assenza, con una sezione ritmica tutta romana per una serata di jazz con una selezione di brani originali e standard. La sua musica si ispira ai grandi maestri del jazz, da Thelonious Monk a Charlie Parker e John Coltrane, per riproporre ancora una volta pezzi classici del repertorio jazzistico. Con lei, al sax alto, suonano il pianista Luciano Fabris, il contrabbassista Nicola Borrelli e il batterista Andrea Nunzi.
Charity Cafè, via Panisperna 68, ore 22
 
 
SABATO 25 GENNAIO
 
Musica/Al Parco la Nuova Compagnia di Canto Popolare
 
Con tanti splendidi album alle spalle, nei quali ha ripercorso le molteplici declinazioni di una musica aperta a infinite suggestioni, e con innumerevoli concerti e spettacoli in ogni angolo del mondo, la Nuova Compagnia di Canto Popolare ritorna alle origini innestando la sua nuova proposta artistica sulla rivisitazione di un antico codice di villanelle e moresche che, di brano in brano, evoca le atmosfere della prima metà del Cinquecento, quando Napoli era una delle più vivaci capitali europee, ricca di una produzione musicale all'incrocio tra colto e popolare, nel continuo intreccio di differenti registri espressivi.
S’intitola “Napoli 1534. Tra moresche e villanelle” il nuovo lavoro del gruppo, un cocktail di suoni e di armonie piene di echi di disparata origine e ricca della grande forza espressiva della formazione, che sarà presentato in anteprima nazionale oggi alla Sala Petrassi. Figlio di una storia ultradecennale, lo spettacolo sorprenderà per la combinazione di suoni e ritmi, emozioni e pensieri, in delicato equilibrio tra ricerca e innovazione. Prende spunto da un'antica raccolta di villanelle che costituiscono il punto di partenza e l'innesco di una più ambiziosa e complessa ricerca.
La NCCP (Fausta Vetere, voce e chitarra; Corrado Sfogli, strumenti a corda, chitarra; Gianni Lamagna, voce e chitarra; Pasquale Ziccardi, basso; Michele Signore, violino e lira; Mario Sorrentino, strumenti a fiato; Carmine Bruno, strumenti a percussione) punta sulla sapiente architettura ritmica e armonica di Sfogli, si impegna da sempre in una rielaborazione originale dei materiali storici grazie alla straordinaria bravura dei musicisti e stasera inaugura la rassegna “Di canti e di storie”, promossa dall'editore Squilibri d'intesa con Fondazione Musica per Roma. Un dettaglio: nello scritto introduttivo del disco Sfogli ha voluto usare il vernacolo dell'epoca immedesimandosi nei panni di Ferrante Sanseverino: era il nipote di Ferdinando il Cattolico, l'ultimo principe di Salerno, che nel suo palazzo a Napoli, l'attuale Chiesa del Gesù Nuovo, si era circondato di artisti, filosofi e letterati dando largo spazio a quelle forme musicali che, dalle villanelle alle moresche fino alle tarantelle, aveva colto direttamente nelle strade, nei vicoli e nei mercati di Napoli.
Parco della Musica, Sala Petrassi, ore 21
 
 
Hip hop/MezzoSangue con il nuovo album in concerto all’Atlantico Live
 
Con il suo ultimo disco “Sua Cuique persona” il rapper romano MezzoSangueLuca Ferrazzi, annata 1991) torna sul palco con il tour partito a novembre e intitolato come il disco, che prende il nome da un quadro del Cinquecento e significa “a ciascuno la propria maschera”, che è anche il messaggio del relativo video nel quale appare come al solito con un passamontagna. «Ognuno – dice – vede sotto quella maschera il volto che vuole vedere, dando il proprio personale significato». A 29 anni festeggiati due giorni fa, MezzoSangue è uno degli artisti più amati della seconda generazione di rapper italiani: i suoi testi, profondi e rispettosi della vecchia scuola hip hop, rappresentano le esigenze e le emozioni dei giovani. Anche sul palco porta sempre il suo fedele passamontagna nero, da cui si vedono solo lo sguardo e le labbra che masticano rime dal sound romano. Per lui contano il valore del messaggio e la sostanza di ciò che canta, perché «sotto quella maschera ci può e ci deve stare veramente chiunque».
Con due album alle spalle, “Soul of a Supertramp” del 2015 e “Tree - Roots & Crown” del 2018, MezzoSangue ha diviso ogni data del tour in due parti: la prima è il suo show e la seconda è “Hurricane Tournament”, il concorso indetto dal rapper romano: è un progetto che all’inizio di ottobre ha aperto le iscrizioni per partecipare alle selezioni che includeranno in “Hurricane Mixtape vol 2” sei talenti (tre cantanti e tre produttori emergenti) che andranno con altri nomi noti della scena italiana. Il vincitore verrà annunciato appunto stasera. Con il leader dovrebbero essere sul palco lo storico dj Gengis Khan e il batterista Luca Martelli e lo spettacolo, che ha attirato migliaia e migliaia di persone, è praticamente soud out. Sbrigatevi.
Orion Live Club, viale J.F. Kennedy 52, stasera e domani, ore 22
 
 
Jazz/Al Gregory il batterista americano Ulysses Owens jr.
 
Il jazz club di via Gregoriana ospita stasera il batterista Ulysses Owens Jr, americano di Jacksonville, Florida, vincitore di due Grammy Awards, già al fianco di Kurt Elling e Christian McBride, leader di formazioni a suo nome e docente della Juilliard School di New York, nonché già partner di diverse star, da Wynton Marsalis a Mulgrew Miller, Nicholas Payton, Benny Golson, Maceo Parker, Diane Schuur, Renee Fleming, Monty Alexander, Russell Malone e Joey Alexander. Trentasette anni, Owens è uno dei più interessanti musicisti della sua generazione, e arriva in Italia per presentare l'ultimo disco del chitarrista Mino Lanzieri: intitolato “Endless”, l’ha inciso in trio con Reuben Rogers al contrabbasso e Gene Jackson alla batteria. Salernitano, annata 1982, Lanzieri ha collaborato con Reuben Rogers, Owens, Stacy Dillard, Mark Sherman, Rachel Gould, Jonathan Kreisberg, Antonio Faraò, Rotem Sivan, Pat Bianchi e così via. Con loro ci sono Silvia Manco al piano e Francesco Puglisi al contrabbasso.
Gregory, via Gregoriana 54a, ore 22
 
 
Cantautori/Al Monk gaLoni presenta l'album "Incontinenti alla deriva"
 
Emanuele Galoni, in arte gaLoni, è un cantautore di Latina che s’ispira al folk statunitense, ha una voce aggressiva e dopo i precedenti album “Greenwich” del 2011 e “Troppo Bassi Per I Podi” del 2014 continua ad affrontare tematiche attuali, questioni sociali e geografie sentimentali. “Incontinenti alla deriva” è il suo terzo disco, uscito a fine 2018, con undici brani sulle anomalie del periodo storico attuale e sulla omologazione del tempo. «Difficilmente riusciremmo, per esempio, a distinguere un 2004 da un 2013 – dice. - Oltre alla moda, al costume, all’arte, al cibo o al suo modo di vivere, l’uomo è riuscito a massificare anche il tempo. Contrariamente al secolo scorso, quando gli eventi storici particolari, le innovazioni artistiche, le resistenze culturali riuscivano a dare una identità a ogni singola pagina del lunario. Gli incontinenti sono per Dante Alighieri coloro che non riescono a contenere il desiderio morboso del vizio perché danno poco spazio alla ragione, e in questo cerchio anche oggi abita la maggior parte di noi, me incluso». Con lui suonano Giuliano Bastianelli (chitarra), Matteo Scanicchio (tastiere), Valerio Manelfi (basso) e Emanuele Colandrea (batteria e ukulele).
Monk Live Club, via Giuseppe Mirri 35, ore 22
 
 
Musica/Jazz Is Not Dead, alla Casa con Recchia e Mannutza
 
“Jazz Is No Dead”, il jazz non è morto, è il titolo dell’incontro fra l’altosassofonista Paolo Recchia e il pianista Luca Mannutza, due fra i migliori musicisti della scena jazzistica italiana. Entrambi cresciuti come sideman e come leader nei loro rispettivi ensemble, si incontrano oggi in duo con una formula intimista, profonda, che esplora i migliori standard della tradizione jazz e crea un dialogo creativo, personale e allo stesso tempo esplosivo.
Casa del Jazz, viale di Porta Ardeatina 55, ore 21
 
 
Jazz/All’Alex The Spiral 4tet, Sara Della Porta canta Mulgrew Miller
 
«Entrare a contatto con le opere di un grande compositore come Mulgrew Miller è stato un privilegio: anni fa in un workshop ho cantato nella Big Band diretta da Roy Hargrove, che mi ha fatto conoscere le composizioni di Miller, e lì è nato il progetto di interpretarle con cura, attenzione e timore di entrare in un mondo di suoni e colori così ricco, complesso e completo»: così la vocalist Sara Della Porta presenta il suo concerto con The Spiral 4et, ovvero lei, il pianista Andrea Rea, il contrabbassista  Daniele Sorrentino e il batterista Gregory Hutchinson, in concerto stasera con il sassofonista Maurio Giammarco come special guest.
Alexanderplatz, via Ostia 9, ore 22
 
 
Jazz/Con Max Paiella “Django Reinhardt et le Crooner” al Cotton Club
 
Il crooner, musicista e attore Max Paiella, famoso per la partecipazione ormai storica alla trasmissione radiofonica “Il ruggito del coniglio”, per la sua collaborazione con Lillo e Greg e per la partecipazione a tante trasmissioni televisive, rende omaggio al leeggendario chitarrista Djang Reinhardt in un nuovo progetto con il suo trio Gipsy. L’obiettivo  è quello di unire due mondi che sembrano lontani, lo swing dei grandi crooner e il jazz manouche di Django e compagni. Paiella lo fa con Moreno Viglione (chitarra solista), Augusto Creni (chitarra) e Renato Gattone (contrabbasso).
Cotton Club, via Bellinzona 2, ore 22
 
 
Blues/Al Charity dalla tradizione a Chicago il trio Maffei-Brill-Liberti
 
Una blues night con tre musicisti che vantano esperienze nel campo del rock, del folk e del blues, a livello nazionale e internazionale. Il vocalist e chitarrista Claudio Maffei è uno dei personaggi e degli autori più interessanti del panorama folk blues, il bassista e vocalist Mick Brill, inglese ormai romano d’adozione, è stato per anni al fianco di Roberto Ciotti, e il batterista Pino Liberti, già partner di numerosi  artisti italiani e internazionali, presentano un repertorio che spazia dal blues tradizionale a quello elettrico di Chicago.
Charity Cafè, via Panisperna 68, stasera e domani, ore 22
 
 
Soul/Sister Dynamite in concerto al Big Mama
 
Sister Dynamite e i suoi Funky Bullets sono una band che mescola funk, soul e rhythm & blues e rilegge il repertorio di James Brown, Aretha Franklyn, Marvin Gaye, Ray Charles e tante altre star per una serata di trascinante black music. Con la leader (la vocalist Simona Altea) ci sono Matteo Bassi (basso), Stefano Napoleoni (batteria), Lorenzo De Angelis (chitarra), Luigi Carbone (tastiere), Giorgio Pineschi (sax contralto), Massimiliano Spina (sax tenore) e Claudio Starnoni (tromba). Offrono un live tutto da ballare.
Big Mama, vicolo S. Francesco a Ripa 18, ore 22
 
 
DOMENICA 26 GENNAIO


Jazz/All’Alexanderplatz la Carlo Loffredo Memorial Band
 
Per una domenica al mese, a partire da oggi, all’Alexanderplatz Jazz Club il cornettista e vocalist Paolo Petrozziello renderà omaggio alla memoria di un caro amico scomparso, Carlo Loffredo, musicista e bandleader che ha guidato molte formazioni, dalla Seconda Roman New Orlans Jazz Band a tanti altri gruppi. Per ricordarlo, appunto, è nata la Carlo Loffredo Memorial Band, formata da tutti musicisti che nella loro carriera hanno avuto a che fare con Loffredo. Sono Petrozziello e il batterista Paolo Rossi (entrambi della "Banda Loffredo" originale fondata nel 1971), il pianista Jimmy Polosa (ha suonato spesso con Carlo ed è tra i fondatori della band The Flippers), il clarinettista e sassofonista Sebastiano Forti (figlio di Francesco, uno dei più noti bluesmen), il trombonista Carlo Ficini (molti anni fa faceva parte di un gruppo di giovani ai quali Loffredo mise il nome di "Jazz Babies"), il banjoista Enzo il Grande (che pur non facendo parte della "Banda Loffredo" ha suonato mille volte con gli altri componenti) e al basso tuba Fabrizio Iacomini (musicista che proprio con "Banda Loffredo" ha suonato in una famosa e storica missione a Mosca).
Alexanderplatz, via Ostia 9, ore 21.30
 
 
Rock/Al Cotton si torna negli anni Cinquanta con i Cherry Pie
 
“Bevo solo rock’n’roll” è la serata diretta da Lalla Hop che propone musica vintage all'insegna del rock e dintorni. Stasera si torna negli anni Cinquanta con la band dei Cherry Pie, formazione nata nel 2010 e guidata dal chitarrista Tyron D'Arienz che vanta oltre 400 concerti in locali e festival di tutta Italia. Il trio essenziale e d’impatto (con il leader suonano Mike Califano al contrabbasso e Mariano Gatta alla batteria), ricalca i maggiori successi del rock’n’roll, da Chuck Berry a Elvis Presley, da Johnny Burnette a Little Richard, Carl Perkins e tutti gi storici rappresentanti di quella musica che ha travolto tutto il mondo negli anni '50 e '60. I Cherry Pie offrono uno show spedito e tutto da ballare e si presentano in tenuta “alta fedeltà”, con abiti a tema, sound e strumenti vintage. Prima della band lezione di ballo con la scuola Castelli Rock'n'Boogie.
Cotton Club, via Bellinzona 2, ore 21
 
 
Blues/Poor Bob & Andrea Di Giuseppe in concerto al Charity
 
Il chitarrista e vocalist Poor Bob, ovvero Alessio Magliocchetti Lombi, armato di collo di bottiglia e chitarra resofonica arrugginita anni '30,  propone un repertorio di blues e gospel anteguerra, rendendo omaggio a  bluesmen leggendari come Robert Johnson, Son House, Blind Willie Johnson, Fred McDowell, Bukka White, Charlie Patton. Poor Bob è accompagnato per l'occasione dal solista di armonica Andrea Di Giuseppe.
Charity Cafè, via Panisperna 68, ore 22
 
 
Jazz/Riccardo Biseo e Antonella Santoro, in duetto all’Elegance Cafè
 
Un pianista di classe come Riccardo Biseo e una vocalist elegante come Antonella Santoro sono un duo dal sound raffinato e confidenziale che coinvolge l’ascoltatore proponendo un repertorio preso da famose coppie di autori del Great American Songbook: Richard Rogers e Lorenz Hart, Jimmy Van Heusen e Johnny Mercer, Jerome Kern e Dorothy Fields e così via. Biseo e Santoro offrono una passeggiata in jazz che, partendo dai primi anni '20 americani immersi in atmosfere mainstream, attraversa la magia della canzone francese e di quella brasiliana, per arrivare al più moderno lirismo di Fred Hersch.
Elegance Cafè, via Francesco Carletti 5, ore 21.30
 

 

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