​Il principe saudita dopo i 450 milioni per il “Salvator mundi” acquista anche le Zucche di Kusama

Il principe saudita dopo i 450 milioni per Leonardo da Vinci acquista anche le Zucche di Kusama
3 Minuti di Lettura
Sabato 26 Ottobre 2019, 13:08 - Ultimo aggiornamento: 13:27

Da quando un principe saudita ha pagato 450 milioni di dollari per il Salvator mundi di Leonardo da Vinci due anni fa, il mondo dell'arte ha cercato di capire cos'altro finirà nel regno del deserto. Una risposta è ora esposta in un museo di Miami, che indica la Collezione della Commissione Reale di Al-Ula - governatorato della regione della Medina e una città dell'Arabia Saudita nord-occidentale - come il prestatore di un'opera del fenomeno dell'arte contemporanea Yayoi Kusama.

Leggi anche Uomo Vitruviano di Leonardo, respinto il ricorso dal Tar del Veneto: andrà al Louvre
Leggi anche L’Arabia Saudita apre per la prima volta ai turisti

L'opera immersiva di Kusama,
All the Eternal Love I Have for the Pumpkins, è in mostra all'Institute of Contemporary Art dal 12 ottobre al 31 gennaio, secondo il sito web del museo. L'installazione del 2016 include una serie di affascinanti zucche firmate da Kusama all'interno di una stanza circondata da specchi e illuminata da luci a LED. I principi sauditi hanno acquistato il lavoro di Kusama circa sei mesi fa, secondo una persona a conoscenza della questione, che ha chiesto di rimanere anonimo.

«Siamo lieti di presentare per la prima volta alla nostra comunità di Miami un'opera che è stata apprezzata dal pubblico dei musei di tutto il mondo», ha dichiarato Tommy Pace, vicedirettore del museo. Il problema, però, è che qualcun altro afferma di possedere la preziosa opera. Lo scorso mese infatti la società tedesca di investimenti d'arte Fine Art Partners ha citato in giudizio il direttore della galleria Harry Philbrick per violazione del contratto al fine di ottenere la restituzione di opere per il valore di 14 milioni di dollari, inclusa la stanza delle zucche.
 


Philbrick e la società erano partner nell'acquisto, nella commercializzazione e nella vendita di opere d'arte almeno dal 2015, secondo le carte della causa, che è stata depositata il mese scorso presso il tribunale statale di Miami-Dade County e riportata da Artnews.
Fine Art Partners ha acquistato l'opera di Kusama per 3,3 milioni di dollari nel 2017 tramite Philbrick, che è stato autorizzato a conservare, commercializzare e rivendere il lavoro. Ma 
è qui che entrano in scena i sauditi. Un accordo con l'Istituto di Arte Contemporanea, datato 11 settembre, afferma che il Kusama è in prestito al museo da una società denominata MVCA, con sede a Riyadh, in Arabia Saudita. L'azienda sarebbe una costola del governo saudita che sovrintende allo sviluppo di Al-Ula, una regione archeologicamente ricca nel nord-ovest. Trasformare il regno in una destinazione culturale fa parte di un'agenda di alto profilo delineata dal principe ereditario Mohammed bin Salman. Il mistero sulla stravagante opera di Kusama è quindi ancora tutto da chiarire. 

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA