Wikileaks: «Berlusconi rovinato dai party
Disastroso il suo stato di salute»

Berlusconi e Putin nel 2003 (foto Viktor Korotayev - Ansa)
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Giovedì 2 Dicembre 2010, 09:37 - Ultimo aggiornamento: 9 Febbraio, 23:55
ROMA (2 dicembre) - Nuove accuse sui rapporti tra Silvio Berlusconi e Vladimir Putin nei file riservati pubblicati da Wikileaks. In un rapporto 2009 dell'allora ambasciatore Usa a Roma Ronald Spogli si parla di percentuali al premier per il gasdotto costruito da Gazprom in collaborazione con l'Eni. Berlusconi replica seccamente da Astana: «Facco solo gli interessi dell'Italia». E il ministro degli Esteri Franco Frattini da Dubai sostiene che contano solo le parole ufficiali dette ieri da Hillary Clinton: «Non abbiamo amico migliore di Berlusconi».



«La passione di Berlusconi per le feste ha minato la sua salute» si legge poi in un dispaccio dell'ambasciata Usa a Roma del 27 ottobre 2009, in cui viene riportata una confidenza di un personaggio politico del suo schieramento: «I risultati dei test medici su Silvio Berlusconi hanno rivelato un vero disastro. Siamo tutti preoccupati della sua salute». E' quanto riporta il Guardian.



Nello stesso dispaccio si riferisce di come uno stretto collaboratore del premier abbia detto all'ambasciatore Thorne che la serie di scandali ha lasciato Berlusconi «fisicamente e politicamente debole», descrivendo il normalmente iperattivo presidente del Consiglio come «senza energie». In un'altra conversazione con un funzionario d'ambasciata, un esponente politico dello stesso schieramento del premier afferma: «Siamo tutti preoccupati per la sua salute, basti pensare che Berlusconi è svenuto tre volte in pubblico negli ultimi anni». Lo stesso esponente, riferendosi ancora al Cavaliere, dice che «il fatto che faccia tanto tardi la notte, e l'inclinazione ai festini implicano che non si riposa abbastanza». Nel cablogramma si riportano poi due episodi che hanno riguardato direttamente l'attuale ambasciatore americano David Thorne. «Berlusconi - si legge - si è brevemente assopito durante la prima chiamata di cortesia dell'ambasciatore in settembre» (appena arrivato a Roma a sostituire il suo predecessore Ronald Spogli, ndr) ed è apparso «distratto e stanco ad un evento del 19 ottobre a cui ha partecipato anche l'ambasciatore Thorne».



Wikileaks: Letta e Cantoni i due politici che parlavano della salute di Berlusconi. I due esponenti dello stesso schieramento di Berlusconi che nell'ottobre del 2009 hanno parlato con preoccupazione con l'ambasciata americana sullo stato di salute del presidente del Consiglio sarebbero - secondo quanto riporta un file di Wikileaks diffuso dal quotidiano britannico Guardian - il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta e il presidente della Commissione, Giampiero Cantoni. In particolare, secondo quanto si legge nel documento, sarebbe stato Letta a riferire all'ambasciatore che Berlusconi «è fisicamente e politicamente debole» e «senza energie». Mentre il passaggio sulla «preoccupazione» per lo stato di salute di Berlusconi e sui test medici «disastrosi» del Cavaliere è attribuito a Cantoni. I nomi dei due esponenti politici sono stati decriptati nel documento Wikileaks diffuso dal Guardian dopo che per lungo tempo sono risultati coperti da omissis.



Gianni Letta: non sono frasi mie, ho sempre detto che il premier è in forma.
«E' vero esattamente il contrario di quanto si legge sui siti che raccolgono le presunte rivelazioni di Wikileaks, dove peraltro il mio nome non compare - dice Gianni Letta, sottosegretario alla presidenza del Consiglio - Di fronte alle voci ed alle insinuazioni che volevano un Berlusconi depresso e senza energia, ho sempre smentito - in ogni sede, pubblica e riservata - tale circostanza e affermato la pura verità. E cioè che il presidente del Consiglio era ed è in piena forma, con la vitalità che tutti gli riconoscono e ha sempre affrontato ogni situazione con l'abituale determinazione e la grinta di sempre».



Cantoni (Pdl): mai detto nulla sulla salute di Berlusconi. «Non ho mai rilasciato, né tantomeno commentato né con funzionari generici, né con ex ambasciatori americani, affermazioni come quelle riportate nei files riservati e rivelati da Wikileaks circa la salute del premier»: è questa la reazione di Gianpiero Cantoni, senatore Pdl, rispetto a quanto attribuitogli in un primo momento dal sito del Guardian che poi ha tolto questo riferimento pubblicando i files con degli omissis al posto dei nomi.



«Il presidente del Consiglio venga in Aula a smentire» le parole dell'ex ambasciatore Usa a Roma sui rapporti tra Berlusconi e la Russia: lo ha chiesto nell'Aula della Camera Dario Franceschini (Pd), duramente contestato ed interrotto con fischi e urla dai banchi di maggioranza. «Speriamo - ha spiegato Franceschini - che quelle affermazioni non siano vere; in ogni caso il presidente del Consiglio venga in Aula a smentirle già la prossima settimana».

«Quello che conta - dice il ministro Frattini - sono le dichiarazioni pubbliche del segretario di Stato Usa, Hillary Clinton, che ieri ha fatto, sia per quanto riguarda l'importanza del lavoro italiano per riportare la Russia verso la Nato, sia per l'effetto di stabilizzazione che l'Italia ha giocato a favore della situazione georgiana durante la grande crisi dell'agosto del 2008. Non commentando ancora una volta queste notizie uscite da Wikileaks, dico semplicemente grazie all'America per aver riconosciuto i meriti dell'Italia».



Frattini: il rapporto Italia-Russia fa invidia. «Se Italia e Russia lavorano unite, abbiamo un potenziale enorme che molti ci invidiano - dice il ministro degli Esteri, Franco Frattini - Dobbiamo smettere di guardare con sospetto alle relazioni bilaterali di grandi Paesi come l'Italia con la Federazione russa. La collaborazione italo-russa è invece un paradigma vincente, un modello da imitare che vogliamo mettere al servizio della comunità internazionale, anche per rafforzare i rapporti tra la Russia e l'Unione europea che tra breve, al vertice del 7 dicembre, spero farà ulteriori passi avanti, anche per la modernizzazione. L'Italia si è battuta perché anche l'Europa si muovesse in questa direzione».



«Dario Franceschini è disperato, e va compreso

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dice Daniele Capezzone, portavoce Pdl - Poveracci, quelli del Pd: notti intere a spulciare i files di Wikileaks, e poi spunta la dichiarazione di ieri di Hillary Clinton, che elogia solennemente Berlusconi, e smonta il giocattolino al Pd. E ora che farà Franceschini? Chiederà anche l'audizione della Clinton?».
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