Venezuela, Maduro pronto al dialogo: ma Guaidò lo sfida e mobilita la piazza

Venezuela, Maduro pronto al dialogo: «Si a elezioni, ma non presidenziali»
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Mercoledì 30 Gennaio 2019, 09:36 - Ultimo aggiornamento: 18:50

Juan Guaidò, il presidente del Parlamento venezuelano che ha assunto i poteri dell'Esecutivo, ha convocato i suoi concittadini a partecipare oggi in una «giornata di appoggio all'Assemblea Nazionale» in tutto il paese. In una serie di messaggi su Twitter, Guaidò ha chiesto ai venezuelani che, dovunque si trovino oggi dalle 12 alle 14 (dalle 17 alle 19 in Italia) escano per la strada con cartelli che esigano «la fine dell'usurpazione», cioè del governo di Nicolas Maduro, l'instaurazione di un «governo di transizione» ed «elezioni libere».

Maduro è pronto al dialogo con l'opposzione. Il presidente del Venezuela apre alla possibile mediazione di Paesi terzi nella crisi venezuelana. «Sono pronto a sedermi al tavolo dei negoziati con l'opposizione per parlare per il bene del Venezuela, per il desiderio di pace e per il futuro», ha detto Maduro in un'intervista all'agenzia russa Ria Novosti.

Il presidente venezuelano Nicolas Maduro ha detto oggi di essere pronto a sostenere colloqui con l'opposizione del paese e aperto alla possibilità di mediazione di paesi terzi, secondo quanto riferito dall'agenzia di stampa russa RIA. 
«Sarebbe molto bello organizzare elezioni politiche anticipate - ha detto -, sarebbe una buona forma di discussione politica, una buona soluzione per il voto popolare».

Il Venezuela è stato immerso nella crisi politica la scorsa settimana dopo che gli Stati Uniti hanno riconosciuto Guaido, 35 anni, come presidente in carica, mentre la Russia ha continuato a sostenere Maduro.

Alla domanda sulla possibilità che paesi terzi si stiano mediando nella situazione di stallo, Maduro ha dichiarato:
«Ci sono diversi governi, organizzazioni a livello globale, che stanno dimostrando la loro sincera preoccupazione per ciò che sta accadendo in Venezuela, hanno chiesto un dialogo».

Nicolas Maduro rifiuta, invece, la richiesta di elezioni presidenziali anticipate. A chiedere la ripetizione del voto era stato il presidente dell'Assemblea Nazionale autoroclamato presidente ad interim del Venezuela, Juan Guaidò, che ha denunciato frodi e brogli in occasione dell'elezione di Maduro. «Le elezioni presidenziali in Venezuela si sono tenute e se gli imperialisti vogliono un nuovo voto lasciamoli aspettare fino al 2025», ha dichiarato, alludendo evidentemente a Washington. 

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