Venezuela, l'esercito è con Maduro: «In atto un colpo di Stato». E il mondo si spacca: Usa contro Russia
Hanno riconosciuto Guaidò come presidente e chiesto una «transizione democratica» con «elezioni al più presto»: Stati Uniti - primo governo a farlo -, il Gruppo di Lima (Argentina, Brasile, Canada, Cile, Colombia, Costa Rica, Guatemala, Honduras, Paraguay e Perù), Ecuador, l'Organizzazione degli Stati Americani (Osa) e l'Albania. Non hanno riconosciuto la presidenza di Guaidò, definita «un golpe», e si sono schierati con il governo di Nicolas Maduro: Cuba, Bolivia e Nicaragua in America Latina; Russia, Cina, Iran, Siria e Turchia a livello mondiale.
Il Messico e l'Uruguay, in un comunicato congiunto, e senza riferirsi alla proclamazione di Guaidò, hanno proposto «un nuovo processo negoziale inclusivo e credibile, con pieno rispetto dello Stato di diritto e dei diritti umani» per risolvere la crisi in Venezuela.
L'Europa chiede democrazia, ma non ha ancora ufficialmente riconosciuto la presidenza di Guaidò.
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