L'ultima arrivata si chiama E484K. È la nuova variante, quella giapponese. Al Tokyo Medical and dental university medical hospital, il 70% dei ricoverati su cui a marzo è stato sequenziato il virus era stato contagiato da questo tipo di mutazione. Anche questa variante, come quella inglese, sembra essere più contagiosa. Ma ancora non è chiaro se sia anche più resistente ai vaccini, anche perché in Giappone la campagna vaccinale è appena agli inizi. Si tratta comunque di una novità poco piacevole, visto che a luglio proprio in Giappone dovrebbero svolgersi le prossime Olimpiadi.
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Spiega Roberto Cauda, professore ordinario di Malattie infettive al Policlinico Gemelli di Roma: «Partendo dal principio che i dati potrebbero essere suscettibili di variazioni una volta che si leggeranno i lavori scientifici, può anche esserci una maggiore trasmissibilità e una minore efficacia dei vaccini con la variante giapponese.
Variante giapponese, Bassetti: «Dobbiamo vigilare ma con le mutazioni dovremo convivere per anni»
In realtà, per Massimo Galli direttore della clinica di Malattie Infettive dell'ospedale Sacco di Milano: «Se non verranno rilasciate indicazioni che fanno pensare a un'ulteriore evoluzione con cambio di caratteristiche, la variante E484K è una delle mutazioni caratteristiche della variante brasiliana». E sulla pericolosità di questa variante rassicura anche l'epidemiologo Massimo Ciccozzi, responsabile dell'Unità di Statistica medica ed epidemiologia della facoltà di Medicina dell'Università Campus Bio-Medico di Roma: «Nulla di nuovo. Si tratta della solita mutazione, presente nella variante brasiliana, in quella sudafricana e almeno nel 50% di quella inglese. È una variante come tutte le altre che stanno circolando, e non va a inficiare la vaccinazione. Può al massimo diminuire di qualche percentuale l'efficacia dei vaccini, ma per ora funzionano anche contro questa mutazione».
Resta il fatto, secondo Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova, che sulla variante giapponese «dobbiamo vigilare, con il sequenziamento» e dobbiamo anche «metterci in testa che, come dovremmo convivere con il virus per anni così dovremmo farlo con le tante varianti che verranno scoperte». Ma questa nuova mutazione può essere più contagiosa? E può resistere ai vaccini? «In qualche modo come tutte le varianti potrebbe essere più contagiosa, ma non abbiamo certezza che possa sfuggire ai vaccini, occorrono maggiori studi» risponde Bassetti: «Il Giappone ha gestito molto bene tutte le fasi della pandemia, ma è ancora indietro con le vaccinazioni. È quindi probabile che essendoci da loro una quarta ondata di casi, la responsabilità sia proprio di questa variante perché il virus sta girando liberamente. L'unico modo per combattere le mutazioni è velocizzare le vaccinazioni ed evitare che il virus passi da una persona all'altra. Solo così si evita la selezione delle varianti che comunque ci saranno sempre, almeno 5-6 per paese».