Vacanze, dove si può andare? Grecia, Spagna, isole: tutte le "oasi" Covid-free

Vacanze, dove si può andare? Grecia, Spagna, isole: tutte le "oasi" Covid-free
di Francesco Padoa
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Mercoledì 7 Aprile 2021, 16:49 - Ultimo aggiornamento: 5 Maggio, 09:11

Viaggiatori più ottimisti grazie ai vaccini. E vacanze prima priorità appena sarà passata la pandemia. Dopo più di un anno di restrizioni, si inizia a intravedere la luce in fondo al tunnel e si rafforzano speranza e desiderio di scoprire il mondo. A raccontarlo è anche la ricerca condotta da booking.com, sito leader del settore, su oltre 28.000 viaggiatori in 28 Paesi e territori, per indagare sentimenti e speranze in fatto di viaggi, appena potremo tornare a farlo in sicurezza. Il primo dato è che, pur consapevoli che la pandemia non è ancora finita, due terzi dei viaggiatori globali (66%) e 7 italiani su 10 (72%) pensano di avere più speranze di viaggiare nel 2021 rispetto al 2020, proprio grazie all'impegno della comunità scientifica e medica e del lancio dei vaccini per il covid. E se il desiderio di partire è accresciuto proprio dalle ristrettezze vissute nel 2020 (70% degli italiani), la fiducia nei vaccini è profonda: oltre la metà dei viaggiatori globali (59%) e il 57% degli italiani non vogliono viaggiare all'estero fino a quando non saranno stati vaccinati (percentuale che sale al 68% tra gli over 55) e più della metà di loro viaggerà solo nei paesi che hanno avviato piani vaccinali. Qualche esitazione permane comunque: il 41% degli intervistati resta scettico sul fatto che un vaccino possa davvero contribuire a rendere i viaggi più sicuri.

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DOVE SI PUO' ANDARE IN VACANZA?
Ma in attesa che la situazione si sblocchi definitivamente, e che organizzare un viaggio all'estero torni ad essere qualcosa di normale come una volta, vediamo in quali paesi è già consentito andare in vacanza, perché le restrizioni attuate sono più soft.  Intanto è bene ricordare che è possibile viaggiare oltre i confini italiani verso i Paesi contenuti nel famoso elenco C, ma la maggior parte di questi Paesi sono off limits per motivi turistici, e se si arriva bisogna sottoporsi alla quarantena. Fino a qualche settimana fa, non era chiaro se, tra i motivi di necessità per gli spostamenti fuori dal proprio Comune o dalla propria Regione, potesse rientrare anche il bisogno di raggiungere l’aeroporto da cui imbarcarsi verso l’estero – naturalmente con riguardo ai Paesi fruibili per motivi turistici. Ci si può spostare anche in zona arancione o rossa verso l’aeroporto presso cui prendere il proprio volo, così da viaggiare per turismo verso i seguenti Paesi: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca (incluse le Isole Fær Øer e la Groenlandia), Estonia, Finlandia, Francia (inclusi i Paesi d’oltremare francesi come Guadalupa, Martinica, Guyana, Ile de la Réunion, Mayotte ed esclusi altri territori situati al di fuori del continente europeo), Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi (esclusi territori situati al di fuori del continente europeo), Polonia, Portogallo (incluse Azzorre e Madeira), Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna (inclusi i territori nel continente africano), Svezia, Ungheria, Islanda, Norvegia, Liechtenstein, Svizzera, Andorra e Principato di Monaco. Ma ovviamente non in tutti questi Paesi, una volta arrivati, si potrà vivere una vacanza "normale". Anzi, nella maggior parte non si può ancora andare per turismo. Vediamo allora, a tutt'oggi, dove il sogno dei vacanzieri italiani è più realizzabile.


SPAGNA
In vacanza in Spagna si può. Basta un test molecolare effettuato nelle 72 ore precedenti all'arrivo. Ma la situazione sta facendo molto discutere nel Paese iberico, perché considerata in parte paradossale: le restrizioni imposte dal governo spagnolo permettono infatti l’arrivo di turisti internazionali che siano risultati negativi al test per il coronavirus, ma non permettono agli spagnoli di spostarsi tra le varie comunità autonome del paese (le comunità autonome spagnole sono simili alle nostre regioni). Il governo ha annunciato che da maggio lancerà un passaporto Covid per i suoi cittadini e permetterà ai turisti vaccinati e con un test negativo, o con un certificato di guarigione, di entrare liberamente nel Paese. Il ministro del turismo Reyes Maroto ha anche annunciato che la Spagna sarà un pioniere nell'uso del certificato digitale per facilitare la mobilità di residenti e turisti. Ad oggi agli italiani è già consentito l'ingresso in Spagna senza obbligo di quarantena. Vige però l'obbligo di presentare un test molecolare negativo, effettuato nelle 72 ore antecedenti l'ingresso. Secondo gli addetti ai lavori, gran parte si dirigerà verso le isole: Canarie e Baleari, con Maiorca in testa alla lista, attualmente sono tra le mete più ambite, anche grazie ai cosiddetti viaggi covid free, con tampone pcr obbligatorio all’andata e al ritorno.

La Spagna, soprattutto per i turisti francesi e tedeschi, è diventata la destinazione più richiesta per passare le vacanze lontano dalle restrizioni legate al coronavirus. I turisti stranieri sono stati 434 mila a gennaio, di cui 117 mila francesi, decisamente tra i più propensi a recarsi in Spagna insieme ai tedeschi, che solitamente viaggiano in massa verso le Baleari. 

GRECIA
La Grecia procede con il suo piano vaccinale mirato in particolare alle principali mete turistiche in vista  dell'avvicinamento della stagione estiva, e prevede che almeno 69 isole dell'Arcipelago dell'Egeo possano essere covid free, cioè avere tutti i suoi abitanti vaccinati, entro la fine di aprile. «Abbiamo così tante piccole isole - ha spiegato Marios Themistocleous, funzionario del ministero della Sanità responsabile del programma - abbiamo deciso di vaccinare l'intera popolazione in una sola tornata così che quando inizieranno a ricevere i turisti i residenti saranno pienamente immunizzati e protetti». Il piano, che è stato realizzato con la partecipazione delle forze armate ed ha il nome in codice «Libertà», prevede un dispiegamento di aerei, elicotteri e mezzi della Guardia Costiera, insieme al sostegno di protezione civile e polizia. In effetti, se la Grecia sta lottano nei centri urbani contro la terza ondata di Covid, come il resto d'Europa, le tantissime isole ed isolette greche sono state meno colpite dall'epidemia. Fotis Mangos, sindaco di Lipsi, isola del Dodecanneso, nell'Egeo meridionale, afferma che nell'isola si è registrato un solo caso, «un soldato tornato positivo da un congedo». Ed ora quasi tutta la popolazione adulta di Lipsi, che ha 800 abitanti, è stata vaccinata: «Il 45% sono sotto i 18 anni, ma quasi tutti gli adulti hanno fatto entrambe le dosi, 86 questo weekend», spiega ancora il sindaco affermando che «le prenotazioni turistiche stanno salendo, siamo molto soddisfatti». Anche nella vicina, più famosa e mondana Patmos, tutti sono entusiasti alla prospettiva di avere l'intera popolazione vaccinata: «d'inverno abbiamo circa 3100 residenti e quasi tutti quelli sopra i 60 anni sono stati vaccinati», spiega il sindaco Eleftherios Pentes, mentre quasi tutti gli over 18 si sono prenotati per essere vaccinati nelle prossime settimane. A differenza di Lipsi, a Patmos si sono avuti dei 25 casi di Covid: «credo che sia stata una lezione per tutti noi», ha concluso il sindaco.

GLI ALTRI PAESI EUROPEI
Vediamo dove ci si può recare senza particolari restrizioni e soprattutto senza obbligo di quarantena (che renderebbe impossibile la vacanza). La Svezia ha sin dall’inizio adottato un approccio liberale alla pandemia ed ha delegato la sua gestione al buon senso dei cittadini. Nonostante l’incremento dei contagi degli ultimi mesi attualmente vige ancora una situazione di larga autonomia rispetto al resto dell’Europa. Almeno fino al 31 maggio, per chi fa ingresso in Svezia, viene richiesto di esibire un certificato di test Covid-19 negativo prodotto entro le 48 ore antecedenti all’arrivo. A Malta è ipotizzata una riapertura al turismo e alle cerimonie di nozze dal primo giugno. «Dobbiamo monitorare la situazione ed essere realistici. Non dobbiamo dare false speranze alla gente» ha detto il premier Robert Abela. Tutti i viaggiatori provenienti da tutti gli aeroporti d’Italia dovranno presentare un’attestazione di test covid con esito negativo nelle 72 ore antecedenti l’ingresso a Malta e saranno sottoposti a screening  per misurare la temperatura. .  Per il momento la Danimarca non accetta turisti, ma entro maggio si prevede la vaccinazione di tutta la popolazione, pertanto le regole potrebbero cambiare. In Islanda, primo Paese europeo covid free, ora è consentito l'ingresso senza dover effettuare tamponi e ovviamente senza alcuna quarantena. L'Islanda è anche il primo paese in aerea Schengen a introdurre, già dal 21 gennaio, un certificato vaccinale digitale (secondo gli standard internazionali) per i propri cittadini che hanno giù ricevuto entrambe le dosi del vaccino. Ingresso senza tampone né quarantena in Georgia da febbraio, come annunciato dal Ministro degli Esteri. La Romania ha già eliminato la quarantena per chi ha già ricevuto la seconda dose da almeno 10 giorni. L'ingresso a Cipro è consentito presentando un test molecolare negativo effettuato non più di 72 ore prima della partenza dall’Italia e ripetendo il test all’arrivo a Cipro (rimanendo però in auto isolamento fino all’esito dell’esame). Non vi sono obblighi di quarantena.

LE ALTRE METE DA SOGNO
Le Seychelles, arcipelago dell'Oceano Indiano, ha ufficialmente aperto al turismo internazionale dal 25 marzo. Come affermato dal Ministro degli Esteri Sylvestre Radegonde ci vuole un test pcr negativo effettuato 72 ore prima della partenza, non è richiesta alcuna quarantena all'arrivo e non ci sono restrizioni di movimento tra le isole. Per i primi 14 giorni di permanenza nel Paese, i viaggiatori potranno alloggiare solamente all'interno di strutture alberghiere autorizzate (elenco consultabile sul sito http://tourism.gov.sc/). Da tenere però presente che mentre gli italiani possono andare alle Seychelles, questo paese rientra tra quelli (elenco E) per i quali non è consentito partire dall'Italia per motivi turistici (quindi solo voli con scalo). Per andare alle Maldive, oltre al visto, le autorità hanno disposto che, a partire dal 20 dicembre 2020, è necessario presentare anche un tampone pcr dall'esito negativo per poter fare ingresso nel Paese. Per coloro che intendono soggiornare presso resort, il test deve essere effettuato entro 96 ore dalla partenza dal primo aeroporto d'imbarco. Qualora si decidesse di soggiornare presso guest-house, è previsto che il test venga fatto nelle 72 ore antecedenti alla partenza. A tutti i viaggiatori viene richiesta una prenotazione dell'hotel confermata relativa a tutta la durata del soggiorno nel paese. Ancora off limits le Mauritius, ma il Paese sta dando priorità nella campagna vaccinale agli operatori del turismo per riaprire l'isola il prima possibile. Andare in Thailandia si può ma è davvero complicatissimo. Da luglio dovrebbe partire un "esperimento": aprire l'isola-paradiso di Phuket ai turisti che presentino certificato di vaccinazione anti-Covid senza l'obbligo di trascorrere prima un periodo di quarantena di due settimane in un albergo.  Ai turisti che vorranno accedere alle sabbie bianche e al mare turchese dell'isola dovranno esibire il certificato delle due dosi di vaccino e dovranno inoltre scaricare sullo smartphone un'app di tracciamento. Ma per ora, solo per imbarcarsi per la Thailandia servono: tampone negativo, effettuato non oltre 72 ore prima della partenza, prenotazione in una struttura alberghiera (di Alternative State Quarantine), autocertificazione, assicurazione sanitaria che copra tutto il mondo, o comunque la Thailandia, con un massimale non inferiore ai 100mila dollari. E poi, una volta arrivati, anche la quarantena: 7 giorni per chi è vaccinato, 14 per chi non lo è. Insomma, anche se sarebbe possibile, per andare in Thailandia è meglio aspettare.

LE OASI COVID-FREE
E poi ci sono una dozzina di Paesi al mondo sono davvero covid free, ovvero posti che non hanno mai conosciuto il coronavirus. E dove andare sarebbe un sogno, una vacanza indimenticabile. Dalle Samoa americane a Sant’Elena, dodici di questi paradisi covid free sono isole o isolotti a migliaia e migliaia di chilometri dalla costa che sin dall’inizio hanno attuato politiche sugli ingressi rigidissime, chiudendosi al mondo esterno. Composte da 15 piccole isole nel Pacifico meridionale a oltre 3.000 chilometri dalla Nuova Zelanda, le isole Cook sono riuscite a salvarsi dal coronavirus imponendo la quarantena obbligatoria all’ingresso e il divieto temporaneo di imbarcazioni nei suoi porti, comprese le navi da crociera. Regole ferree anche per le Samoa americane, nel Pacifico meridionale, che un anno fa hanno chiuso i confini persino ai residenti che si trovavano all’estero. Gli isolani sono potuti tornare a casa soltanto due settimane fa. E’ covid free anche Narau, terzo paese più piccolo del mondo vicino a Kiribati. Poverissimo, con il più alto numero di persone in sovrappeso al mondo e un’aspettativa di vita inferiore ai 50 anni, se il virus vi fosse arrivato sarebbe stata una strage. Palau, composta da 300 isole e vicina alle Filippine, oltre a non aver registrato nessun caso di coronavirus potrebbe essere uno dei primi Paesi al mondo a vaccinare tutta la popolazione. A Sant’Elena, territorio britannico nell’Oceano Atlantico e uno dei luoghi più remoti al mondo, sono stati imposti i tamponi a chi arriva e chi lascia l’isola. Certo favorita dalla sua posizione geografica, anche Tonga  è riuscita a salvarsi dalla pandemia. Ora si può arrivare con voli che prevedono scali alle Fiji o in Nuova Zelanda e questo aggiunge complicazioni ulteriori, senza contare poi gli obblighi di quarantena. Ma chi non vorrebbe passare qualche giorno in quarantena in un hotel su una spiaggia da sogno in un isola sperduta nel Pacifico?

GLI ITALIANI E LE VACANZE
Gli italiani "soffrono" l'impossibilità di sognare le vacanze, e i dati parlano chiaro. Per farsi trovare pronti, oltre la metà dei viaggiatori "rinchiusi" (53%) ha usato il tempo passato a casa per organizzare i viaggi futuri, mentre il 45% ha accumulato più giorni di ferie ed è entusiasta all'idea di poter fare vacanze più lunghe nel 2021. Dove? Sei persone su dieci (61%) e 3 italiani su 4 pensano a un viaggio in spiaggia entro l'estate 2021 e il 23% dei viaggiatori globali (30% tra gli italiani) afferma che un viaggio rilassante in spiaggia o in una spa sarà il primo tipo di viaggio che farà quando potremo tornare a viaggiare in sicurezza. Dopo un anno estenuante, solo il 6% (7% tra gli italiani) prenoterà un viaggio attivo e solo il 5% darà priorità alle vacanze in città.

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