Ucraina Russia, Mosca: «Soppresso sistema di difesa aerea di Kiev». Stati Uniti sotto accusa per la mancata modernizzazione

Ucraina Russia, Mosca: «Soppresso sistema di difesa aerea di Kiev». Stati Uniti sotto accusa per la mancata modernizzazione
di Francesco Padoa
8 Minuti di Lettura
Giovedì 24 Febbraio 2022, 09:54 - Ultimo aggiornamento: 26 Febbraio, 08:18

La Russia ha soppresso il sistema di difesa anti aerea dell'Ucraina con i suoi attacchi di precisione. Lo ha affermato giovedì mattina il ministero della Difesa di Mosca. Fonti dell'intelligence occidentali, sottolineano come gli assetti di difesa aerea ucraina siano completamente annientati. Da giovedì mattina non si accendono più i radar. La forza aerea ucraina è stata sostanzialmente distrutta a terra ed ha cessato di esistere come forza combattente efficace, concludono le fonti, affermando che i russi hanno il controllo totale dello spazio aereo. Già la difesa aerea del Paese non era il massimo, ma ora neppure quello potrà prevenire e generare un allarme per mettere in sicurezza la popolazione. Anni di riluttanza occidentale ad aiutare l'Ucraina a modernizzare il suo sistema anti aereo dell'era sovietica, estremamente suscettibile ai disturbi elettronici, hanno così lasciato il paese drammaticamente vulnerabile a una massiccia campagna di bombardamenti e missili russi che potrebbe devastare le forze ucraine prima che vedano un carro armato o un soldato nemico.

Guerra Ucraina Russia, cosa succede ora? Gli obiettivi di Putin, l'ipotesi nuove sanzioni e cosa farà la Nato

Ucraina Russia, a Kiev la grande fuga di civili: assalto a bancomat e benzinai, lunghe code di auto in uscita dalla città. Zelensky impone la legge marziale

I timori degli alleati

«Una serie incredibile di timori, dalla paura di provocare la Russia, alla preoccupazione che la tecnologia potesse cadere nelle mani di Mosca, o anche il dubbio che l'Ucraina non fosse in grado di far funzionare i sistemi - ha impedito agli Stati Uniti e ai loro alleati di soddisfare le richieste ucraine di sofisticati missili terra-aria negli anni successivi alla presa della Russia Crimea nel 2014», hanno dichiarato attuali ed ex funzionari americani ed esperti della difesa, come riporta Nbc News. Quei calcoli sembravano ragionevoli all'epoca, eppure assicuravano che l'Ucraina sarebbe stata in gran parte indifesa contro quella che secondo gli esperti sarebbe stata una schiacciante dimostrazione di potenza aerea nel caso la Russia avesse organizzato un'invasione su vasta scala. Ipotesi ormai reale.

Sono state le decisioni dei presidenti americani in passato a porre le basi del mancato rafforzamento e modernizzazione del sistema di difesa aerea ucraina. Obama rifiutò di fornire qualsiasi aiuto dopo la caduta della Crimea nel 2014, negando il supporto dei suoi più alti funzionari della sicurezza nazionale. Trump autorizzò la fornitura di missili anticarro Javelin solo dopo aver ritardato il pacchetto di aiuti, in un atto che portò al suo impeachment. Non ha fornito difesa aerea. Anche l'amministrazione Biden è stata accusata di essere lenta nell'agire. Quando le agenzie di intelligence statunitensi hanno concluso, sei mesi fa, che la Russia stava pianificando una possibile invasione, non c'era abbastanza tempo per addestrare gli ucraini a allestire sofisticate difese aeree come i missili Patriot.

«Abbiamo sicuramente perso tutti un'opportunità», ha affermato Philip Breedlove, un generale dell'aeronautica militare a quattro stelle in pensione che è stato comandante supremo della Nato durante l'aggressione russa del 2014. «L'Occidente, la Nato e tutte le singole nazioni coinvolte hanno perso un'opportunità. Penso che ora, guardando in retrospettiva, stiano pensando che forse avremmo dovuto prendere una decisione diversa. Credo che la risposta dell'Occidente all'invasione russa della Georgia nel 2008 sia stata inadeguata; ritengo che la risposta dell'Occidente alla Russia nel 2014 sia stata inadeguata: penso che ciò che sta accadendo ora  sia una testimonianza del fatto che non abbiamo fatto bene né nel 2008 né nel 2014».  D'accordo anche l'ammiraglio in pensione James Stavridis, che ha preceduto Breedlove come comandante supremo della Nato e ora è un collaboratore esperto della sicurezza nazionale per Nbc News. «Penso che la difesa aerea sarebbe stata una mossa molto intelligente.

Se avessimo agito meglio e prima, non ci troveremmo ora in questa situazione. Negli ultimi sei mesi era troppo tardi per gestire la situazione in modo migliore e dare all'Ucraina gli strumenti giusti, Non c'era proprio più tempo». «Allo stato attuale, è probabile che la Russia inizi un'invasione su vasta scala con un assalto letale e in gran parte incontrastato da parte di bombardieri, missili balistici e artiglieria», ha affermato Dmitri Alperovitch, co-fondatore del Silverado Policy Accelerator, un think tank di Washington. «La campagna di choc e timore reverenziale che possono lanciare con quelle risorse contro le forze ucraine trincerate prima dell'inizio dell'invasione di terra principale sarà davvero devastante. L'esercito ucraino non è in grado di rispondere a queste armi».

Un team di esperti militari statunitense ha visitato l'Ucraina a dicembre per valutare le sue difese aeree, ma ha concluso che non c'era un equipaggiamento che potesse essere fornito, come spiegato dai funzionari della Difesa Usa. Una migliore difesa aerea avrebbero potuto fornire un livello di deterrenza che ora non esiste. Anzi quel poco che esisteva sarebbe stato messo fuori uso dalla Russia.  Gli analisti affermano che la prospettiva dell'abbattimento di bombardieri in volo potrebbe aver costretto il presidente russo Vladimir Putin a rivalutare la sua strategia.

Le (scarse) possibilità dell'Ucraina

L'Ucraina aveva una piccola possibilità di resistere a un attacco aereo, avendo ricevuto missili terra-aria proprio ultimamente dai partner europei. Lituania e Lettonia hanno fornito alcuni missili Stinger portatili, che i mujaheddin afgani hanno usato per cacciare i russi negli anni '80 dopo averli ricevuti dalla Cia. «È anche vero che la Russia non ha esperienza di volo attraverso lo spazio aereo conteso», ha affermato Dara Massicot, ricercatrice politica senior presso il think tank Rand Corp. «Se mettono in opera una grande operazione tattica all'interno dello spazio aereo ucraino è probabile che i russi subiscano alcune perdite. Ma tuttavia, l'enorme potenza aerea da combattimento che la Russia potrebbe portare, con attacchi di precisione a lungo raggio, probabilmente travolgerebbe  le difese aeree ucraine». E una volta che la Russia avrà la superiorità aerea, sarà libera di distruggere l'esercito ucraino dalla distanza, senza mettere a rischio le truppe di terra.

Dopo che la Russia ha invaso la Crimea nel 2014, il segretario alla Difesa di Obama e altri importanti leader militari si espressero favorevolmente rispetto all'ipotesi di fornire assistenza strategica all'Ucraina. Ma Obama rifiutò, inviando invece occhiali per la visione notturna e giubbotti antiproiettile. John Brennan, direttore della Cia dal 2013 al 2017, afferma che all'epoca c'erano preoccupazioni sul fatto che la tecnologia della Nato finisse nelle mani dei russi. Obama e alcuni dei suoi collaboratori temevano che se gli Stati Uniti avessero armato l'Ucraina, avrebbe potuto innescare una pericolosa spirale che avrebbe visto prevalere la Russia. Nel 2015 Obama espresse preoccupazione per la fornitura di aiuti letali: «Possiamo essere certi che qualsiasi aiuto letale che forniremo all'Ucraina venga utilizzato correttamente, non cada nelle mani sbagliate, non porti ad azioni eccessivamente aggressive che non possono essere sostenuto dagli ucraini? - disse allora Obama - Che tipo di reazioni susciterebbe un nostro aiuto, non solo da parte dei separatisti, ma anche da parte dei russi? Queste sono tutte questioni che devono essere considerate».

Anche il governo della Merkel si è opposto all'invio di armi e ha invece favorito l'imposizione di sanzioni economiche. La Germania stava giocando un ruolo cruciale nel convincere gli alleati europei a sostenere un pacchetto di sanzioni e l'amministrazione Obama concluse che quelle misure avevano maggiori possibilità di cambiare la strategia di Mosca rispetto all'invio di armi anticarro che avrebbero potuto ritardare, ma non cambiare, il risultato finale sul campo di battaglia. «All'epoca, non fornire armi agli ucraini era una decisione difendibile», ha affermato Michael Kofman, direttore di Russia Studies presso il think tank della Cna. Ma Kofman ha detto che l'Occidente avrebbe dovuto fare di più con il passare degli anni per spingere l'Ucraina a riformare seriamente e riorganizzare le sue forze armate. «Quella è stata un'occasione persa».

Nell'agosto 2018, l'ambasciatore dell'Ucraina negli Stati Uniti rese pubblica la richiesta del suo Paese al governo degli Stati Uniti per ricevere l'aiuto a modernizzare i suoi antiquati sistemi di difesa aerea. Ma le trattative non sono andate avanti, e ancora oggi non è del tutto chiaro il perché. Invece di concentrarsi sulla minaccia rappresentata dalla Russia per l'Ucraina, Trump era ossessionato dal fare pressioni sul governo ucraino affinché cercasse qualcosa di negativo che indebolisse il suo avversario, Joe Biden. E quando Zelenskyy fece la famosa telefonata del settembre 2019 che avrebbe portato al primo impeachment di Trump, il discorso si spostò sui missili anticarro Javelin. L'amministrazione Trump alla fine consegnò i Javelin, che però, con una portata di circa un miglio e mezzo, sono progettati per sconfiggere i carri armati, non gli aerei. Poi è entrato in carica Biden, e i membri delle commissioni dei servizi armati della Camera e del Senato, insisterono per rafforzare le difese aeree dell'Ucraina, ma incontrarono resistenza. Alcuni legislatori volevano che il dipartimento della difesa inviasse all'Ucraina un grande volume di missili Stinger, ma l'amministrazione non lo fece. Biden temeva che l'Ucraina non potesse "assorbire" un grande volume di Stinger. L'amministrazione temeva anche di aggravare la crisi e forse di provocare azioni più aggressive da parte di Mosca. «Non volevamo provocare Putin - ha affermato un funzionario che psrtecipò alla discussione - E ora tutti avete visto se quel rifiuto ha funzionato».

© RIPRODUZIONE RISERVATA