La Howard University con sede a Washington ha smantellato il suo dipartimento di studi classici per creare priorità diverse nei piani di studi degli studenti. I professori di lettere classiche invece sono stati redistribuiti in altri dipartimenti per poter continuare a insegnare i loro corsi. Howard era fino a oggi l'unica Università storicamente nera con un Dipartimento di 'classics', dall'anno della sua fondazione nel 1867. La decisione presa dall'Università da cui è uscita la numero due degli Stati Uniti, Kamala Harris e che vanta una delle più influenti istituzioni afro-americane di alta cultura, ha suscitato polemiche e critiche tra gli intellettuali. «Martin Luther King leggeva Socrate», tuona Cornel West, un luminare degli studi afro-americani e autore di importanti libri sul razzismo come «Race Matters» che al Washington Post definisce questa iniziativa «una catastrofe spirituale». «Le campagne del mondo accademico- prosegue l'opinionista- per trascurare o disprezzare i classici sono un segno di declino morale e ristrettezza intellettuale di vedute. Nella nostra cultura i crimini dell'occidente sono purtroppo diventati così centrali che è diventato difficile vedere quel che di buono l'occidente ha da offrire». Secondo West quindi cancellare il canone occidentale fatto di conversazione e scambio culturale è un errore sia che si tratti di Omero sia che si tratti degli studenti di Howard.
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Eppure i classici negli ultimi decenni sono stati presi come riferimento da gruppi di estrema destra.
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