Zaporizhzhia, ufficiale russo maschera all'Aiea le prove degli attacchi: «Il missile viene da Kiev, ha fatto un'inversione a U»

Una "gaffe" avvenuta durante la missione dell'agenzia internazionale per l'energia atomica nella centrale nucleare

Zaporizhzhia, ufficiale russo maschera prove degli attacchi all'Aiea: «Il missile viene da Kiev, ha fatto un'inversione a U»
4 Minuti di Lettura
Venerdì 2 Settembre 2022, 19:20 - Ultimo aggiornamento: 3 Settembre, 11:19

Un funzionario russo ha cercato di mascherare le prove degli attacchi di Mosca alla centrale nucleare di Zaporizhzhia. Ma il risultato è stato abbastanza goffo. Alla domanda degli esperti dell'AIEA, l'agenzia internazionale per l'energia atomica, perché il razzo spuntasse fuori dalla direzione che avrebbe potuto far pensare a un attacco da parte dei territori ucraini occupati dal Cremlino, l'ufficiale ha risposto che il missle ha fatto un'inversione a U mentre si avvicinava al bersaglio. Questo il motivo perché proveniva dal territorio ucraino.

Zelensky a Cernobbio: «Pronti ad aumentare l'export di gas nella Ue. Spero di incontrare Draghi, grazie Italia»

Ucraina bombarda città vicino alla centrale nucleare

Le forze armate ucraine hanno annunciato di aver bombardato una base russa a Energodar, la città dove si trova la centrale nucleare di Zaporizhzhia. «Dei raid di precisione delle nostre truppe hanno distrutto tre sistemi d'artiglieria del nemico nonché un deposito di munizioni nelle località di Kherson e Energodar», ha riferito l'esercito ucraino in un rapporto.

Reattore cinque di Zaporizhzhia ha ripreso a funzionare

Energoatom, l'operatore ucraino della centrale nucleare di Zaporizhzhia (ZNPP), ha scritto su Telegram che il reattore numero cinque, spento ieri come precauzione di emergenza in seguito ai bombardamenti nelle vicinanze, ha ripreso a funzionare.

Lo riporta il Guardian. «L'unità elettrica numero cinque della centrale - afferma l'operatore ucraino - che era stata spenta ieri mattina a seguito di un altro bombardamento di mortaio da parte delle forze di occupazione russe sul sito della centrale, è stata collegata alla rete elettrica alle 13.10, e la capacità è in fase di aggiunta. Attualmente, nella centrale sono in funzione due unità di potenza che producono elettricità per il fabbisogno dell'Ucraina. Non ci sono commenti sul funzionamento delle apparecchiature e dei sistemi di sicurezza. Ricordiamo che i rappresentanti della missione AIEA continuano il loro lavoro a Zaporizhzhia».

Gas: chiude in forte calo, ma Gazprom blocca ancora Nord Stream

Situazione «estremamente complessa e difficile»

La situazione alla centrale nucleare di Zaporizhzhia è «estremamente complessa e difficile» e necessita del sostegno permanente dell'Aiea e che sei esperti rimangono sul sito per continuare il loro lavoro. Lo ha detto il direttore dell'agenzia Onu Rafael Grossi, nel corso di una conferenza stampa a Viena dopo la visita alla centrale, citato dal Guardian. Grossi ha affermato di aver visto attività militari intorno all'impianto e segni sugli edifici, quindi «l'integrità fisica delle strutture è stata violata più volte». Grossi ha affermato che i sistemi di sicurezza non sono perfettamente funzionanti ma non nella critica zona rossa. Il capo dell'agenzia si è detto «molto preoccupato» per l'aumento delle operazioni militari nella zone dell'impianto, sottolineando che questo aumenta la probabilità statistica di ulteriori danni materiali alla centrale.

Kiev: «Russi hanno tolto armi dalla centrale prima dell'arrivo degli esperti»

L'esercito russo ha rimosso il suo equipaggiamento militare dal territorio della centrale nucleare di Zaporizhzhia a Energodar prima dell'arrivo nella giornata di ieri degli esperti dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea). Lo ha affermato stasera lo Stato maggiore delle forze armate ucraine. «In connessione con l'arrivo della delegazione dell'Aiea - ha scritto l'esercito di Kiev nel suo ultimo aggiornamento su Facebook - gli occupanti hanno rimosso tutte le attrezzature militari dal territorio della centrale nucleare di Zaporizhzhia. Circa 100 unità sono state spostate nell'impianto di Atomenergomash (società russa di ingegneria energetica, ndr), il resto è stato disperso nelle aree popolate più vicine».

© RIPRODUZIONE RISERVATA