Ucraina diretta. Biden: «Dittatori da fermare o ne arriveranno altri». Missili su Leopoli, allarme antiaereo in molte città

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Ucraina diretta
di Mauro Evangelisti
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Martedì 3 Maggio 2022, 06:09 - Ultimo aggiornamento: 12 Novembre, 14:44

Bombe e missili in tutta l’Ucraina. Ieri sera è stata colpita anche Leopoli, a Ovest, a ottanta chilometri dal confine con la Polonia e dunque con l’Unione europea. Il sindaco ha avvertito: non uscite dai rifugi. Danneggiate due sottostazioni della linea elettrica, mezza città è rimasta senza corrente. Bloccati i treni. Si sono udite almeno cinque esplosioni. A Kiev la contraerea ha abbattuto un razzo russo. Bombe a Dnipro e Vinnytsia. Le sirene dell’allarme antiaereo sono risuonate in tutto il Paese, con Odessa, in particolare, che torna sotto attacco. La ferocia di Putin non si placa e anche ieri ci sono state decine di morti. Il presidente Usa, Joe Biden, ha commentato parlando dalla fabbrica della Lockheed Martin che produce i missili Javelin: «Le forze armate russe hanno commesso molti crimini di guerra e gli Stati Uniti stanno guidando il sostegno agli ucraini per difendere il loro Paese. Oltre 5.500 Javelin sono stati inviati dagli Stati Uniti in Ucraina. Se non ci opponiamo ai dittatori, continueranno ad arrivarne». Secondo l’Onu e autorità di Kiev citate dal Guardian potrebbero essere anche uomini e ragazzi tra le vittime di stupri perpetrati da soldati russi in Ucraina, dove decine di casi denunciati sono già oggetto di indagini.

Poi c’è l’assalto finale dei russi alle acciaierie di Mariupol. Non solo con i bombardamenti a tappeto, ma anche con le truppe sul terreno per andare a cercare gli ultimi resistenti: duemila uomini tra Marines ucraini e soldati del reggimento Azov. Nei cunicoli, però, ci sono ancora civili, almeno 300, ma le cifre sono discordanti, mentre ieri un nuovo convoglio con persone evacuate è arrivato finalmente a Zaporizhzhia, dopo che per tutta la giornata si era temuto per la loro sorte. Almeno 11 bus sembrano essere spariti, anche se è probabile che siano stati portati nei centri di filtraggio russi. L’esercito di Mosca non si ferma e ormai ci stiamo abituando ai dati dei morti: altri dieci ieri sera nella sola regione del Donetsk, dove i raid hanno colpito uno stabilimento industriale (una cokeria) causando anche quindici feriti. Altri bombardamenti sono stati segnalati a Kharkiv. «Nelle ultime 24 ore, le forze di occupazione russe hanno colpito due volte con più lanciarazzi» dice il governatore della regione, Oleg Synegubov. Attacco di artiglieria contro il villaggio di Zaliznychne, nell’area di Zaporizhzhia (la città dove vengono portati i civili evacuati dall’acciaieria di Mariupol): due morti, 12 case e la scuola danneggiate.

Odessa

Altro fronte caldo, cruciale, è quello meridionale di Odessa, la città portuale a Ovest del Mar Nero, che Putin puntava a conquistare fin dall’inizio dell’avanzata in Ucraina. Per ora gli è andata male: via terra le truppe russe non riescono ad andare oltre Kherson; via mare hanno dovuto incassare l’umiliante affondamento della nave ammiraglia Moskva. Ieri la città ha pianto la morte di un quindicenne a causa dei bombardamenti ordinati da Putin. Secondo la ricostruzione delle autorità locali, il ragazzino aveva ricevuto sullo smartphone la notifica dell’allarme antiaereo, ma invece di correre nei rifugi, è andato ad avvertire del pericolo gli anziani vicini di casa. L’altruismo e il coraggio sono stati purtroppo fatali. Da Odessa il direttore di un quotidiano on line in lingua inglese, Ugo Poletti, parlando con l’AdnKronos ha spiegato: «Odessa continua a essere sotto attacco missilistico. E se c’è l’ostinazione di continuare questa guerra, allora Odessa torna a essere l’obiettivo finale. Ancora più importante di Kiev perché significherebbe il controllo sul Mar Nero».

Tempi

C’è una indiscrezione diffusa ieri dall’intelligence del Ministero della Difesa ucraina: la guerra sarà ancora molto lunga. Si legge nell’informativa: «Tra i militari dell’esercito occupante ci sono informazioni che il termine della cosiddetta “operazione militare speciale” è fissato per settembre 2022». Secondo l’Ukraina Pravda, che cita come fonte proprio l’intelligence di Kiev, «la Federazione Russa si sta preparando a governare le terre ucraine occupate, sta valutando la possibilità di includere i territori occupati dell’Ucraina meridionale nella Crimea temporaneamente occupata e la loro ulteriore integrazione nello spazio economico russo. Diverse imprese private nella regione di Rostov, nella Federazione Russa, hanno ricevuto l’ordine di produrre sigilli e francobolli per le amministrazioni di occupazione di Mariupol. L’elenco delle istituzioni che li riceveranno comprende istituzioni educative, ospedali, polizia, uffici del registro e istituzioni amministrative, sebbene la maggior parte di esse sia stata distrutta dalle truppe russe». In sintesi: l’operazione di russificazione prosegue e nelle aree in cui il controllo dell’esercito di Putin appare consolidato si tenta di ripetere una operazione simile a quella collaudata in Crimea.

La Cnn ha anche riportato uno scenario, già emerso nei giorni scorsi, da collegare alla data simbolica del 9 maggio, giorno in cui in Russia si celebra la vittoria sui Nazisti. Inizialmente si pensava che Putin puntasse a ottenere acquisizioni significative di territorio per annunciare il successo in occasione proprio della Giornata della Vittoria. Ma alla luce di una situazione ancora indefinita, la svolta potrebbe essere perfino più inquietante e quel giorno, secondo la Cnn, Putin dichiarerà guerra all’Ucraina (formalmente non lo ha mai fatto, Mosca nega perfino che sia in corso una invasione e una aggressione al Paese confinante).
Che il Cremlino tenga molto alla propaganda, e non solo entro i propri confini nazionali, lo dimostra anche l’importanza che sta attribuendo alla presa di Mariupol. In realtà già controlla la città, ma sta imponendo inutili sofferenze ai civili bloccati nei sotterranei da più di due mesi. Ieri per tutta la giornata si è temuto che l’operazione di evacuazione di un secondo gruppo, formato soprattutto da donne e bambini, fino a Zaporizhzia, potesse finire male. A mezzogiorno il sindaco della città Vadym Boichenko (che però non si trova a Mariupol) aveva lanciato l’allarme: «Ci risulta che undici autobus siano scomparsi da qualche parte. Si perdono in questi centri di filtraggio, i nostri residenti vengono presi e rapiti, e oggi questo sta accadendo nella nostra Mariupol». Ancora: «A Mariupol più di 20mila civili sono stati uccisi in soli due mesi. Non posso dire se i russi stiano preparando qualcosa per il 9 maggio o meno. Hanno già fatto tutto il possibile, hanno distrutto la città. Putin ha già superato Hitler». Più tardi un suo consigliere ha spiegato: «I russi si stanno già impadronendo delle case delle persone costrette a fuggire». Nel tardo pomeriggio l’annuncio: altri civili sono arrivati finalmente in salvo a Zaporizhzhia. In una conferenza stampa Pascal Hundt, capo della delegazione del Comitato internazionale della Croce Rossa, ha spiegato: «Sono ancora molti quelli rimasti nell’acciaieria dell’Azovstal in una situazione terribile. E per evacuare quelli portati in salvo sono stati necessari lunghissimi negoziati». Sui numeri non c’è un quadro definito: secondo la Bbc sono 127 gli evacuati, secondo l’Onu però 32 persone, dopo essere uscite dai cunicoli dell’acciaieria, hanno deciso di restare a Mariupol. Una donna è stata arrestata perché accusata di essere una combattente. Enver Tskitishvili, direttore generale del complesso industriale, è stato intervistato dalla Bbc. Secondo lui in trappola ci sono ancora 300 civili (oltre ai 2.000 militari): «L’Azovstal dispone di 5 rifugi antiaerei in grado di resistere all’attacco di una testata nucleare. Alla vigilia dell’invasione russa dell’Ucraina i dipendenti dell’impianto avevano creato grandi riserve di acqua potabile e cibo nei bunker, che avrebbero permesso loro di vivere lì per molto tempo». Ecco, nei sotterranei del complesso industriale ieri si è ripreso a combattere e queste rischiano di essere davvero le ore più drammatiche perché difficilmente i militari ucraini che non si sono arresi (compresi quelli dell’Azov, formazione di estrema destra inglobata nelle forze armate) ne usciranno vivi. Ieri pomeriggio in un video pubblicato su Telegram ha spiegato il vice comandante del reggimento Azov, Svyatoslav Palamar: «Al momento è in corso un potente assalto al territorio dello stabilimento Azovstal con l’appoggio di mezzi corazzati, carri armati, tentativi di sbarco e un gran numero di fanti».

La strage a Odessa del 2 maggio 2014, cosa è successo? Le accuse di Russia e Ucraina

Ucraina, la diretta

Ore 23.53L'obiettivo dell'Ucraina è ripristinare la sua integrità territoriale, inclusa la Crimea. Lo afferma il presidente ucraino Volodymyr Zelensky intervenendo virtualmente a un incontro del Wall Street Journal. «Ci auguriamo che la Crimea sarà parte dell'Ucraina», dice Zelensky.

Ore 22.45 - Sei stazioni ferroviarie sono state colpite questa sera in bombardamenti russi nell'Ucraina centrale e occidentale, secondo quanto riferisce il presidente delle ferrovie ucraine, Alexander Kamyshin, citato dall'agenzia Unian. Non sono segnalati morti o feriti tra il personale delle ferrovie o tra i passeggeri, ma i danni provocati «sono gravi», secondo Kamyshin. Questa sera esplosioni erano state segnalate nelle regioni di Leopoli, Dnipro, Kiev e Kirovohrad. In una parte di Leopoli sono segnalate interruzioni di corrente elettrica, che stando al sindaco Andriy Sadovyi hanno interessato anche alcune strutture mediche

Ore 21.50 - Un missile russo si è abbattuto questa sera in una regione montuosa della Transcarpazia. Lo riferiscono i media di Kiev, sottolineando che è la prima volta dall'inizio dell'invasione russa che viene colpita questa provincia nel sud-ovest dell'Ucraina. Per ora non si hanno notizie su possibili morti o feriti, né su quale fosse l'obiettivo preso di mira.

Ore 21.20 - «Se non ci opponiamo ai dittatori.... continueranno ad arrivare. Oltre 5.500 Javelin sono stati inviati dagli Stati Uniti in Ucraina». Lo ha detto il presidente americano, Joe Biden, parlando dalla fabbrica della Lockheed Martin che produce i missili anti-carro a Troy, in Alabama. «I militari ucraini si stanno prendendo gioco di quelli russi da diversi punti di vista», ha detto ancora Biden

Ore 21.10 - «Le forze di russe hanno commessi molti crimini di guerra e gli Stati Uniti stanno guidando il sostegno agli ucraini per difendere il loro Paese». Lo ha detto il presidente americano, Joe Biden, parlando dalla fabbrica della Lockheed Martin che produce i missili Javelin a Troy, in Alabama. È incredibile quello che avete fatto. Quando vediamo le atrocità commesse dai russi e gli ucraini, non solo soldati ma anche persone comuni, che si difendono«, ha detto il presidente rivolgendosi agli operai della fabbrica. »Avete cambiato la vita delle persone«, ha sottolineato.

Ore 20.34 - Le forze ucraine hanno distrutto un posto di comando russo e tre depositi di munizioni. Lo scrive su Twitter il Kyiv Independent, parlando dei risultati di una quarantina di missioni ai confini degli oblast di Kherson e Mikolaiv.

Ore 20.19 - «A seguito dell'attacco missilistico, due sottostazioni elettriche sono state danneggiate. Non c'è elettricità in una parte della città». Lo scrive su Twitter il sindaco di Leopoli, Andriy Sadovyi. In precedenza Sadovyi aveva avvertito la popolazione di esplosioni in questa città dell'Ucraina occidentale, invitando tutti a rimanere nei rifugi.

Ore 20.10 - Allarmi antiaereo sono in corso in quasi tutta l'Ucraina. Oltre a Leopoli e Kiev, esplosioni sarebbero state udite anche a Dnipro e Vinnytsia.

Ore 19.58 - La contraerea ucraina ha abbattuto un missile russo nei pressi di Kiev. Lo rende noto il consigliere del ministro dell'interno Anton Gerashchenko. Alcuni testimoni nella capitale riferiscono di aver udito un'esplosione.

Ore 19.55 - Sono almeno 5 le esplosioni udite stasera a Leopoli. Lo riferisce l'Ukrainska Pravda, precisando che non è ancora noto se ci siano vittime o feriti.

Ore 19.46 - Esplosioni sono state udite questa sera a Leopoli, nell'ovest dell'Ucraina. Lo ha riferito su Twitter il sindaco Andriy Sadovyi, invitando la popolazione a restare nei rifugi antiaerei e segnalando blackout in alcune zone della città.

Ore 18.19 - Cosa direbbero Papa Francesco o Salvini a Putin? Fermare tutto immediatamente.

Ma Putin lo sa in anticipo e non ascolterà«. Così il filosofo Aleksandr Dugin, tra gli ideologhi più vicini al presidente russo Vladimir Putin, in una intervista all'AdnKronos, commenta le ipotesi di trasferte a Mosca, a partire da quella del Papa, di cui il santo Padre parla oggi con il Corriere della Sera e quella di Matteo Salvini, che secondo rumors di stampa italiana potrebbe organizzare una missione per la pace a Mosca (ipotesi smentita dallo stesso leader della Lega).

Ore 18.00 - «Tra i militari dell'esercito occupante ci sono informazioni che il termine della cosiddetta operazione militare speciale è fissato per settembre 2022». Lo riporta l'Ukrainska Pravda citando la direzione principale dell'intelligence del ministero della Difesa ucraino. Nel frattempo, secondo l'intelligence ucraina, la Russia si sta preparando a governare i territori ucraini occupati.

Ore 17.38 - Il presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, ha lanciato al presidente russo, Vladimir Putin, un appello affinché «la Russia sia all'altezza delle sue responsabilità di membro permanente del Consiglio di sicurezza, mettendo fine alla sua aggressione devastatrice» in Ucraina. Lo ha fatto sapere l'Eliseo alla fine del colloquio, durato 2 ore e 10 minuti. Era il primo dal 29 marzo fra i due capi di Stato e il primo dopo la rielezione di Macron.

Ore 17.00 - A Mariupol «più di 20mila civili sono stati uccisi in soli due mesi. Non posso dire se i russi stiano preparando qualcosa per il 9 maggio o meno. Hanno già fatto tutto il possibile, hanno distrutto la città. Putin ha già superato Hitler. Può essere orgoglioso di se stesso». Lo ha detto il sindaco di Mariupol, Vadym Boichenko, in un briefing online al media center di Kiev.

Ore 16.18 - «Al momento è in corso un potente assalto al territorio dello stabilimento Azovstal con l'appoggio di mezzi corazzati, carri armati, tentativi di sbarco e un gran numero di fanti». Lo ha detto in un videomessaggio su Telegram il vice comandante del reggimento Azov, Svyatoslav Palamar, aggiungendo che negli attacchi russi delle scorse ore «sono stati feriti 10 civili», oltre alle due donne rimaste uccise di cui aveva già dato notizia.

Ore 15.54 - Nella telefonata di oggi, «il presidente russo Vladimir Putin e il suo omologo francese Emmanuel Macron hanno discusso il problema della sicurezza alimentare globale». Lo riferisce il Cremlino, citato dalla Tass, secondo cui «la parte francese ha espresso preoccupazione» al riguardo. «In questo contesto - prosegue Mosca - Vladimir Putin ha sottolineato che la situazione in questa materia è complicata, principalmente a causa delle misure sanzionatorie dei paesi Occidentali, e ha rilevato l'importanza del funzionamento senza ostacoli della logistica globale e delle infrastrutture di trasporto».

Ore 15.45 - L'Ucraina «non è pronta per negoziati seri» per porre fine al conflitto con la Russia. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin nella telefonata con Emmanuel Macron, secondo quanto riferisce il Cremlino, citato dalla Tass.

Ore 15.40 - «I Paesi Ue ignorano i crimini di guerra delle forze ucraine e i loro bombardamenti sulle città e i villaggi del Donbass». Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin nella telefonata con Emmanuel Macron. Lo riferisce il Cremlino, citato dalla Tass.

Ore 15.35 - La Russia è «ancora aperta al dialogo» con l'Ucraina. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin nella telefonata con Emmanuel Macron, secondo quanto riferisce il Cremlino, citato dalla Tass. 

Ore 15.10 - La telefonata tra Vladimir Putin ed Emmanuel Macron è durata oltre due ore. Lo riporta la tv francese Bfm, citata dalla Tass. È stato il primo colloquio tra i due leader dopo la rielezione di Macron all'Eliseo.

Ore 14.49 - Si è tenuta la preannunciata telefonata tra il presidente francese Emmanuel Macron e quello russo Vladimir Putin. Lo scrive l'agenzia russa Tass citando le tv.

Ore 14.47 - «Attualmente la situazione nell'acciaieria Azovstal è molto complicata, da questa mattina i russi stanno cercando di assaltare l'impianto utilizzando veicoli blindati, al momento i soldati ucraini stanno respingendo tutti gli attacchi». Lo ha detto il comandante della 12ma brigata operativa della Guardia nazionale ucraina Denis Schlega, che si trova nel territorio dell'impianto metallurgico, citato da Ukrinform. Schlega ha ricordato che ci sono circa 500 feriti che hanno bisogno di essere portati via e ha chiesto un cessate il fuoco urgente.

Ore 14.35 - Nella sola Irpin, sono stati trovati 290 copri di civili uccisi dai russi, di questi «55 sono solo resti umani». Lo ha detto la procuratrice generale ucraina, Iryna Venediktova, ai giornalisti a Irpin. «Di questi, 40 sono stati uccisi da colpi di arma da fuoco, 35 da schegge, 5 di fame. Gli altri 210 hanno ferite ancora in corso di accertamento per poter risalire alle cause del decesso», ha aggiunto.

Ore 14.27 - L'Ucraina vincerà la guerra contro la Russia e sarà libera dall'occupazione straniera. Lo ha detto il premier britannico Boris Johnson ai deputati ucraini della Verkhovna Rada, diventando così il primo leader occidentale e mondiale a parlare in videocollegamento al Parlamento di Kiev dopo l'inizio dell'invasione da parte delle truppe di Mosca.

Ore 14.00 - «Putin deve essere assolutamente processato, è il principale criminale di guerra del XXI secolo: ricordate la Cecenia, la Georgia e ora l'Ucraina». Lo ha detto la procuratrice generale ucraina Iryna Venediktova, incontrando i giornalisti davanti alla casa della Cultura di Irpin, completamente distrutta. «È lui il responsabile come comandante in capo dei crimini di guerra commessi in queste zone», ha aggiunto.

Ore 13.40 - Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto con le nuove misure russe in risposta alle sanzioni. Il decreto prevede nuove misure economiche di ritorsione contro le azioni ostili di alcuni stati stranieri ed organizzazioni internazionali. In particolare, riporta la Tass, il documento vieta di effettuare transazioni e concludere accordi con individui stranieri ed entità legali sottoposti alle misure restrittive e vieta di esportare materie prime e prodotti dalla Russia nell'interesse di questi individui. Il documento non contiene i nomi delle persone e delle società colpite, ma Putin ha chiesto al governo di stilare entro 10 giorni la lista di coloro che verranno sanzionati e di stabilire i criteri per determinare le operazioni soggette al divieto. Lo riferisce l'agenzia russa Tass.

Ore 13.34 - «Siamo stati bombardati tutta la notte, due donne civili sono rimaste uccise e ora Azovstal viene preso d'assalto». Lo riferisce il vice comandante del reggimento Azov asserragliato nell'acciaieria Azovstal di Mariupol Svyatoslav Palamar (Kalyna) citato dall'Ukrainska Pravda. «I russi adesso stanno cercando di irrompere nell'impianto, prima dell'assalto, gli aerei hanno bombardato l'impianto», aggiunge.

Ore 13.00 - L'esercito russo ha iniziato a prendere d'assalto l'acciaieria Azovstal a Mariupol. Lo scrive l'agenzia ucraina Unian, citando il proprio corrispondente militare Andrei Tsaplienko. «Gli occupanti hanno preso d'assalto l'Azovstal, cercando di entrare nell'impianto», scrive Tsaplienko su Telegram, precisando che l'informazione è «confermata dal vice comandante del reggimento Azov. Non ci sono ancora dettagli».

Ore 12.12 - Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto con le nuove misure russe in risposta alle sanzioni. Lo riferisce l'agenzia russa Tass.

Ore 12.01 -  Solo 3 dei 14 autobus incaricati di evacuare i rifugiati di Mariupol, nella regione di Donetsk, hanno raggiunto il territorio controllato dal governo ucraino. Delle persone che si trovano a bordo dei restanti undici autobus non si sa nulla al momento. A dichiararlo è il sindaco della città ucraina sotto assedio delle forze russe, Vadym Boichenko. «Ci risulta che undici autobus siano scomparsi da qualche parte, avrebbero dovuto procedere verso Zaporizhia, ma si sono persi da qualche parte. Si perdono in questi centri di filtraggio, i nostri residenti vengono presi e rapiti, e oggi questo sta accadendo nella nostra Mariupol», ha detto Boichenko.

Ore 11.30 - «Abbiamo prestato attenzione alle dichiarazioni antistoriche del capo del ministero degli Esteri israeliano Yair Lapid, che spiegano ampiamente il corso dell'attuale governo israeliano a sostegno del regime neonazista a Kiev»: lo scrive oggi in un tweet il ministero degli Esteri russo. Ieri Lapid aveva detto che le dichiarazioni del ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov (secondo il quale «anche Hitler aveva origini ebraiche») «sono sia imperdonabili ed oltraggiose, sia un terribile errore storico».

Ore 11.06 -  Il Regno Unito sta fornendo armi all'Ucraina per impedire che venga «sopraffatta e cancellata». Lo ha dichiarato il primo ministro britannico, Boris Johnson, in un'intervista rilasciata al programma 'Good Morning Britain' su Itv nel giorno in cui parlerà al Parlamento ucraino. «Ciò che il Regno Unito sta facendo, ha fatto da quando è iniziata la crisi, è guidare il mondo nell'aiutare gli ucraini a difendersi dall'aggressione barbarica e insensata di Vladimir Putin», ha affermato Johnson, secondo cui «è molto importante che le persone capiscano i limiti di ciò che stiamo dicendo. Non lo stiamo facendo per qualche cambiamento geopolitico o per avere un risultato a Mosca. Il Regno Unito è indifferente a tutto questo». «Ciò a cui teniamo - ha precisato il leader britannico - è il popolo ucraino e la sua sofferenza. Quello che abbiamo fatto è stato iniziare molto presto, prima di qualsiasi altro Paese europeo, a inviare loro le armi di cui potevano aver bisogno, in particolare contro i carri armati, poi ovviamente molti altri tipi di armi».

Ore 10.55 - La Slovacchia chiederà un'esenzione da qualsiasi embargo del petrolio russo concordato dall'Unione europea nella sua prossima serie di sanzioni contro Mosca. Lo ha detto il ministero dell'Economia slovacco citato dal Guardian. «Se si tratta di un embargo approvato del petrolio russo come parte di un ulteriore pacchetto di sanzioni contro la Russia, allora la Slovacchia chiederà un'esenzione», ha detto il ministero.

Ore 10.44 - Il governo britannico non cerca «alcun esito» diverso da quello attuale nella politica interna russa come risultato del suo sostegno all'Ucraina contro l'invasione delle forze di Vladimir Putin, né vuole innescare «un cambiamento geopolitico» a danno di Mosca. Lo ha sottolineato il premier Boris Johnson in un'intervista al talk show Good Morning Britain su Itv. «Noi abbiamo avuto un ruolo guida per spingere il mondo verso un pacchetto di sanzioni più dure» anti russe solo perché «ci interessa il popolo ucraino che sta soffrendo» e riteniamo «totalmente ingiustificabile vedere un Paese libero invaso e devastato», ha aggiunto. Il primo ministro Tory ha quindi definito «inaccettabili oltre ogni limite» le minacce rimbalzate di recente contro l'ambasciatrice britannica in Ucraina, Melissa Simmons, tornata a Kiev nei giorni scorsi.

Ore 10.40 - L'esercito russo è notevolmente più debole a causa dell'invasione dell'Ucraina, nonostante l'ammodernamento degli armamenti effettuato tra il 2005 e il 2018, periodo in cui il budget della difesa russo è quasi raddoppiato: lo riporta oggi l'intelligence britannica nel suo aggiornamento sulla situazione in Ucraina pubblicato dal ministero della Difesa di Londra. L'esercito di Mosca, si legge nel rapporto, è ora significativamente più debole e l'invasione dell'Ucraina avrà un impatto duraturo su di esso poiché le sue truppe hanno subito un fallimento strategico e operativo. Tra il 2005 e il 2018 Mosca ha investito in sofisticati aerei, navi e armi di terra. Tuttavia, l'ammodernamento del suo equipaggiamento non ha consentito alla Russia di dominare l'Ucraina poiché i fallimenti nella pianificazione strategica e nell'esecuzione operativa hanno impedito di tradurre questa forza numerica in un vantaggio decisivo.

Ore 10.35 - Duemila residenti di Mariupol stanno aspettando vicino a Berdyansk, a circa un'ottantina di chilometri dalla città portuale, per essere evacuati a Zaporizhzhia, ma le truppe russe non lo permettono. Lo denuncia il sindaco di Mariupol Vadym Boychenko, secondo quanto riferisce Ukrinform. «Stavamo aspettando oggi che l'evacuazione avvenisse sull'anello di Lunacharsky vicino a Berdyansk. Oggi ci stanno aspettando i residenti: duemila abitanti di Mariupol, che sono partiti, hanno raggiunto Berdyansk, hanno aspettato questa evacuazione per due settimane e abbiamo annunciato l'inizio di questa evacuazione. Ma le truppe russe ostili stanno distruggendo i nostri piani e non consentono ai nostri ucraini e ai nostri residenti di Mariupol di raggiungere la città di Zaporizhzhia», ha detto Boychenko.

Ore 10.20 - Nelle ultime 24 ore gli attacchi russi sulla regione di Kharkiv hanno provocato un morto e 3 feriti. Lo riporta il Kyiv Independent citando il governatore dell'oblast di Kharkiv, Oleh Synehubov. Un bombardamento su una fabbrica della regione, spiega Synehubov, ha provocato un incendio nel quale è morto un lavoratore. Inoltre, in vari attacchi sono rimaste ferite due persone nella città di Kharkiv e una nell'area di Chuhuyiv. Il governatore ha precisato che i combattimenti proseguono nella direzione di Izium.

Ore 9.54 - Le forze ucraine hanno ucciso 122 soldati russi nelle ultime 24 ore e hanno sventato un tentativo delle forze di Mosca di impadronirsi di un posto di osservazione dell'esercito di Kiev: lo ha reso noto su Facebook la Task Force meridionale ucraina, secondo quanto riporta l'Ukrainska Pravda. Il posto di osservazione, spiega la Task Force, si trova nella regione di Kherson (sud) ed è stato preso d'assalto da «un gruppo di sabotaggio e ricognizione nemico», che è stato «ostacolato e schiacciato dal fuoco di mortaio».

Ore 9.41 - «Il presidente ucraino Vladimir Zelensky non ha bisogno di alcun trattato di pace. Per lui, la pace è la fine». Lo ha scritto sul suo canale Telegram il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev citato dalla Tass. «Zelensky continuerà a mendicare all'Occidente armi e denaro esprimendo preoccupazione per gli ucraini», ha aggiunto.

Ore 9.34 - «L'iniziativa di condurre l'intervista non è venuta dal ministero degli Esteri russo, ma da giornalisti italiani». Così la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova su Telegram in merito alle parole premier Mario Draghi che «ha criticato - scrive Zakharova - il programma della tv italiana, in cui è intervenuto per 40 minuti il ministro degli esteri russo Sergei Lavrov. Il programma è stato pubblicizzato come un'intervista, ma in realtà è stato un comizio, ha detto Draghi». «Voglio che i cittadini italiani sappiano la verità», afferma Zakharova, «perché i politici italiani stanno prendendo in giro il loro pubblico»

Ore 9.24 - Sono oltre 200 i civili ancora intrappolati nell'impianto di Azovstal, a Mariupol. A dichiararlo è stato il sindaco della città, Vadym Boychenko. Un certo numero di civili è stato evacuato dall'impianto domenica. Onu e Croce Rossa sperano di riuscire a fare uscire altre persone oggi. Secondo il sindaco della città sono oltre 100mila i civili ancora presenti a Mariupol, sotto assedio delle forze russe da settimane.

Ore 9.22 - «In totale, 90.432 ordigni e 583,4 chili di esplosivo, comprese 1.964 bombe aeree, sono stati neutralizzati dall'inizio dell'invasione militare su larga scala della Federazione russa sul territorio dell'Ucraina». Lo rende noto su Telegram il mnistero degli Interni ucraino, facendo sapere che le squadre Ses, il servizio di emergenza statale, hanno controllato un'area di 16.370 ettari. Il Ministero raccomanda ai cittadini, «in caso di rilevamento di un oggetto sospetto o esplosivo, di segnalarlo immediatamente al numero di telefono 101 o 102».

Ore 9.11 - Trovati in una fossa comune vicino a Mykolaiv, nel sud dell' Ucraina, i corpi di due persone con tracce di torture. Lo riferisce su Telegram l'ufficio del procuratore regionale di Mykolaiv, secondo quanto riporta Ukrinform. Durante le indagini nel villaggio di Novofontanka, distretto di Bashtanska, le forze dell'ordine ucraine che stanno «documentando i crimini dell'esercito russo durante l'occupazione», hanno trovato «in una fossa comune i corpi di due persone del luogo con tracce di ferite da arma da fuoco e torture. Uno degli uomini aveva le gambe legate», spiega l'ufficio del procuratore regionale, aggiungendo che lì vicino sono state trovate «tracce dell'esercito russo, inclusi frammenti di un tipico pacchetto di biscotti russi». «La causa esatta della morte sarà determinata dai risultati dell'esame forense», si aggiunge.

Ore 9.06 - L'esercito di Mosca ha evacuato in Russia nelle ultime 24 ore 11.550 persone dall' Ucraina, inclusi 1.847 bambini: lo ha reso noto il ministero della Difesa russo, secondo quanto riporta Interfax. Dall'inizio della guerra il 24 febbraio scorso la Russia ha evacuato dall' Ucraina un totale di 1.092.137 persone, tra cui 196.356 bambini.

Ore 9.03 - Secondo il governatore dell'oblast di Lugansk, Sergiy Gaidai, nelle ultime ore 12 attacchi russi sono stati respinti sulla linea del fronte delle regioni di Lugansk e Donetsk. Gaidai lo rende noto su Telegram citato dal Guardian. Sei carri armati, cinque sistemi di artiglieria, 22 unità di veicoli corazzati da combattimento e otto veicoli sono stati distrutti, afferma. Sono stati abbattuti anche cinque droni Orlan-10.

Ore 8.34 - L'esercito russo è notevolmente più debole a causa dell'invasione dell'Ucraina, nonostante l'ammodernamento degli armamenti effettuato tra il 2005 e il 2018, periodo in cui il budget della difesa russo è quasi raddoppiato: lo riporta oggi l'intelligence britannica nel suo aggiornamento sulla situazione in Ucraina pubblicato dal ministero della Difesa di Londra. L'esercito di Mosca, si legge nel rapporto, è ora significativamente più debole e l'invasione dell'Ucraina avrà un impatto duraturo su di esso poiché le sue truppe hanno subito un fallimento strategico e operativo.

Ore 8.32 - Un incendio è scoppiato nella notte in un magazzino nel distretto urbano di Bogorodsky, nella regione di Mosca, ma le fiamme ora sono state completamente spente. Lo riporta l'agenzia Tass, citando il servizio stampa del Ministero per le situazioni di emergenza. Le fiamme hanno interessato l'intera area di 33.800 metri quadrati del magazzino, che contiene libri e materiale cartaceo e si trova sull'autostrada Kudinovskoye, e «c'è stato un parziale crollo del tetto», ha spiegato la fonte. I vigili del fuoco hanno lavorato nella notte e alle 7.36 locali l'incendio è stato completamente spento. Il magazzino, secondo quanto riporta Nexta Tv, media di opposizione bielorusso che trasmette dall'estero, è un deposito della casa editrice pro-Cremlino "Prosveshchenie".

Ore 8.15 - Mosca sta raggruppando le sue truppe e rafforzando le unità di artiglieria e di difesa aerea nelle aree di Zaporizhzhia, Kryvyi Rih e Mykolaiv: lo ha reso noto l'Esercito ucraino, secondo quanto riporta il Kyiv Independent, aggiungendo che nelle ultime ore i russi hanno bombardato pesantemente le città di Tokmak e Berdyansk, nella regione di Zaporizhzhia. Da parte sua, l'amministrazione militare regionale di Zaporizhzhia ha reso noto che Mosca sta cercando di stabilire una rete di supporto logistico per le sue truppe.

Ore 8.03 - «Ho chiesto al cardinale Parolin, dopo venti giorni di guerra, di fare arrivare a Putin il messaggio che io ero disposto ad andare a Mosca. Certo, era necessario che il leader del Cremlino concedesse qualche finestrina. Non abbiamo ancora avuto risposta e stiamo ancora insistendo, anche se temo che Putin non possa e voglia fare questo incontro in questo momento. Ma tanta brutalità come si fa a non fermarla?». Lo dice papa Francesco, intervistato dal direttore del Corriere della Sera, Luciano Fontana. «A Kiev per ora non vado», aggiunge - spiega -. Io prima devo andare a Mosca, prima devo incontrare Putin«.

Ore 7.57 -  La difesa aerea ucraina ha abbattuto ieri otto velivoli senza pilota russi, tra cui anche un Forpost, un sofisticato drone da ricognizione del valore in stimato in sette milioni di dollari. Lo ha reso noto su Facebook il Comando dell'Aeronautica ucraina, secondo quanto riferisce l'agenzia Ukrinform. «Per tutta la giornata del due maggio, gli aerei con equipaggio degli occupanti non sono entrati nel raggio della difesa aerea ucraina. Invece, il nemico continua a lanciare attacchi missilistici, aumentando l'uso di velivoli senza pilota nello spazio aereo ucraino», ha spiegato il Comando aggiungendo che ieri le forze di Kiev hanno «abbattuto otto bersagli aerei: un Forpost e sette (droni, ndr) Orlan-10».

Ore 7.50 - Sale a 220 (ieri era di 219) il bilancio dei bambini morti in Ucraina dall'inizio dell'invasione russa. Lo fa sapere la Procura generale ucraina su Telegram. In aumento anche i bambini feriti, che sono 406.

Ore 7.40 - Nuove esplosioni sono state registrate nella notte nella città russa di Belgorod, al confine con l'Ucraina. Lo hanno riferito le agenzie di stampa di Mosca, secondo cui sarebbero state avvertite esplosioni di "media potenza", ma al momento non si parla di danni o vittime.

Ore 7.21 -  La Russia potrebbe intensificare i bombardamenti nella regione orientale ucraina di Lugansk il 9 maggio, il giorno della vittoria contro i nazisti: lo ha detto il capo dell'amministrazione militare regionale, Sergii Gaidai, secondo quanto riporta il Kyiv Independent. Gaidai ritiene che il piano fa parte della strategia di Mosca della «terra bruciata», volta a conquistare la regione entro quella data. Secondo il governatore le forze russe utilizzeranno armi pesanti, tra cui artiglieria e sistemi di lancio multipli, per cercare di distruggere «tutto ciò che incontrano».

Ore 7.19 - Le parole del ministro degli Esteri Sergei Lavrov, secondo cui Hitler avrebbe avuto «sangue ebreo nelle vene», dimostrano che «la Russia ha dimenticato tutte le lezioni della Seconda guerra mondiale». Così, nel consueto videomessaggio diffuso nella notte, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha commentato le dichiarazioni rilasciate due giorni fa a Rete 4 dal capo della diplomazia di Mosca, paragonandolo di fatto al leader nazista.

Ore 7.01 - Il Pentagono ha confermato che il super generale russo Valery Gerasimov è stato al fronte nel Donbass la settimana scorsa. «Sappiamo che c'è stato per diversi giorni la settimana scorsa», ha riferito un alto funzionario della Difesa americana precisando però di «non poter confermare» che il capo di Stato maggiore delle forze russe è stato ferito, come invece dichiarato dal governo di Kiev.

Ore 5.51 - Gli Stati Uniti non hanno indicazioni che la Russia stia ricevendo armi da paesi terzi o che Mosca abbia tentato di ottenere tale assistenza. Lo ha detto il portavoce del Pentagono, John Kirby. «Non ho visto alcuna indicazione che abbiano ricevuto assistenza esterna da una terza nazione, né che stiano cercando di attingere a fonti esterne per ricevere armi da altri governi o altri paesi», ha detto Kirby citato dall'agenzia russa Tass. «Prima del 24 febbraio avevano radunato un'enorme quantità di proprie forze da combattimento fuori dall' Ucraina e hanno ancora molto di quella forza», ha osservato il portavoce del Pentagono.

Ore 3.19 - Le forze russe nella regione del Donbass compiono «progressi minimi, hanno il morale basso e continuano ad avere problemi logistici». Lo ha affermato un altro funzionario del Pentagono, aggiungendo che gli ucraini hanno ancora il controllo di Kharkiv. Le forze di Kiev «hanno svolto un ottimo lavoro nelle ultime 24-48 ore e sono riusciti a spingere i russi a circa 40 km a est di Kharkiv», ha spiegato il funzionario Usa. Quanto a Mariupol, il Pentagono ha constatato che la città continua a subire attacchi aerei da parte delle forze russe.

Ore 1.54 - Riprenderà stamani l'evacuazione dalla città ucraina di Mariupol, secondo le autorità locali. «Con il sostegno delle Nazioni Unite e della Croce rossa, il governo ucraino continuerà a evacuare i civili a partire dalle 7:00 ora locale» (le 8 in Italia), ha affermato il consiglio comunale di Mariupol.

Ore 1.46 -  I primi 100 civili evacuati dall'acciaieria di Mariupol sono arrivati ;;nella tarda serata di ieri nella città di Zaporizhzhia, riportano i media internazionali citando la polizia militare ucraina. «Si tratta - viene spiegato in un comunicato - principalmente di donne, bambini e anziani, che ora avranno accesso a cure mediche, cibo, medicine e assistenza psicologica».

 

Ore 1.35 - «Il mondo deve opporsi a questa retorica vile e pericolosa e sostenere i nostri partner ucraini di fronte al feroce assalto del Cremlino». Lo ha scritto su Twitter il segretario di Stato americano Antony Blinken, ripostando un tweet del ministro degli Esteri israeliano Yair Lapid che condannava le frasi antisemite di quello russo Serghei Lavrov.

Ore 1.30 - «Ci aspettiamo un nuovo pacchetto di sanzioni dall'Unione europea nel prossimo futuro. Questo pacchetto dovrebbe includere passi chiari per bloccare le entrate energetiche della Russia. Crediamo davvero in questo. In modo che allo Stato terrorista non venga dato un miliardo di euro al giorno per il carburante». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymir Zelensky nel suo discorso serale. «Ma vale anche la pena prepararsi per il prossimo passo delle sanzioni ora - ha aggiunto -. In ogni caso, dovremo bloccare tutte le operazioni di import-export con la Russia. Perché questo è il modo con cui fanno i soldi a Mosca. E non capiscono ancora che il diritto internazionale e la pace in Europa devono essere rispettati», ha concluso.

Ore 1.04 - L'Ungheria sarebbe stata informata in anticipo dalla Russia della sua volontà di invadere l' Ucraina. Lo scrive il Kyiv Independent citando il capo del Consiglio di Sicurezza ucraino, Oleksiy Danilov. Il giornale ucraino fa notare come il primo febbraio scorso Viktor Orban si sia recato a Mosca in visita da Vladimir Putin. Successivamente le autorità ungheresi si sono pubblicamente opposte all'imposizione di sanzioni alla Russia.

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