Perché ci sono 100mila soldati russi al confine con l'Ucraina?
Ufficialmente la Russia ha sempre affermato che le sue truppe si trovano al confine con l'Ucraina per esercitazioni militari. I movimenti di truppe sono iniziati lo scorso dicembre con una serie di esercitazioni lungo le regioni meridionali russe, tra cui Rostov, Krasnodar e la Crimea, penisola ucraina che Mosca ha illegalmente occupato nel 2014. Nel corso delle settimane il numero di uomini e mezzi è notevolmente aumentato, arrivando, secondo stime dell'intelligence americana e rilevazioni satellitari, a oltre centomila uomini. Nelle ultime ore sono avvenute anche operazioni militari congiunte tra Russia e Bielorussia, sempre ai confini con l'Ucraina. Le pressione militare sull'Ucraina è legata alla volontà russa di non permettere a uno stato sovrano, l'Ucraina, di entrare nella Nato e di avvicinarsi all'Unione Europea. E questo non da adesso ma dal 2014, anno della rivoluzione di Maidan, che ha portato alla fuga del presidente filorusso Viktor Yushenko, all'occupazione della Crimea e alla guerra in Donbass.
In caso di invasione interverrà la Nato (di cui l'Ucraina non fa parte)?
L’Organizzazione del Trattato Nord Atlantico impone ai suoi membri la mutua difesa e questo, teoricamente, non è il caso dell'Ucraina.
Perché per gli Usa è così importante quel fronte?
Il fronte orientale è importante per gli Stati Uniti per contenere la cosiddetta 'minaccia ibrida russa'. L'Ucraina è il terreno di scontro di due posizioni diametralmente opposte. Mosca è ovviamente preoccupata per la perdita di una zona di sicurezza intermedia con l'Alleanza Atlantica. Dall'altra parte diversi paesi confinanti con la Russia, come Polonia e Paesi baltici, sono terrorizzati (per ovvi motivi storici) dalle possibili intromissioni del Cremlino. La Russia vive un sogno autoritario e anacronistico di una potenza finita con il crollo del muro dei Berlino. Gli Usa vogliono limitare la capacità russa di creare caos e conflitti sul fronte orientale. In questo quadro la Russia è il paese aggressore, gli Stati Uniti si limitano a portare sostegno a paesi alleati e amici che richiedono sostegno contro una potenziale minaccia.
Cosa succede in Italia se in Ucraina scoppia una guerra?
Potrebbero esserci ripercussioni economiche (il nostro Paese è attualmente il sesto partner commerciale della Russia sia all’import che all’export) a seguito di ulteriori sanzioni economiche contro Mosca e problemi legati all'approvvigionamento energetico. La mossa seguente a sicure sanzioni in caso di intervento militare russo, sarà un probabile taglio della distribuzione del gas in Europa che è dipendente per circa il 40% da Mosca e il blocco del gasdotto Nordstream2, che collega la Russia alla Germania. Il nostro paese però non dovrebbe risentirne particolarmente, almeno sul breve periodo.
Se dovesse scoppiare una guerra che tipo di guerra sarà? Attaccheranno con i droni? Invasione da terra? Attacco aereo?
L'attacco se avverrà, avverrà principalmente via terra con ausilio di copertura aerea e ogni mezzo tecnologico a disposizione. Gli ucraini non potranno di certo resistere per molto ad una azione su vasta scala compiuta da Mosca con centomila uomini ma Putin sa bene che non sarà una guerra lampo e che costerà molti morti. I soldati ucraini sono più motivati rispetto a quelli russi, in diverse città migliaia di civili si sono arruolati o partecipano ad esercitazioni militari per organizzare una possibile resistenza in caso di invasione. E l'esercito ucraino non è più quello del 2014: Kiev ha potuto migliorare l'addestramento dei proprio uomini e potenziare la propria dotazione militare. Tra gli ultimi arrivati, oltre ai missili anticarro e antiaerei inglesi e americani, anche i temibili droni turchi Bayraktar TB2.