Le bombe che continuano a cadere, la corsa verso una terra promessa e tanta paura. Quella disegnata negli occhi di tutti. Che ti scava dentro. Tutti in fuga dall’Ucraina verso la Polonia. È un flusso incessante quello che ogni giorno, dall’inizio del conflitto, vede donne , anziani e bambini, arrivare a Medyka, sud est della Polonia, proprio al confine con l' Ucraina. Qui c’è un punto di raccolta per gli sfollati. Persone in cerca di libertà. Persone che hanno perso tutto. E allora basta un piano forte per regalare un sorriso. Il video fatto da Alessandro Fornaciari, 23 anni, romano di Mostacciano, presidente dell’associazione di volontariato “Green Atlas” è un tuffo al cuore.
Bastano le prime note di My Way per far correre un brivido lungo la schiena. Immediatamente un altro dei profughi del campo lo accompagna con la voce. E il tresto arriva in maniera forte e dirompente: «For what is a man, what has he got? If not himself, then he has naught». Appena finisce la musica ecco gli applausi di tutto il campo. E una voce che urla: «Thank you sir».