Ucraina, la guerra diventa di logoramento: cosa significa e quali sono i vantaggi per Kiev

Ucraina, la guerra diventa di logoramento: cos' è e quali sono i vantaggi per Kiev
di Mario Ajello
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Giovedì 24 Marzo 2022, 11:35 - Ultimo aggiornamento: 17:20

Doveva essere una guerra lampo. S’è rivelata, dopo un mese, una guerra di logoramento. E il conflitto russo-ucraino può sprofondare in una terra di nessuno, con gli eserciti nelle trincee e sporadici bombardamenti. Così come è già successo nel Donbass. In questa guerra di logoramento, le truppe russe che erano partite per prendere tutto e subito faticano e controllano solo Kherson, nel sud dell’Ucraina, tra le grandi città. Insomma l’avanzata russa procede a rilento. E già fioccano i paragoni, anche se sproporzionati, con il primo conflitto mondiale: guerra di logoramento per eccellenza, oltre che «inutile strage». La strategia di logoramento (indicata anche come guerra di logoramento) è quella che mira a consumare le risorse materiali nonché il morale del nemico per obbligarlo alla trattativa oppure per strappargli l’iniziativa. L’Ucraina questa sta cercando di fare e perciò Zelensky in queste ore ha annunciato con soddisfazione: «Fallito l’assalto di Putin, ormai siamo alla guerra di logoramento». 

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Il precedente


Durante il primo conflitto mondiale, in seguito alla battaglia della Marna la guerra di movimento si arenò e i fronti si stabilizzarono: soprattutto in Occidente e poi in Italia e nei Balcani, trasformando il conflitto in una guerra di posizione. I generali e capi di stato, consci della natura delle armi a disposizione dei soldati (fucili, mitragliatrici e cannoni) che impossibilitavano grandi offensive, cercavano di indebolire l’esercito nemico dall’interno, sia tatticamente - fidando in massicci attacchi preceduti da spaventosi bombardamenti anche di più giorni consecutivi - sia strategicamente, bloccando il commercio di materie prime ed impedendo alle fabbriche di produrre munizioni. In questo modo, l’esercito logorato diventava molto più vulnerabile a grandi invasioni a campo aperto. Solo l’introduzione di tattiche di infiltrazione da parte prima dei russi, poi dei tedeschi, consentì il ritorno ad una guerra manovrata e alla possibilità di rendere decisive le battaglie. Infatti, sebbene gli alti comandi tedeschi avessero già compreso la nuova natura della Grande Guerra sui fronti occidentali, come guerra di logoramento - e coscientemente ne fecero uso durante la Battaglia di Verdun - gli Alleati dell’Intesa, invece, continuarono a perseguire la strategia delle grandi battaglie risolutive, concependo il logoramento solo a livello tattico.
La strategia di logoramento venne invece deliberatamente usata da Armando Diaz sul fronte italiano respingendo più volte le pressioni alleate per un’offensiva sul Piave, fin quando non giunse il momento giusto per colpire l’esercito Imperiale-e-Regio, provato dall’insuccesso della Battaglia del solstizio e dalla successiva consunzione causata da fame, malattie e diserzioni. 

 


I vantaggi per Kiev

Ora per l’Ucraina la guerra di logoramento presenta tre vantaggi.  Uno: consentire con il tempo che passa ai gerarchi russi di smarcarsi da Putin. Due: dare fiato alle trattative in condizioni di accresciuta difficoltà per la Russia. Tre: dare tempo alle sanzioni perché fiacchino il sistema paese di Mosca favorendo la crescita del dissenso popolare anche se questo al momento, pure a causa di una repressione durissima, sembra fiacco. 
E comunque in questa guerra di logoramento le forze russe non avanzano da una settimana, limitandosi a bombardare le città da lontano.

Le forze ucraine resistono e, in qualche caso, riconquistano qualche lembo di territorio. Sul terreno, sostanzialmente, dopo un mese le due parti sembrano bloccate sulle rispettive posizioni. Gli esperti di storia militare illustrano diversi precedenti e fanno tanti paralleli, anche un po’ acrobatici, a proposito di guerra di logoramento. 

Gli ateniesi, che erano più deboli nella guerra terrestre durante la guerra del Peloponneso, usarono la guerra di logoramento.  Vengono fatte rientrare in questa categoria le tattiche "temporeggianti" di Quinto Fabio Massimo Verrucoso (soprannominato "Cunctator", "Temporeggiatore") contro Annibale Barca durante la Seconda guerra punica. E via così. 

Arrivando a secoli meno lontani, ecco l'invasione francese della Russia da parte di Napoleone Bonaparte nel 1812 e le battaglie statiche nella seconda guerra mondiale, inclusa la difesa urbana sovietica durante la battaglia di Stalingrado. Anche il Vietnam in cui si sarebbero impantanati negli annali ‘60 gli americani può essere ascritta alla tipologia logoramento, che danneggia sempre gli  invasori. Vedi il doppio caso afghanistano: in cui si logorarono  prima i sovietici e poi, fino al tiro recentissimo da quel Paese inespugnabile, gli americani. 

La situazione attuale

Ora le forze russe sono ferme a circa 25 chilometri da Kiev: ci sono sporadiche sortite verso la capitale, ma il grosso del corpo di invasione è immobile. Non solo: immagini via satellite prese dagli Stati Uniti mostrano che le postazioni russe hanno assunto, nei dintorni di Kiev e in altre zone dell'Ucraina, un atteggiamento difensivo, piantando mine, alzando sbarramenti e scavando trincee, come per evitare un contro attacco ucraino.
Quanto potrebbe durare questa  guerra di logoramento? 
Nel Donbass è andata avanti così per sette anni, nell'intera Ucraina potrebbe teoricamente durare altrettanto o anche più a lungo. Anche se Mariupol e Kharkiv cadessero in mano ai russi, e perfino se nei prossimi mesi cadesse in mano ai russi pure Kiev, l'Ucraina non ancora occupata e neppure minacciata dall'invasione da truppe terrestri è enorme: la maggior parte del suo territorio, grosso modo i tre quarti della nazione. La resistenza ucraina potrebbe attestarsi nella parte centrale e occidentale del Paese, per conquistare la quale, in assenza di una resa, a Mosca servirebbero forze largamente superiori a quelle schierate finora: forze che praticamente non ha.

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