Ucraina, il generale Bertolini: «L'esercito di Kiev è organizzato, ma non può vincere. La Nato? Se entra in guerra conflitto in tutta Europa»

Il generale: "Se la Nato entrasse in guerra, conflitto in tutta Europa"

Ucraina, il generale Bertolini: «L'esercito di Kiev è organizzato, ma non può vincere». Ecco perché
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 9 Marzo 2022, 11:59 - Ultimo aggiornamento: 22 Febbraio, 11:11

L'esercito ucraino può battere quello russo? «Un confronto tra ucraini, afghani o altri guerriglieri o combattenti non si può fare. In Ucraina il protagonista non è la resistenza ma l'esercito ucraino, che da un punto di vista ordinativo, da un punto di vista degli equipaggiamenti, da un punto di vista della dottrina è fatto a immagine di quello russo perché hanno la stessa origine». Lo afferma all'Adnkronos il Generale Marco Bertolini, già comandante del Coi, sul conflitto in Ucraina.

Ucraina, la guerra secondo il generale Bertolini

 

«Dunque, non è attualmente con la guerriglia che i russi hanno a che fare, ma con l'esercito ucraino, che è un esercito molto ben organizzato. - aggiunge Bertolini - e che ha avuto anche nel tempo, negli ultimi 8-10 anni, dei concorsi, da parte soprattutto occidentale, di materiali d'armamento e addestramento significativi.

Quindi è un esercito tutt'altro che trascurabile».

Putin, il mega yacht di 140 metri (da 700 milioni di dollari) a Marina di Carrara è il suo? Indaga la Finanza

Ucraina, l'esercito dell'intelligence dei nerd: così studenti del college smascherano i russi (e diventano star sui social)

«Potersi opporre ad un'operazione del genere con la guerriglia lo ritengo assolutamente improponibile - evidenzia il generale - La guerriglia può dare delle punture di spillo, ma non può essere risolutiva, contro un esercito, una componente militare articolata come quella russa, nella quale vi sono componenti terrestre, aerea, navale, come abbiamo visto: non è sicuramente qualche azione fatta con armamenti improbabili come le bottiglie molotov o qualche kalasnikov che può cambiare la situazione, Queste sono azioni di disturbo, ma non sostanziali. Chi combatte e che ha l'onere della condotta delle operazioni è l'esercito ucraino». Tuttavia, secondo Bertolini, «l'esercito ucraino così come è non può raggiungere la vittoria perché l'esercito russo è più forte ed è per questo che il presidente Zelenskyj, punta al coinvolgimento della Nato, perché da solo non ce la può fare». «Ma se la Nato entrasse in guerra - sottolinea - sarebbe un coinvolgimento totale anche dei nostri paesi che porterebbe a un conflitto in tutta Europa assolutamente non auspicabile, oltre che non possibile da un punto di vista normativo, dato che l'Ucraina non fa parte della Nato». 

 

IL POPOLO - «La popolazione è parte attiva nel conflitto, non solo perché Zelensky l'ha invitata a prendere le armi, ma anche nella veste di vittima del conflitto - sottolinea ancora Bertolini - E le vittime si prestano ad essere usate anche dal punto di vista mediatico». «Mettendomi nei panni del comandante della difesa di Mariupol, se vedessi la popolazione andare via dalla città sarei preoccupato perché è un freno alla condotta delle operazioni da parte dell'avversario - continua - Sicuramente ai russi converrebbe che la popolazione non ci fosse: se ci sono i civili le operazioni non possono essere condotte come vogliono e le perdite di civili, dal punto di vista mediatico, sono controproducenti».

© RIPRODUZIONE RISERVATA