La Russia continua a registrare enormi perdite nella guerra in Ucraina. Tra i 7mila soldati caduti, anche diverse alte cariche dell'esercito. L'ultimo pezzo grosso di Putin a lasciare la vita sul campo di battaglia è il colonnello Sergei Sukharev, del 331° reggimento d'assalto paracadutisti delle guardie di Kostroma. La sua morte è stata confermata dalla tv di Mosca. Insieme a lui, ucciso anche il suo vice maggiore Sergei Krylov.
La morte di Sukharev è stata annunciata e festeggiata anche dall'esercito ucraino: «Si era perso, ma è tornato a casa nel modo giusto», hanno scritto.
Ucraina, soldati inesperti e defezioni, lo stallo delle truppe russe. «Già settemila perdite»
Perché i generali russi stanno morendo?
Secondo gli esperti di guerra occidentali, l'andamento negativo della guerra costringe i generali ad esporsi e mettersi quindi sotto tiro degli ucraini. «Poiché le cose stanno andando male, i generali russi devono avvicinarsi al fronte per guidare le loro truppe nelle operazioni. Devono fornire una supervisione più ravvicinata, andare avanti e diventare vulnerabili all'azione nemica», dice una fonte a Business Insider. Un altro motivo che costringe i generali ad avvicinarsi al fronte sarebbe il morale molto basso delle truppe russe, sottolineato anche dal Pentagono. Andando in prima persona in battaglia puntano a motivare i soldati, ma si espongono agli attacchi.