Ucraina, droni fai-da-te con la stampa 3D: così Kiev sta distruggendo la flotta russa nel Mar Nero

I droni sono i protagonisti della nuova offensiva ucraina, non solo quelli importati dall'estero ma anche quelli "fatti in casa" da Kiev grazie alle potenzialità della stampa 3D

Ucraina, droni fai-da-te con la stampa 3D: così Kiev sta distruggendo la flotta russa nel Mar Nero
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Martedì 23 Agosto 2022, 11:01 - Ultimo aggiornamento: 13:05

Prima il colpo di grazia all'incrociatore Moskva, poi gli attacchi prolungati e continui alla flotta russa nel Mar Nero che hanno daneggiato almeno la metà dei jet navali del Cremlino. L'ultimo colpo lo scorso 9 agosto quando nella base militare russa di Saki, in Crimea, Kiev a messo a segno un attacco con droni di vaste dimensioni che ha lasciato la flotta russa «ridotta a poco più di una flottiglia costiera».

Se nei primi momenti della guerra in Ucraina artiglieria pesante e carri armati erano stati la base delle difese ucraine, ora i protagonisti della nuova offensiva ucraina sono i droni, non solo quelli importati dall'estero (i TB-2 turchi e quelli di fabbricazione americana) ma anche quelli "fatti in casa" dagli ucraini stessi (quadricotteri R-18) in grado di trasportare granate e colpire con precisione obiettivi militari, anche lontani dalla zona del fronte. 

Droni fai da te fabbricati con la stampa 3D 

Tra i droni di fabbricazione locale gli R-18 sono i più comuni e possono trasportare fino a 10 granate RKG-3. Questo modello (un quadricottero) in alcuni casi viene modificato grazie alla stampa 3D creando un vero e proprio vano portabombe. A pilotarli è Aerorozvidka, l'aviazione volontaria dei droni ucraini. 

Ai droni viene così data una "potenza di fuoco" grazie alle granate, caricandodi granate RKG-3 (sovietiche) e M430 (americane) che contengono circa mezzo chilo di esplosivo.

Spesso vengono combinate insieme, anche se riuscire a distruggere un mezzo corazzato con questo tipo di esplosivi rimane un'impresa difficile e che non sempre ha successo. 

Sistemi anti-drone russi: cortine di fumo e interferenze radio 

Come avviene un attacco di questi droni? Diversi video pubblicati online nelle ultime settimane mostrano quadricotteri R-18 di fabbricazione locale che trasportano le granate RKG-3. I video mostrano che questi veicoli aerei radiocomandati operano come uno sciame, lanciando una "pioggia" di granate sui mezzi corazzati russi, apparentemente distruggendoli.  

Per contrastare questi attacchi, l'esercito russo sta cercando di costruire una vera e proprio anti-aerea contro i droni ucraini. Tra i sistemi più utilizzati da Mosca ci sono i  radio-jammer che mirano a interrompere il segnale di comando con cui il drone viene controllato. Non è facile perchè è necessario trovare la frequenza a cui il nemico trasmette e coprirla con un segnale più forte. Altro sistema di difesa aerea a corto raggio utilizzato sono i generatori di fumo: il fumo oscura i lanciatori mentre prendono di mira i droni, così questi ultimi non riescono a contrattaccare.

 

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