Torna l'allarme sulla centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia. «Se si verificherà un incidente nella centrale nucleare di Zaporizhzhia, non dovremo incolpare un disastro naturale, ma solo noi stessi», ha detto il direttore generale dell' Aiea, l'Agenzia internazionale per l'energia atomica, Rafael Grossi. La più grande centrale d'Europa è occupata dalle forze russe ed è «completamente fuori controllo», ribadisce Grossi. «C'è un catalogo di cose che non dovrebbero mai accadere in nessun impianto nucleare», ha sottolineato Grossi aggiungendo che «la situazione è molto fragile. Ogni principio di sicurezza nucleare è stato violato in un modo o nell'altro e non possiamo permettere che questo continui».
#Breaking 🚨NuclearChief @rafaelmgrossi to @CBSNews what an inspection visit needs #ALERT: "If an accident occurs at #Zaporizhzhia NuclearPowerPlant, we will not have a natural disaster to blame — we will have only ourselves to answer to"https://t.co/Ua6lzRvcnL pic.twitter.com/hBQJxRTCBJ
— Pamela Falk CBS News Correspondent United Nations (@PamelaFalk) August 3, 2022
Grossi ha lanciato un appello urgente alla Russia e all'Ucraina affinché permettano rapidamente agli esperti di visitare il complesso ed evitare un incidente nucleare.
C'è «una situazione paradossale» in cui l'impianto è controllato dalla Russia, ma il personale ucraino continua a gestire le operazioni nucleari, portando a inevitabili momenti di attrito e presunte violenze, ha detto. Sebbene l'AIEA abbia alcuni contatti con il personale, questi sono «difettosi» e «discontinui», ha affermato.
Grossi ha detto che la catena di fornitura di attrezzature e pezzi di ricambio è stata interrotta, «quindi non siamo sicuri che l'impianto stia ricevendo tutto ciò di cui ha bisogno», ha detto Grossi all'Ap. L'AIEA deve anche eseguire ispezioni molto importanti per garantire la salvaguardia del materiale nucleare, «e c'è molto materiale nucleare da ispezionare», ha proseguito. «Quando si mette insieme tutto questo, si ha un catalogo di cose che non dovrebbero mai accadere in nessun impianto nucleare», ha detto Grossi. «Ed è per questo che ho insistito fin dal primo giorno sul fatto che dobbiamo essere in grado di andare lì per eseguire questa valutazione di sicurezza e protezione, per fare le riparazioni e per assistere come abbiamo già fatto a Chernobyl». La conquista di Zaporizhzhia da parte dei russi ha rinnovato il timore che il più grande dei 15 reattori nucleari ucraini possa essere danneggiato, scatenando un'altra emergenza come l'incidente di Chernobyl del 1986, il peggior disastro nucleare del mondo, avvenuto a circa 110 chilometri a nord della capitale Kiev.
Grossi ha detto che l'AIEA ha istituito «una missione di assistenza» a Chernobyl in quel momento «che finora ha avuto molto, molto successo». L'AIEA deve andare a Zaporizhzhia, come ha fatto a Chernobyl, per accertare i fatti di ciò che sta effettivamente accadendo, per effettuare riparazioni e ispezioni e «per evitare che si verifichi un incidente nucleare», ha detto Grossi.
«Come funzionario internazionale, come capo di un'organizzazione internazionale, chiedo a Russia e Ucraina di lasciare che questa missione proceda». Grossi si trovava a New York per tenere un discorso programmatico in occasione dell'apertura, lunedì, dell'incontro, a lungo rimandato, per la revisione dello storico Trattato di non proliferazione nucleare, risalente a 50 anni fa, volto a prevenire la diffusione delle armi nucleari e a realizzare un mondo libero dal nucleare.