Uccide la moglie e fa credere ai suoceri che sia ancora viva: poi ammazza anche loro

Uccide la moglie e fa credere ai suoceri che sia ancora viva: poi ammazza anche loro
di Federica Macagnone
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Martedì 5 Febbraio 2019, 19:31
Dopo aver ucciso sua moglie Jamie Ivancic nel gennaio 2018, nella sua lucida follia il 25enne Shelby Nealy pensava di poter far credere all'infinito ai suoceri che la figlia fosse viva e continuare la sua vita di sempre con i figli di 2 e 3 anni. Una follia agevolata dal fatto che i suoceri stessi e il fratello di Jamie, pur non riuscendo per mesi a parlare con lei al telefono, si sono insospettiti solamente a metà del dicembre scorso. A quel punto, quando hanno manifestato le loro perplessità, hanno firmato la loro condanna a morte: Shelby li ha uccisi brutalmente tutti e tre a colpi di martello nella loro casa di Tarpon Springs, vicino a Tampa, in Florida. Poi, come se niente fosse, ha nascosto i cadaveri ed è rimasto lì per alcuni giorni, sicuro di farla franca ancora una volta. Solo a fine dicembre, quando un altro fratello di Jamie ha chiamato la polizia perché non riusciva a contattare i genitori, la macchina investigativa della polizia si è messa in moto: il 1° gennaio gli agenti hanno scoperto i cadaveri delle tre vittime, due giorni dopo Shelby è finito in manette dopo essere stato intercettato a Lakewood, nell'Ohio, mentre viaggiava con i due figli sull'auto della suocera. Infine, alcuni giorni dopo l'arresto, sono stati trovati i resti di Jamie nel giardino della loro casa.  

Dopo aver ucciso la moglie nel gennaio dell'anno scorso, Shelby si era per mesi arrampicato sugli specchi, accampando mille scuse, per far credere ai suoceri che la figlia fosse ancora viva nonostante non si facesse mai sentire al telefono, e per questo inviava loro foto e messaggi di testo dal telefonino di Jamie. Difficile capire come ci siano voluti mesi per cominciare a sospettare che qualcosa non andava, fatto sta che quando i primi dubbi sono affiorati, il 15 dicembre Shelby si è presentato a casa del 71enne Richard Ivancic e ha ucciso a martellate lui e i tre cani presenti nell'abitazione. Poi ha atteso che rientrasse la moglie Laura, 59 anni, e ha fatto fuori anche lei nello stesso modo, ha avvolto i cadaveri in due tappeti e li ha nascosti in camera da letto. Infine ha aspettato fino a notte che tornasse a casa anche il fratello di Jamie, il 25enne Nicholas, e che si mettesse a dormire sul sofà: a quel punto ha concluso lo sterminio assassinandolo. Il giorno dopo è andato tranquillamente a vendere alcuni gioielli in un negozio, il 21 dicembre ha ordinato delle pizze che si è fatto consegnare a casa Ivancic, senza pensare che effettuare quell'ordine equivaleva a mettere la firma su quegli omicidi: una volta trovati i cadaveri, la polizia non avrebbe impiegato molto a scoprire che lui era ancora in quella casa giorni dopo il delitto. 

Alla fine, il 1° gennaio, il figlio maggiore di Richard Ivancic si decise a contattare la polizia dicendo che non riusciva a sentire i genitori dal 13 dicembre. Anche in questo caso non si può non notare come i contatti familiari fossero estremamente sporadici e come ci si preoccupasse con estremo ritardo di fatti anomali. Fatto sta che da quel momento c'è voluto poco per scoprire i cadaveri, arrestare Shelby e ricostruire tutta la vicenda. Così come sarebbe bastato poco a Richard, Laura e Nicholas, per salvarsi: sarebbe bastato chiedersi subito perché Jamie non si faceva più viva e telefonare alla polizia.
 
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