Innamorata del cognato uccide la sorella con 68 coltellate: condannata all'ergastolo

Hafeez Rehman e Saima Khan
di Federica Macagnone
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Martedì 29 Gennaio 2019, 21:45
Mentre uccideva sua sorella Saima, nella mente della 26enne Sabah Khan c'era molto di più di una furia omicida incontrollata: a spingerla a infierire come un'ossessa su di lei con 68 coltellate c'erano un rancore antico, un triangolo infernale, l'amore per il cognato, la voglia di avere quell'uomo tutto per sé, la delusione nel vedere che lui, dopo 4 anni di relazione clandestina, la stava allontanando. Una miscela esplosiva sfociata in una vendetta contro una sorella che per lei era diventata solo un ostacolo alla sua felicità. Questi e altri particolari sono stati svelati in un documentario della serie "What the Killer Did Next" realizzato sulla tragedia avvenuta il 23 maggio 2016 a Luton, in Gran Bretagna, e per la quale Sabah è stata condannata all'ergastolo.

Saima, 34enne madre di quattro bimbi, fu assassinata in maniera brutale in casa sua mentre i figli dormivano al piano di sopra: 68 coltellate che fecero scempio del suo corpo, mozzandole una mano e quasi staccandole la testa. Subito dopo l'omicidio Sabah tentò in tutti i modi di depistare le indagini raccontando di un'intrusione effettuata da sconosciuti entrati in casa per rubare mentre lei era sotto la doccia. Il suo racconto ebbe vita breve: la polizia trovò in camera sua alcuni suoi indumenti macchiati di sangue e un coltello insanguinato con il suo dna: una volta smascherata e arrestata vennero alla luce altri inquietanti dettagli che indicavano chiaramente come l'omicidio fosse premeditato, e non scaturito da un momento d'ira. Le ricerche sulla cronologia internet del suo pc indicarono come avesse effettuato più volte ricerche relative a come avvelenare qualcuno e come farla franca. Inoltre aveva contattato un uomo noto come "The Fixer", sedicente prete di magia nera", decisa a dargli 5.000 sterline per uccidere sua sorella. 

Un piano scattato quando Sabah seppe che Hafeez Rehman, il cognato del quale era amante da 4 anni e del quale era rimasta incinta per poi abortire, voleva interrompere il rapporto con lei e trasferirsi altrove con la famiglia. Una volta compreso che stava per perdere le due persone che più le erano vicine, la sua mente è impazzita: se lei non poteva avere il suo Hafeez, non lo avrebbe avuto neanche sua sorella. Lui, davanti a tanto orrore, è rimasto colpito da uno choc che non lo abbandonerà per il resto della sua vita. «Non avrei mai ingaggiato una relazione con lei se avessi saputo che tipo di persona era e di cosa potesse essere capace». Quando lo ha capito era ormai troppo tardi.
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