Trump: «È ora di riconoscere la sovranità di Israele sul Golan». No russo a mosse unilaterali

Trump: «È ora di riconoscere la sovranità di Israele sul Golan». No russo a mosse unilaterali
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Giovedì 21 Marzo 2019, 18:29 - Ultimo aggiornamento: 22 Marzo, 09:36

Decenni di politica in Medio Oriente stravolti con 140 caratteri. «Dopo 52 anni è il momento per gli Stati Uniti di riconoscere in pieno la sovranità di Israele sulle Alture del Golan», ha twittato Donald Trump, imprimendo un'altra svolta epocale alla politica estera americana. Immediati i ringraziamenti, sempre via Twitter, del premier Benyamin Netanyahu che, dopo il riconoscimento americano di Gerusalemme come capitale di Israele, incassa dal tycoon un'altra importante vittoria a poche settimane dalle difficili elezioni che lo attendono. Dura invece la reazione della Russia che, per bocca di alcune fonti citate dalla tv di Stato israeliana, ha definito «inaccettabili le mosse unilaterali sul Golan».

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L'annuncio durante incontro Trump-Netanyahu a Casa Bianca. Gli Usa potrebbero annunciare il riconoscimento della sovranità israeliana sulle Alture del Golan la prossima settimana, quando il premier, Benyamin Netanyahu, sarà ricevuto alla Casa Bianca dal presidente Usa Donald Trump. Lo riferiscono i media che citano fonti, anonime ma informate dei fatti, sia israeliane sia statunitensi. Ieri, ricevendo il segretario di stato Usa Mike Pompeo, Netanyahu ha rinnovato il suo appello alla Comunità internazionale a riconoscere la sovranità israeliana sul Golan, ricordando che Israele ha svelato di recente la presenza e le azioni compiute dagli Hezbollah libanesi, fiancheggiatori dell'Iran, lungo la frontiera siriana delle Alture. Più volte Netanyahu ha denunciato cosa potrebbe accadere se Israele non fosse sul Golan: «Avremmo l'Iran sulle spiagge del Mar di Galilea». Le Alture, per due terzi, sono state conquistate da Israele nella Guerra dei Sei giorni del 1967 con la Siria e annesse con legge del 1981, mai riconosciuta dalla Comunità internazionale, che le considera 'Territorio occupatò.


«In un momento in cui l'Iran cerca di usare la Siria come piattaforma per distruggere Israele, il presidente Trump riconosce la sovranità di Israele sulle Alture del Golan», ha esultato Netanyahu, convinto che Trump abbia «fatto la storia».

Il premier israeliano sarà alla Casa Bianca lunedì e interverrà alla tre giorni dell'Aipac, The American Israel Public Affairs Committee. Un appuntamento che mette sotto pressione i candidati democratici progressisti alle elezioni del 2020. Diverse organizzazioni, fra le quali MoveOn.org, stanno infatti premendo sugli aspiranti candidati democratici alla Casa Bianca affinché boicottino l'evento, alla luce delle controverse politiche di Israele, dall'Iran alla Palestina, ma anche sulla scia dei timori che la forza e l'influenza dell'Aipac abbia spinto diversi parlamentari e senatori ad essere troppo accondiscendenti con Israele.

Il riconoscimento americano della sovranità di Israele sulle Alture del Golan era nell'aria da alcuni giorni. Ad aprire la strada e segnalare il cambio di rotta è stato il rapporto annuale americano sui diritti umani, in cui il Dipartimento di Stato ha fatto riferimento alla Alture del Golan, alla Cisgiordania e a Gaza come «territori controllati» da Israele, accantonando l'espressione «occupati da Israele», presente invece nelle edizioni passate.

«Non è stato un errore. È stato fatto coscientemente. Riteniamo che sia la descrizione più fattuale appropriata per il rapporto», ha chiarito nei giorni scorsi il segretario di Stato Mike Pompeo. Non è chiaro se la decisione di riconoscere la sovranità di Israele sulle Alture del Golan rientri nell'atteso piano di pace della Casa Bianca per il Medio Oriente o se sia una decisione separata. Sta di fatto che il riconoscimento segue l'appello lanciato da Netanyahu, fianco a fianco con Pompeo, a riconoscere l'annessione dell'area a Israele, che l'ha conquistata nel 1967 strappandola alla Siria durante la guerra dei sei giorni. Le Alture sono poi state annesse unilateralmente con una legge del 1981: la norma non è stata mai riconosciuta dalla comunità internazionale, che le considera tuttora come 'Territorio occupato'.

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