Trump, «Putin mosse gli 007 per sostenerlo alle elezioni del 2016»: la rivelazione del Guardian

Elezioni Usa 2016, «Putin mosse gli 007 per sostenere Donald Trump», lo rivela il Guardian
4 Minuti di Lettura
Giovedì 15 Luglio 2021, 17:21 - Ultimo aggiornamento: 20 Febbraio, 00:02

Vladimir Putin autorizzò personalmente un'operazione segreta delle sue agenzie di spionaggio per appoggiare Donald Trump alle elezioni presidenziali Usa del 2016. Lo scrive in esclusiva il quotidiano inglese The Guardian. Citando alcuni documenti che definirebbero l'ex inquilino della Casa Bianca come «mentalmente instabile».

Il materiale si ritiene che sia stato fatto trapelare dallo stesso Cremlino. Esperti indipendenti ne avrebbero verificato l'autenticità. Il disco verde di Putin arrivò in una sessione del Consiglio di sicurezza nazionale tenuta il 22 gennaio 2016: erano presenti, oltre al presidente, tutti i capi dei servizi ed i ministri senior.

La Russia avrebbe puntatato al «disordine» in Usa

In quella riunione, secondo i documenti rivelati dal Guardian, tutti i partecipanti avevano convenuto che Trump presidente avrebbe contribuito all'attuazione degli obiettivi strategici, «allo scenario politico teoretico» auspicato da Mosca, in cui sostanzialmente le spaccature interne alla società americana si sarebbero approfondite, fino ad arrivare a una «esplosione sociale», e si sarebbe indebolita la posizione negoziale del Presidente. Alle tre agenzie di intelligence russe (Fsb, Svr e Gru) era stato chiesto di individuare modalità pratiche per sostenere Trump, allora candidato favorito alle primarie repubblicane. Un rapporto firmato dal responsabile per le analisi del Cremlino aveva in precedenza raccomandato che la Russia usasse «tutta la forza possibile» per arrivare all'elezione di Trump.

Alle tre agenzie di spionaggio russe venne ordinato di trovare modi pratici per sostenere Trump nella sua corsa alla presidenza, in un decreto «che sembra portare la firma di Putin», scrive il giornale. Questi documenti, di cui le agenzie di intelligence occidentali sarebbero al corrente, sono stati visionati dal Guardian, secondo cui «sembrano rappresentare una fuga di notizie seria e molto insolita dall'interno del Cremlino».

Russia e Ue, Putin ribadisce la volontà di dialogo: rammarico per il rifiuto di Bruxelles a una proposta di summit

La condizione di Trump

Nel rapporto nominato «No 32-04 \ vd» firmato da Vladimir Symonenko e classificato come segreto si presenta Trump come «il candidato più promettente» per Mosca. Il tycoon viene presentato come «impulsivo, instabile mentalmente e una persona squlibrata che soffre di complessi di inferiorità». Si precisa che Mosca è in possesso di materiale compromettente raccolto durante «alcuni eventi» nel corso delle «visite non ufficiali di Trump in Russia» e si fa riferimento all'appendice 5, paragrafo 5 del documento che tuttavia non è pervenuta al quotidiano inglese. Erano presenti alla riunione l'allora Premier Dmitry Medvedev, il ministro degli Esteri, Sergei Lavrov, il ministro della Difesa, Sergei Shoigu, a capo direttore dell'intelligence militare del Gru, Mikhail Fradkov, l'allora direttore dell'Svr, il servizio di intelligence estera, Aleksandr Bortnikov, allora a capo dell'Fsb e il segretario del Consiglio di sicurezza, Nikolai Patrushev.

Nasce «Trump World», l'ex presidente torna sui social con una nuova piattaforma dopo ban di Facebook e Twitter

I dettagli della strategia russa

In questa riunione sembra che sia stato firmato un documento multi agenzia per entrare in azione, in risposta alle sanzioni americane contro la Russia inserendo «virus mediatici» nella vita americana in grado di auto sostenersi e auto replicarsi. In seguito alla riunione Putin ha firmato un decreto, che porta la data del 22 gennaio, in cui istituisce una nuova commissione interagenzie e segreta con il compito urgente di attuare gli obiettivi evidenziati nella «sezione speciale» del documento. Di questa commissione facevano parte, Shoigu, che ne era anche il Presidente, Fradkov e Bortnikov. A ognuna delle agenzie di intelligence era stato dato un ruolo. Shoigu era quindi responsabile per raccogliere le informazioni e di «preparare misure per agire sull'ambiente delle informazioni dell'oggetto», l'Svr di raccogliere ulteriori informazioni, l'Fsb di operare azioni di contro spionaggio.

Ai direttori delle agenzie era stata data solo una settimana per presentare a Putin idee concrete. Nell'aprile del 2016, Putin diede il via libera alla pubblicazione delle mail trafugate dai server del Comitato nazionale democratico.

Trump su Hitler: «Ha fatto molte cose buone». La frase choc del 2018 rivelata in un libro

© RIPRODUZIONE RISERVATA